Vino

La cantina di Alejandro Bulgheroni a Bolgheri

Una nuova cattedrale del vino nell'ex cava di Cariola. I lavori termineranno solo nel 2022, ma dopo l'autorizzazione della Regione Toscana i rilievi sono giร  iniziati. Dell'ambizioso progetto, per il gruppo ABFV (vedi Dievole), si occuperร  lo studio d'architettura di Bernardo Tori.

  • 05 Marzo, 2019

Il gruppo Alejandro Bulgheroni in Toscana

Chiamarsi Tenuta Meraviglia รจ una bella responsabilitร . Del resto, spingendosi fin sulla sommitร  della collina che domina le campagne di Bolgheri, dove il gruppo Alejandro Bulgheroni ha avuto l’intuizione di acquistare una vasta porzione di campagna incontaminata, la vista spazia fin sulla costa toscana, regalando un meraviglioso colpo d’occhio sul mare e avanti sino alle montagne della Corsica. La storia d’amore tra l’ingegnere argentino Alejandro Bulgheroniย  e la campagna toscana risale in realtร  al 2012, quando ha inizio il progetto enologico che prenderร  forma sempre piรน concretamente sotto l’etichetta ABFV: in principio fu Dievole, nel Chianti Classico; poi Montalcino, con Poggio Landi e Podere Brizio. Nel 2016 l’interesse si sposta nell’area del Bolgherese, a Castagneto Carducci, dove il progetto per la costruzione di una innovativa cantina improntata all’avanguardia architettonica matura lentamente, quasi fosse un buon vino che non ha fretta di completare l’affinamento in cantina.

Il rendes con la sezione della cantina dell'ex cava di Cariola a Bolgheri

La nuova cantina di Bolgheri. Nell’ex cava di Cariola

Dopo la firma del protocollo di intesa (e in attesa dell’approvazione della Regione Toscana), i lavori iniziano con l’intenzione di riqualificare un’area di grande fascino, all’interno dell’ex cava di Cariola, dismessa piรน o meno nel 1979 e oggi compresa nella vasta proprietร  acquistata nel 2016 dal gruppo vinicolo. Il progetto, curato dallo studio Tori di Firenze, arriverร  a compimento solo nel 2022, termine previsto per la fine dei lavori, che si preannunciano ingenti: la struttura si articolerร  su tre livelli, pur integrata col territorio circostante. Dal tetto dell’edificio (pensato come fosse un tappeto d’erba, come tutte le coperture del complesso), inoltre, si potrร  godere della vista sul mare; e non a caso il complesso non sarร  solo centro produttivo (con bottaia, tinaia e tinaia cru), prevedendo anche un wineshop con sala degustazione di 120 metri quadri e una struttura destinata all’accoglienza, per sviluppare quel discorso sulla wine experience che la famiglia Bulgheroni ha giร  avviato con successo a Dievole e nelle altre tenute del gruppo, in Italia e all’estero.

Produzione vinicola di Meraviglia e Le Colonne

Ma la produzione vinicola resta il core business dell’azienda, che alla Tenuta Meraviglia giร  dispone di 18.5 ettari vitati, per la produzione di Bolgheri Doc e Igt Toscana, oltre ai 15 aggiunti di recente per la produzione di Rosso Igt Toscana. Mentre con la Tenuta Le Colonne โ€“ la piรน vicina alla costa per la denominazione Bolgheri โ€“ si aggiungono altri 40 ettari vitati, su una superficie complessiva di 400 ettari. La nuova cantina si svilupperร  su una superficie totale di 4500 metri quadri proprio a metร  tra le due proprietร , protetta dalla costa rocciosa della cava e affiancata da un giardino silvestre.

L'ex cava di Cariola vista dall'alto

L’investimento per la nuova cantina

L’investimento sarร  ingente, ma non spropositato. Bulgheroni ha, basta fare una ricerca su Google, delle disponibilitร  economiche davvero considerevoli, ma questo non vuol dire che le sue avventure imprenditoriali in Italia siano orientate agli eccessi finanziari sconsiderati. Ogni proprietร  (Dievole, quelle di Montalcino) fa parte della compagnia ma allo stesso tempo mantiene una indipendenza e una autonomia e dunque tutto deve essere sostenibile. L’investimento nella ex Cava, ad esempio, non dovrebbe superare i 12 milioni di euro. Una bella somma, ma ben distante dalle cifre blu viste in altri investimenti da archistar nel territorio della costa toscana o del Chianti. โ€œLa somma per realizzare la cantina vera e propria, che dovrebbe essere in gran parte in calcestruzzo, non รจ elevatissimaโ€ ci spiega l’architetto Tori che in zona ha giร  realizzato la Tenuta Argentiera anni fa โ€œciรฒ che invece assorbirร  molte risorse saranno la viabilitร  โ€“ visto che la cava ad oggi รจ raggiungibile solo con una malconcia stradina sterrata โ€“ e la messa in sicurezza della cava stessa visto che non possiamo permetterci che le pareti perdano pezzi come sarebbe invece naturale che facesseroโ€. Le procedure autorizzative non sono state semplici perchรฉ in osservanza alla legge italiana le cave abbandonate diventano parte del territorio circostante dopo 20 anni dalla cessazione delle attivitร . Motivo per cui questo lotto era ormai considerato, ufficialmente, bosco. รˆ dovuta passare dunque una variante urbanistica che ora sta definitamente andando in porto. Si tratta, รจ evidente, anche di un bel precedente che ‘fa giurisprudenza’ e che dร  speranze a molte altre realtร  abbandonate che potrebbero riscattarsi. Ci รจ voluta, come spesso accade, l’ambizione e la visione di uno straniero…

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