Questa famiglia ha saputo nel tempo differenziare i suoi investimenti arrivando in primis alla notorietร per le imprese di costruzioni, la sua origine รจ indubbiamente contadina. E quando nel 1978 Mattarino Dogliani compra dallโIDV (International Distillers Vintners, multinazionale operante nel campo deidistillati, delle bevande alcoliche e del vino) lโazienda vitivinicola Kiola di La Morra, i Dogliani erano giร produttori di vino. Dalla fusione della Kiola con la precedente attivitร viticola della famiglia Dogliani nasce la Batasiolo.
Ricca di proprietร fondiarie, Batasiolo parte con un bel numero di cascine che contano quasi 80 ettari dei quali ben 65 posizionati in zone particolarmente vocate per la produzione di Barolo. Oggi, con i successivi sviluppi avvenuti sotto la guida di Fiorenzo Dogliani, lโazienda agricola si sviluppa su 140 ettari di cui 120 a vigneto. Cosรฌ, tra i tanti record della famiglia Dogliani cโรจ anche quello di essere il piรน grande proprietario privato di vigneti coltivati a nebbiolo da Barolo con circa 75 ettari suddivisi tra 7 cascine tutte situate nella pregiata zona del Barolo: Batasiolo, Morino, Cerequio e Brunate in La Morra; Boscareto e la storica Briccolina in Serralunga dโAlba; Bricco di Vergne e Zonchetta in Barolo, Tantesi e Bussia Bofani in Monforte dโAlba.
Fiorenzo Dogliani
Grazie ai vigneti di proprietร , alla fine degli anni โ90 Batasiolo vinificava circa il 10% dellโintera produzione di Barolo. Lโorgoglio di Fiorenzo, del resto, รจ quello di far parte di una stirpe – quella langarola – di gente capace, caparbia, lungimirante, di viticoltori e imprenditori che hanno fatto conoscere il Barolo in tutto il mondo, raccontando la propria storia e quella del territorio. Negli anni รจ stato portato avanti un ampio lavoro di sostituzione e ammodernamento dei vigneti, e anche la cantina ha subito diversi interventi (solo 4 anni fa รจ stata inaugurata la nuova barricaia con temperatura e umiditร controllate e ora si รจ iniziato a rinnovare la cantina dedicata agli spumanti Metodo Classico).
Ma il vanto della Batasiolo rimangono le circa 200mila bottiglie di Barolo e per i cru (dipende dalle annate) dalle 4.000 della Briccolina alle circa 13mila di Boscareto, Bussia Bofani, Cerequio e Brunate). Inoltre, negli anni lโaccento รจ stato messo sulla Barbera dโAlba Sovrana, circa 65mila bottiglie provenienti dai migliori vigneti della zona, sul Dolcetto dโAlba Bricco di Vergne, sul Langhe Chardonnay vigneto Morino e sul Moscato dโAsti Bosc dla Rei. Oggi, i vini dellโazienda sono distribuiti in tutto il mondo, grazie al lavoro certosino fatto in tempi non sospetti per esportare nei mercati dโOltreoceano.
Abbiamo degustato i diversi cru nelle diverse annate e li abbiamo trovati migliorati (e di molto) con lโinvecchiamento rispetto a quando li assaggiammo per la prima volta.
Barolo Cerequio (92/100)
Il Barolo Cerequio si caratterizza per la sua fresca e nitida dote fruttata (lampone e fragola di
bosco) e per la connotazione balsamica che rappresenta il marchio del cru, che tende ad aromi di menta e eucalipto. La bocca ha una trama fitta e di buona armonia con tannini morbidi che avvolgono il lungo finale.
Barolo Bussia – Vigneto Bofani (91/100)
Il Barolo Bussia Vigneto Bofani presenta una veste rubino granato particolarmente intensa. Al naso dominano le sensazioni fruttate, arricchite da aromi di tabacco dolce che rendono lโinsieme piรน complesso, mentre la bocca ha pienezza e volume, in grado di contrastare la ricchezza tannica, mai spigolosa.
Barolo Boscareto (90/100)
Il Boscareto รจ come sempre di difficile approccio in gioventรน. Giร il naso รจ chiuso e poco disposto a concedersi e la parte fruttata appare, per ora, timida, lasciando spazio a sentori di erbe secche e china, con un lontano ricordo di catrame. Al palato i tannini sono ancora ruvidi, promettendo un brillante futuro, ma lasciando poco spazio alla piacevolezza immediata.
Barolo Briccolina (93/100)
Il Barolo Briccolina ha una gentilezza olfattiva stupefacente per un Barolo di Serralunga dโAlba. Il legno dolcemente speziato e vanigliato dร un aiuto indubbio alle note fruttate e floreali, aumentandone la complessitร . La bocca si fa apprezzare per le doti di ricchezza e per la perfetta sinergia con il legno e per la grande persistenza del retrogusto.
