Ristoranti

Bar e ristoranti chiusi alle 24; dopo le 21 solo servizio al tavolo: le misure del nuovo Dpcm

In vigore per i prossimi 30 giorni, su tutto il territorio nazionale, il Dpcm approvato nella notte tra il 12 e il 13 ottobre impone nuove limitazioni a bar, ristoranti e attivitร  di somministrazione. Lโ€™intento รจ anti-assembramento.

  • 13 Ottobre, 2020

Le misure per contenere la nuova ondata di contagi in Italia

Dopo giorni di attesa il Dpcm con le nuove disposizioni per affrontare questa ulteriore tranche dellโ€™emergenza sanitaria รจ ufficiale. Per quel che riguarda il settore della ristorazione e dellโ€™ospitalitร , il dibattito si รจ alimentato nelle ultime settimane di indiscrezioni su restrizioni ritenute fin troppo penalizzanti, che nel frattempo, col peggiorare del quadro nella maggior parte dei Paesi dโ€™Europa che ci circondano, abbiamo visto materializzarsi altrove (da Parigi, dove Macron potrebbe annunciare domani un coprifuoco ancor piรน stringente, a Berlino, dove la chiusura anticipata alle 23 per bar e ristoranti รจ giร  realtร ). Ma Conte, al contrario di quanto comandato da Vincenzo De Luca in Campania, si era preoccupato di smentire lโ€™eventualitร  di un blocco troppo limitante per il comparto, pur consapevole che lโ€™evoluzione dei numeri รจ infida, e il parere del Comitato Tecnico scientifico da tenere in grande considerazione. Dunque, il testo annunciato nella tarda serata del 12 ottobre, dopo un lungo confronto con le Regioni, ora รจ realtร . E oltre allโ€™annunciata stretta sulle feste, sugli sport di contatto amatoriali e sulle gite scolastiche, il provvedimento contiene anche un capitolo dedicato alle attivitร  di ristorazione e somministrazione, sempre con lโ€™obiettivo di scongiurare gli assembramenti.

Chiusure anticipate per bar e ristoranti. Il discrimine del servizio al tavolo

Per questo, bar e ristoranti dovranno chiudere obbligatoriamente alle 24 (e cosรฌ anche pub, gelaterie, pasticcerieโ€ฆ). Ma un ulteriore discrimine, forse il piรน penalizzante per tutti coloro che conducono attivitร  di somministrazione che esulano dalla ristorazione piรน classica, impone la chiusura alle 21 per gli esercizi che non operano servizio al tavolo (che si tratti di interno o esterno, senza differenze di sorta), pur garantendo loro la possibilitร  di continuare a operare consegne a domicilio e servizio dโ€™asporto, โ€œma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21โ€. Una misura, questa, che potrebbe creare difficoltร  di gestione agli esercenti, come giร  successo in passato nelle grandi cittร , con regole non proprio chiarissime da comprendere e mettere in atto, e controllori poco inclini a operare in trasparenza (risultato? La percezione che lo scopo dei controlli fosse principalmente punitivo e orientato a comminare una multa a tutti i costi). Senza contare che con spirito anti-assembramento era ormai costume di molti ordinare qualcosa (uno street food, un drink) e poi andarlo a consumare allโ€™esterno del locale contando sul fatto che allโ€™aria aperta la trasmissibilitร  dellโ€™infezione risulterebbe meno insidiosa: tutto questo oggi sarร  vietato.

Restano invece aperte le attivitร  di somministrazione di cibo e bevande di ospedali e aeroporti, e consentite le attivitร  di mense e catering continuativo su base contrattuale, purchรฉ nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro. Le misure saranno valide per 30 giorni a partire dal 14 ottobre, per poi valutare nuovamente la situazione, e con la possibilitร  per le regioni di introdurre norme piรน restrittive qualora la situazione epidemiologica lo richieda. A questo proposito, si attende per le prossime ore una pronuncia della Lombardia sulla paventata chiusura anticipata dei bar alle 18, a Milano e in tutta la regione (per ora solo indiscrezioni trapelate a mezzo stampa, che potrebbero generare allarmismo infondato).

Disagi per cocktail bar e ristoranti

Sebbene le misure siano piuttosto simili in tuttโ€™Europa e altrove, si fa davvero fatica a capire il senso di restrizioni basate esclusivamente sullโ€™orario. Come se il Sars-CoV-2 fosse piรน aggressivo allโ€™una di notte piuttosto che alle cinque di pomeriggio. Da stasera chi si trova ben distanziato a cenare in un ristorante deve essere sbattuto fuori dopo una certโ€™ora, mentre nei bar la situazione รจ ancora piรน grave perchรฉ il provvedimento – come abbiamo notato in passato – non riesce a fare alcuna distinzione tra locale e locale. Ormai non solo i ristoratori hanno maturato una esperienza notevole (nel loro interesse!) nel gestire le cose, ma ci sono da tempo molti locali che pur restando aperti fino a tardi ospitano i clienti con modalitร  ordinate e serie: lโ€™equivalenza tarda notte uguale casino รจ superficiale e discriminatoria. Anzi spesso รจ vero il contrario. In ogni caso una tegola non da poco per i cocktail bar, si salverร  parzialmente solo chi ha deciso di affiancare allโ€™offerta liquida – che viene fruita piรน tipicamente dopo cena – anche una solida offerta gastronomica. Proprio a questi cocktail-bar-ristoranti abbiamo dedicato il nostro numero del mensile di ottobre attualmente in edicola.

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