Ristoranti

Il Nazionale di Vernante. Ristorante, forno e bottega: il racconto di un territorio

Nasce come bottega ma dagli anni '60 si trasforma in albergo e ristorante; oggi Il Nazionale di Vernante recupera la sua anima con bottega e forno dove trovare il meglio dei prodotti della Val Vermenagna. Gli stessi usati nel ristorante dallo chef Fabio Ingallinera

  • 13 Febbraio, 2023

Il legame con il territorio e la sostenibilitร  sono una scelta naturale per un ristorante che ha la fortuna di lavorare nel territorio di un Parco Naturale e di essersi sviluppato in una cultura, quella occitana, che ha radici profonde nel luoghi e nella gente. Tanto da diventare anche un punto di riferimento quotidiano per la comunitร . รˆ il caso del Nazionale di Vernante, una storia che risale alla fine dellโ€™800.

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Nazionale Brigata. Foto: Davide Dutto

Nazionale di Vernante. Un poโ€™ di storia

Tutto inizia con un ricovero per cavalli con annessa una bottega-osteria in Val Vermenagna, una delle valli cuneesi che portano in Francia. Lโ€™osteria nasce a inizio Ottocento nel centro del Vernante, per poi essere spostata nel 1896 dal patron Macario Macario (sรฌ, il nome uguale al cognome, curioso) nellโ€™attuale sede, a due passi dalla strada per Limone e il col di Tenda. La svolta arriva negli anni Sessanta, quando Gianni e Loris Macario decidono di trasformare quellโ€™osteria-trattoria in un albergo-ristorante: nasce Il Nazionale, in cucina Loris con la mamma Lucetta, in sala Gianni. Il Nazionale รจ il posto dove si viene in villeggiatura, quello del pranzo della domenica e delle feste, delle serate di musica. La storia continua ancora e arriva a oggi.

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Fabio Ingallinera. Foto: Davide Dutto

Nazionale di Vernante oggi

Oggi cโ€™รจ la nuova generazione – la 7a- con Christian, Maurizio e Andrea che avviano un profondo lavoro di ricerca storica e ambientale legata al territorio Nel 2007 viene inaugurato il Relais del Nazionale, un boutique hotel di 8 camere con un piccolo centro benessere di fronte allo storico albergo dove tutto รจ cominciato. Nel 2016 lโ€™incontro con lo chef Fabio Ingallinera, catanese di origini: lui ha giร  lavorato nel Cuneese, allโ€™Antica Corona Reale di Cervere sotto la guida dello chef Gian Piero Vivalda e si รจ innamorato del Piemonte, delle sue tradizioni culinarie e della cultura del mangiar bene, tanto da scegliere di vivere qui. Per il Nazionale, il suo arrivo segna un cambio della cucina del ristorante che continua con la tradizione ma con un respiro, una tecnica e unโ€™attenzione ai dettagli innovativi.

Orzo alle erbe il nazionale

Orzo alle erbe

 

La cucina sostenibile che ย interagisce con il territorio

Parole dโ€™ordine sostenibilitร  e territorio. La cucina di Fabio Ingallinera punta a far conoscere la Valle Vermenagna e il Parco Naturale delle Alpi Marittime, un tesoro del Piemonte e del Cuneese in quanto a natura e a prodotti: obiettivo del Nazionale รจ fare rete con i produttori locali, valorizzando le specialitร  del luogo. Qualche esempio per capire meglio il progetto? Per le verdure, รจ nata una stretta collaborazione con lโ€™Azienda Agricola I Lupi di Entracque, nella vicina Valle Gesso, guidata da Barbara Cavallo ed Erik Tomatis. โ€œIn inverno programmiamo quello che ci servirร  dalla primavera allโ€™autunnoโ€ spiega lo chef โ€œin modo da avere i vegetali dedicati a noi per tipologia e per pezzatura. Siamo arrivati anche a coltivare la zucchina siciliana che a Entracque, a causa del cambiamento climatico, viene coltivata su terrazzamenti realizzati nel Medioevo a 900 metri di altitudine e oggi cresce con risultati sorprendentiโ€. Lo stesso per i pomodori ciliegini di agosto, i cavoli neri piccoli, i ceci verdi, bieta e coste, insalate, pak choi, verze, broccoli o ancora diverse varietร  di zucca, dallโ€™Hokkaido alla delica, dalla napoletana alla marina di Chioggia.ย โ€œLa grande varietร  di vegetali disponibiliโ€ aggiunge lo chef โ€œci consente di preparare piatti totalmente vegetali, ma anche altri in cui il vegetale รจ abbinato alla carne e il pesce: la parte proteica diminuisce, e il vegetale รจ parte integrante del piatto, non un contornoโ€.

