mercati esteri

La Cina volta le spalle a vini francesi: importazioni di Bordeaux Grand Cru in caduta libera

Nuovo minimo storico per i vini piรน prestigiosi della regione francese tra Hong Kong e la piazza cinese. Vanno giรน del 16% anche le vendite globali

  • 01 Dicembre, 2024

Da Hong Kong arriva lโ€™ennesimo dato amaro per il Bordeaux Grand Cru: le esportazioni verso la Grande Cina hanno toccato il fondo, scendendo a 240 milioni di euro nei dodici mesi conclusi a luglio 2024. Durante una conferenza stampa tenutasi nella metropoli asiatica, Ronan Laborde, presidente dellโ€™Union des Grands Crus de Bordeaux (la punta di diamante dei vini bordolesi, che comprende 132 prestigiose proprietร ), ha confermato che questo nuovo calo rappresenta unโ€™ulteriore battuta dโ€™arresto per un mercato cruciale, ormai in profonda crisi.

Ronan Laborde, presidente dellโ€™Union des Grands Crus di Bordeaux

Crollo delle esportazioni verso la Cina continentale

Hong Kong si conferma il mercato principale per i Bordeaux Grand Cruย  nella regione, con un valore di 140 milioni di euro, mentre la Cina continentale scende a soli 100 milioni, registrando il dato piรน basso dellโ€™ultimo decennio. Rispetto ai 300 milioni di euro raggiunti nello stesso periodo del 2023 โ€“ giร  un minimo storico โ€“ il calo appare significativo. ยซSebbene le cifre siano diminuite, sono ancora sostanzialiยป, ha dichiarato Laborde, ricordando che i Grand Cru di Bordeaux rappresentano tra il 67 e il 75 per cento del valore dei vini francesi di alta gamma importati nella Grande Cina. Tuttavia, la recessione economica e le crescenti tensioni geopolitiche sembrano pesare in modo sempre piรน evidente. Non รจ solo la Cina a segnare il passo: a livello globale, le esportazioni dei Grand Cru sono diminuite del 16 per cento su base annua, attestandosi ben al di sotto dei picchi record del 2021 e 2022, quando avevano raggiunto i 1,4 miliardi di euro.

Thailandia e Dubai si fanno avanti

La crisi dei consumi cinesiย si inserisce in un contesto di contrazione diffusa: tra i primi 15 mercati globali del Bordeaux, solo Thailandia, Emirati Arabi Uniti e Taiwan mostrano una crescita. La Thailandia, in particolare, sta vivendo un momento dโ€™oro (ne avevamo parlato qui) grazie allโ€™abolizione delle tariffe di importazione e alla riduzione delle accise sui vini, una decisione che ricorda quella presa da Hong Kong nel 2008 e che ha trasformato lโ€™ex colonia britannica in un hub globale del vino pregiato. Anche Dubai e Taiwan si stanno affermando come nuove piazze per i Bordeaux di alta gamma, seppur con volumi ancora contenuti rispetto ai mercati tradizionali.

Dallโ€™altra parte invece, la tensione tra Cina e Unione Europea, acuita dalle dispute su veicoli elettrici e pannelli solari, getta unโ€™ombra sul futuro delle esportazioni di Bordeaux verso la regione. Laborde ha ammesso che ยซil clima geopolitico รจ imprevedibileยป, ma si รจ detto fiducioso nella capacitร  del settore di reagire: ยซDalla Brexit alle tariffe Usa, siamo ormai vaccinati contro le turbolenze e pronti ad affrontare qualsiasi sfidaยป. Nonostante le difficoltร , lโ€™Union des Grands Crus de Bordeaux sta valutando strategie per mantenere una presenza significativa in Cina. ยซSe sorgono barriere, troveremo soluzioni per continuare a vendere una discreta quantitร  di vino lรฌยป, ha promesso Laborde. Resta da vedere se lโ€™adattabilitร  e lโ€™esperienza accumulata riusciranno a compensare un trend che, per ora, sembra inarrestabile.

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