Si chiama Mattia Bassi, 56 anni, genovese del quartiere di Acquasanta, ingegnere dellโABB, il vincitore della X edizione del Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio, che si รจ tenuto sabato 23 marzo come sempre al Palazzo Ducale di Genova nel Salone del Maggior Consiglio. Tra i 100 concorrenti in gara รจ stato lui a conquistare la giuria, 30 assaggiatori tra chef, esperti di cucina, giornalisti e opinion leader capitanati da Roberto Panizza, presidente ed ideatore del Campionato e pilastro dellโorganizzazione del concorso internazionale.
ยซMi sono documentato, ho cercato di capire i dettagli vincenti, mi sono allenato per mesi sottoponendo la mia famiglia a un tour de force di degustazioni โ sorride il neo campione, visivamente emozionato al momento della proclamazione mostrando il premio appena vinto, un pestello in legno con il manico cerchiato dโoro โ ho usato il mortaio di mia nonna Rosetta, che mi ha tramesso un segreto: pestare prima lโaglio e i pinoli insieme, poi metterli da parte perchรฉ altrimenti fanno effetto cuscinetto e le foglie di basilico alla fine non risultano ben macinate: รจ un metodo che consiglia anche il presidente Panizzaยป.
Come in tutte le edizioni, erano 100 i concorrenti che si sono sfidati al mattino nella gara eliminatoria, โi fortunatiโ ammessi a partecipare da una lunga lista di attesa di oltre 180 candidati. Persone di tutte le etร e di ogni parte del mondo. Il piรน giovane Nicolรฒ di Girolamo, un millennial classe 2000, il piรน anziano Maria Carbone, di 90 anni. Il concorrente piรน vicino Barbara Moselli, che abita in via Cairoli, a pochi passi da Palazzo Ducale, quello proveniente da piรน lontano la brasiliana Kelly Rocha, poi da Giappone, Sudafrica, Regno Unito, Francia, Irlanda e Stati Uniti.
Sette gli ingredienti, quelli canonici, forniti dallโorganizzazione del Campionato: basilico genovese Dop, olio extravergine dโoliva Dop Riviera Ligure, parmigiano reggiano Dop, fiore sardo Dop, sale marino delle saline di Trapani, pinoli mediterranei. Tutti pestati nel mortaio di marmo e con pestello di legno, messi a disposizione dallo staff del Campionato o portati dai concorrenti.
Quaranta minuti il tempo massimo per preparare la salsa. Cinque i parametri della valutazione seguiti dalle 10 commissioni della giuria, composte da almeno 3 assaggiatori: manualitร , aspetto-colore del pesto, finezza della macinatura, consistenza, sapore complessivo-equilibrio.
Ognuno ha le proprie abitudini, i segreti di famiglia, la tecnica affinata nel tempo: chi pesta prima aglio e pinoli e poi aggiunge gli altri ingredienti, chi preferisce โammaccareโ a parte il basilico, chi usa il pestello dallโalto in basso, chi lo gira intorno al mortaio e chi pesta facendo ruotare il mortaio, chi carica di formaggio, chi allโaglio ci toglie lโโanimaโ, chi preferisce abbondare con il basilico, chi versa lโolio a filo durante la preparazione, come si fa per la maionese, e chi lo aggiunge soprattutto alla fineโฆ
Un dato รจ certo: negli ultimi anni lo standard dei pesti preparati durante le gare รจ migliorato. ยซIl livello qualitativo รจ molto cresciuto da quando รจ nato il Campionato nel 2007, oggi non ci sono grandi differenze tra i pesti in gara โ osserva Roberto Panizza โ ma mai come questโanno รจ stato difficile selezionare il vincitore, i prodotti della finalissima avevano distacchi molto ravvicinati, differenze minimeยป.
Tra i partecipanti al Campionato cโera anche un rapper, Nicolรฒ di Girolamo, nome dโarte NDG, romano, il piรน giovane concorrente della gara, nato nel 2000. Ha studiato danza classica e moderna prima di entrare nella scuola di Amici 22 come allievo di Lorella Cuccarini e di accedere alla fase serale del talent di Canale 5. Scrive canzoni ed รจ appassionato di cucina. Ha partecipato per gioco a una gara eliminatoria del Genoa Pesto World Championship a Sestriere, dove era andato per la settimana bianca: ha vinto la gara ed รจ entrato nella rosa dei concorrenti del Campionato mondiale.
ยซNon lโavevo mai fatto, ho solo visto la dimostrazione di Roberto Panizza su come prepararlo al mortaio โ racconta Nicolรฒ โ. A Sestriere ho fatto un pesto migliore di quello del 23 marzo: ero partito bene, avevo fatto un buon pesto, poi ho voluto strafare e in un secondo momento ho aggiunto altri pinoli e foglie di basilico peggiorando le coseยป ammette. ยซIl pesto al mortaio รจ una lezione di vita: less is more. Gli esperti della materia dicono โil primo pesto che ti esce รจ quello giusto.โ Mi porto a casa i primi venti minuti del mio pesto del Campionato mondiale, e va bene cosรฌ!ยป.
Diverse le iniziative che hanno accompagnato la X edizione del concorso biennale dedicato allโamato pesto genovese, ยซla salsa piรน diffusa al mondo per condire la pasta dopo quella di pomodoroยป, precisa Panizza. Il Campionato del pesto dei bambini, la mostra degli antichi mortai delle famiglie genovesi e quella dei pesti โdiversiโ (โil pesto che non esisteโ), dedicato alle salse che allโestero si chiamano pesto ma che sono completamente diverse dal nostro: ยซbianche rosse, beige, di asparagi, di carciofi, di pomodoro, a base di latteโฆยป spiega il presidente del Campionato.
Non esiste un metodo codificato per fare il pesto al mortaio. Ciascuno ha il suo: si va ad occhio, affidandosi alla propria sensibilitร , al sesto senso. Roberto Panizza, lโideatore del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio, qui ci spiega qual รจ il suo.
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