Invasive delicatessen. Ovvero l’invenzione gastronomica di tre ragazzi di Berlino per fare proseliti (e guadagni) con un food truck che serve street food gourmet, partendo perรฒ dall’esigenza di ripristinare l’ecosistema ambientale. Sicuramente una brillante trovata di marketing, ma non solo. Gli โinvasoriโ in questione, infatti, da qualche anno rappresentano una vera piaga per le specie animali e vegetali che popolano gli specchi d’acqua dolce del Tiergarten di Berlino, grande parco pubblico esteso nel cuore della cittร , celebre per lo Zoo, la Colonna della Vittoria e il Neuen See. Al 2015 risalgono i primi avvistamenti: da allora, la colonia di gamberi rossi originari della Louisiana si รจ moltiplicata in modo esponenziale, a danno dei gamberi autoctoni, della vegetazione lacustre e delle uova deposte da molte delle oltre 40 specie di pesci censiti nel parco. Come questi gamberi invasori abbiano โattraversatoโ l’Atlantico alla volta della capitale tedesca non รจ dato saperlo; ma anche in Italia (e in tutta Europa) il Procambarus Clarkii โ nome scientifico del gambero d’acqua dolce della Louisiana โ ha fama di essere un killer della biodiversitร (l’UE lo classifica tra le 50 specie esotiche invasive che piรน minacciano i nostri ecosistemi).
Importato alla fine degli anni Ottanta a scopo alimentare, infatti, il crostaceo americano fu allevato per qualche tempo nel lago di Massaciuccoli, in Toscana, e poi abbandonato al suo destino, senza valutare il rischio di una proliferazione indiscriminata. Aggressivo e molto prolifico (puรฒ riprodursi fino a tre volte in un anno, deponendo circa 600 uova, contro le 60-80 del gambero di fiume europeo), perรฒ, il gambero della Louisiana ha rapidamente colonizzato le nostre acque interne, stimolando il dibattito sulla sua presunta tossicitร , che ne sconsiglierebbe l’uso alimentare, sebbene in Louisiana sia grande protagonista della cucina tradizionale cajun. Da tempo, infatti, l’idea che mangiarlo possa essere nocivo รจ stata accantonata โ la Spagna ne รจ addirittura diventato il primo produttore mondiale, esportando anche negli Stati Uniti, ironia della sorte – mentre continuano a moltiplicarsi gli avvistamenti (l’ultimo allarme, in Italia, รจ scattato quest’estate nel parco del Taro). Cosรฌ si cerca di contenerne la riproduzione con trattamenti di sterilizzazione, per limitare i danni.
Ma i ragazzi berlinesi di Holycrab! hanno trovato il modo per unire l’utile al dilettevole, fondando la propria idea di street food proprio sul consumo dei temibili gamberi invasori, dopo il via libera accordato dal dipartimento della salute cittadino, che ha accertato la salubritร delle colonie che infestano le acque del Tiergarten. All’inizio della catena c’รจ il โcacciatoreโ di gamberi della Louisiana Klaus Hidde, che a Berlino rifornisce da qualche tempo un paio di ristoranti specializzati in crostacei; dall’inizio dell’estate, perรฒ, anche i ragazzi di Holycrab si riforniscono abitualmente da lui. La paternitร del progetto spetta a Juliane Bublitz e Lukas Bosch, che con la ristorazione, prima d’ora, non avevano mai avuto a che fare. Creativi con formazione nel settore del design, insieme hanno coniato l’etichetta invasive delicatessen, arruolando al progetto il giovane chef Andreas Michelus, giร al lavoro nelle cucine di celebri strutture a 5 stelle di Berlino (l’Hotel de Rome e l’Hotel am Steinplatz).
A lui il compito di elaborare un menu che incita, ironicamente, a praticare un edonismo sostenibile: piรน gamberi consumi, piรน fai bene all’ambiente. Cominciando dalla specialitร della casa, il crab roll proposto con verdure di stagione e salse homemade. rasoio elettrico Ogni giovedรฌ la cucina su ruote di Holycrab รจ presente al Markthalle di Berlino, ma spesso si muove per la cittร o in trasferta per eventi e festival. Con piatti sempre diversi, che valorizzano i gamberi invasori: dal Rice Otto alle uova al tegamino proposte con pan brioche, insalata e gamberi, dal Crab’n’Chips alla Hauptstadt Bouillabaisse, alle rivisitazioni in salsa berlinese di ricette tradizionali cajun.
a cura di Livia Montagnoli
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