Cruda Camoscio il nazionale

Cruda di Camoscio

Nel segno della sostenibilitร  anche la carne: i capi sono comprati interi ed รจ dalla materia prima che si sviluppa il menu, adattando la tecnica a quello che cโ€™รจ in cucina. โ€œUna cucina totalmente vegetale o vegana non saprebbe sostenibile nelle nostre valli, che vivono anche di allevamentoโ€ spiegano Christian e Andrea Macario โ€œe al Nazionale abbiamo scelto di sviluppare un modo di alimentarsi in cui la proteina รจ minoritaria ma di altissima qualitร โ€. Le carni sono quelle โ€“ famosissime – di Marco Martini di Boves, la cacciagione, altra prerogativa di queste valli (il parco in origine era riserva di caccia di Vittorio Emanuele II) viene selezionata e reperita da cacciatori del luogo che per settimane seguono gli animali che devono essere abbattuti per rispettare lโ€™equilibrio ambientale.

Capretto Il nazionale

Capretto

Il pesce รจ naturalmente pesce di fiume (come nella carbonara di lago; foto di copertina), altro impegno di sostenibilitร  del territorio: dai salmerini allo storione o alle trote iridee di Agritrutta allevate con lโ€™acqua di sorgente del Pesio. Ci sono poi burro, latte, yogurt o tome dellโ€™Azienda Agricola Isola di Palanfrรจ, nella splendida valle che inizia proprio in faccia al paese di Vernante, mentre il blu di latte vaccino e il grana di capra li produce a Demonte, sempre in zona, Luca Marsigliani, e il mitico Castelmagno di Giorgio e Andrea Amedeo arriva proprio da Castelmagno, altro must di questo angolo di Cuneese. Cโ€™รจ pure il pastis di Argalร  a Boves, giovane azienda che รจ riuscita a vendere il suo prodotti anche in Costa Azzurra e in Provenza, ovvero nella patria del pastis, e le mele e i succhi di mela dellโ€™Azienda I Minuti di Stefano Marchisio di Cuneo che da alcuni anni ha iniziato a piantare persino mandorli: โ€œil prodotto รจ buonoโ€ conferma lo chef โ€œe lo stiamo introducendo nella nostra produzione scegliendo le mandorle locali al posto di quelle siciliane proprio per supportare il sistema territorioโ€.

Territorio, rete dei produttori locali, sostenibilitร : la formula di una gastronomia che รจ insieme tradizione e futuro. Espressa in menu che spaziano dai classici alla selvaggina, al menu Tracce, creativo e legato al territorio, a quello estivo Aiga (che in occitano vuol dire acqua) fresco e leggero, con proposte di pesce di fiume interessanti e insolite. Il tutto accompagnato da una carta dei vini sontuosa, che spazia dallโ€™Italia alla vicina Francia e non solo.

Il nazionale

Il nazionale

La bottega e il forno

Accanto al ristorante gastronomico, segnalato dalle guide piรน importanti (compresa la Guida del Gambero Rosso che lo premia con Due Forchette) nazionali e non (รจ presente anche nella nuova edizione della Weโ€™re Smart Green Guide che raccoglie i migliori ristoranti di cucina vegetale al mondo) e al piccolo bistrot di territorio con piatti tradizionali e un servizio semplice, lโ€™ultima novitร  รจ la Bottega, un punto di riferimento anche per il paese. รˆ caffetteria, pasticceria con dolci piemontesi, solo secchi e da forno come biscotti, paste di meliga, torte da credenza, lievitati, ma anche il pan au raisin alla francese e gelati preparati con latte della valle e โ€“ soprattutto – panetteria. Il pane per il ristorante viene preparato qui, nel bel laboratorio di panificazione a vista, da Roberta Falco, moglie di Christian e pastry chef, insieme a Elisa, una ragazza della valle che ha studiato allโ€™alberghiero di Mondovรฌ. Lievito madre, farine del Mulino Marino e del Mulino Bongiovanni di grani antichi come lโ€™enkir e il farro bianco; con lโ€™idea nuova di proporre il โ€œpane del ristoranteโ€ (e ottimi grissini stirati) anche al pubblico. Poche forme grandi (il classico miccone cuneese) da 1 kg, ma vendute anche a metร  che si conservano a lungo comโ€™era nella tradizione del pane della comunitร  di questi paesi di montagna.ย Quasi un ritorno al passato visto che tutto รจ cominciato da una bottega nellโ€™800: bisogna tornare alle radici per guardare al futuro e insieme per rispettare lโ€™ambiente e lโ€™equilibrio di un territorio occitano e di un parco dove le tradizioni sono un patrimonio da tutelare.

Il Nazionale – Vernante (CN) – via Cavour, 60 – 0171 920181 – www.ilnazionale.com

a cura di Rosalba Graglia

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