Barolo Cerequio (93/100)
Il Cerequio 2008 ha una veste ancora molto giovane e un naso sfaccettato, con aromi ancora poco invecchiati dove il carattere del cru esce senza mezze misure, con una leggera sfumatura vegetale rispetto al 2013. Infatti, oltre alle note di menta e eucalipto, si intravvede un fondo di anice. La bocca รจ poderosa, con una bella polpa a bilanciare la spalla tannica.
Barolo Bussia – Vigneto Bofani (92/100)
Allโolfatto il Vigneto Bofani non nasconde le caratteristiche di minor calore della vendemmia 2008, che sposa agli aromi di bacche rosse delle nette e gradevoli sensazioni vegetali. Il palato, impostato sulla freschezza dellโaciditร e sulla delicatezza tannica, raggiunge un equilibrio invidiabile. Piรน che sulla potenza il Bofani 2008 punta sulla finezza.
Barolo Boscareto (95/100)
Il Boscareto 2008 รจ un Barolo di grande carattere che si fa notare per la bella ampiezza olfattiva che si esprime attraverso le note piรน classiche dei Barolo di Serralunga dโAlba (terra bagnata, spezie, china e fiori secchi), abbinate a ricordi di frutta rossa. La bocca รจ piacevolmente austera e di grande fittezza tannica, pur conservando una bella dolcezza di frutto e la grande delicatezza dellโannata.
Barolo Briccolina (86/100)
La veste รจ marcata da sfumature color granato piรน importanti a testimoniare del maggiore contatto con lโossigeno, mentre il naso vede una presenza del legno un poโ invadente con le note di vaniglia in primo piano. Al palato, gioventรน e forza tannica tendono a dominare la fase, chiudendo su un finale abbastanza lungo ma un poโ troppo asciutto.
Barolo Vigneto Cerequio (95/100)
Al colore, il Cerequio 2005 sfoggia riflessi di sicura gioventรน, che trova conferma nelle note olfattive ancora decisamente fruttate con aromi di fragola in evidenza. Poi subentra la complessa parte balsamica del cru (anice e finocchio). Al palato questo Barolo 2005 stupisce per pienezza, armonia e lunghezza. Si tratta di un vino raffinato e di grande classe che ha ancora spazi di crescita.
Barolo Vigneto Boscareto (96/100)
Il Boscareto conferma allโinvecchiamento il valore di una vendemmia sottovalutata allโuscita. Il naso รจ sornione e richiede tempo per aprirsi, dopo, perรฒ, offre aromi classici e tradizionali che vanno dalle note di terra bagnata e sottobosco a quelle di catrame e fumo, passando da ricordi di china e radici. La bocca, possente e ricca con ancora una leggera spigolositร tannica e una vena sapida, impressiona per gioventรน.
Barolo Vigneto Cerequio (93/100)
La veste appare ancora piuttosto giovane per un Barolo di ventโanni, mentre il naso, ancora intenso, esprime doti di grande armonia con la sinergia tra i profumi fruttati ancora ben vivi e quelli delicatamente mentolati del cru. Al palato i tannini sono morbidi e delicati e la sensazione tattile รจ quella del velluto: il vino ha raggiunto la piena maturitร .
Barolo Vigneto Boscareto (93/100)
Anche se il colore, tenue e granato, appare piuttosto evoluto, le fasi successive della degustazione provano il contrario A partire dal naso complesso e sfaccettato che lascia una lunga scia di aromi di liquirizia e china, abbinati a sentori di fiori secchi e goudron. La bocca, ancora poderosa nella spinta acido/tannica, รจ dotata anche di grande corpo e buona polpa.
Barolo Vigneto Corda della Briccolina (95/100)
La veste รจ piรน vivace rispetto al Boscareto 1996 depone a favore del Corda della Briccolina. Il naso esprime a pieno la finezza dellโannata attraverso raffinate note di erbe officinali, tabacco e rosa, ma anche la sua freschezza, con la presenza di frutta e spezie. Il palato รจ stato ingentilito dal rovere della barrique che ne tampona lโaciditร e la tannicitร . Il finale รจ particolarmente persistente.
Barolo Vigneto Boscareto (96/100)
Alla vista questo giovanotto di quasi trentโanni sembra piรน giovane dei due Barolo 1996. Al naso appare intenso, ricco di sfumature di catrame, china e sottobosco, ma anche aromi piรน inattesi per la sua etร , che spaziano nella famiglia della frutta rossa; infine, un lontano ricordo di patรฉ di olive nere a dare complessitร . Anche al palato appare ancora giovane, con un lungo finale sostenuto da tannini fini e da una giusta vena acida.
a cura di Gianni Fabrizio
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