Negli ultimi 20 anni, la Borgogna si รจ trasformata da luogo di produzione di grandi vini a luogo di produzione di grandi fortune. In tutta la regione vitivinicola, e in particolare per i vini della prestigiosa Domaine de la Romane-Conti โ dove ormai un Gran Cru ha un prezzo medio di 24mila euro โ comprare una di queste bottiglie รจ diventato un vero e proprio investimento per il futuro, come evidenzia anche Kathleen Willcox sulla rivista The Drink Business: ยซIl vino รจ cosรฌ caro che sta diventando sempre piรน difficile per i suoi consumatori (principalmente vino rosso, ndr) procurarsi una bottiglia anche solo decentemente buona. La Borgogna รจ diventata un diverso tipo di opportunitร di investimento, offrendo un ROI del 439% rispetto al Nasdaq, ancora relativamente forte, che offriva rendimenti del 379%ยป.
Quando si parla di Borgogna, spesso si pensa immediatamente ai suoi rinomati rossi a base pinot nero della Cรดte de Beaune. Tuttavia, il vigneto di Chablis, situato a nord-ovest della Borgogna, nellโAuxerrois, รจ capace di offrire vini straordinari a prezzi decisamente piรน accessibili. Nel dipartimento della Yonne, ai bordi del bacino parigino, dove il clima รจ semicontinentale, questo vitigno produce vini da uve chardonnay, generalmente chiamatiย โgli chardonnay che vengono dal freddoโ. La particolaritร di questi vini รจ che hanno una spiccata aciditร , ma anche eleganza e finezza โ nelle espressioni piรน floreali del vitigno – difficili da trovare nei soliti chardonnay che invece sono molto piรน morbidi e rotondi. La formula magica dello Chablis รจ semplice: terroir unico, savoir-faire e un rapporto qualitร -prezzo che lo rende un’opzione irresistibile per gli appassionati da tutto il mondo.
Il terroir di Chablis รจ caratterizzato da un suolo argilloso-calcareo con depositi fossili, in particolare conchiglie, che consentono un buon drenaggio e conferiscono ai vini un profilo organolettico distintivo, noto per le sue note minerali di pietra focaia. La sua posizione geografica, piรน vicina alla Champagne che alla Borgogna centrale, influisce significativamente sulle sue caratteristiche climatiche e, di conseguenza, sui suoi vini. Le condizioni spesso rigide e le gelate tardive sono sfide che i viticoltori affrontano con tecniche come l’uso di stufe nei vigneti o la creazione di uno strato protettivo di ghiaccio sui tralci. Negli anni Cinquanta, la superficie viticola di Chablis era ridotta a soli 500 ettari, mentre oggi, questa zona conta circa 4.700 ettari, grazie a una rinascita iniziata negli anni Settanta. La modernizzazione delle tecniche enologiche, come la fermentazione a temperatura controllata e l’uso delle vasche d’acciaio, ha permesso a questi vini di ritagliarsi uno spazio importante nel mercato enologico mondiale, nonostante la concorrenza agguerrita degli Chardonnay del “Nuovo Mondo“.
La produzione si divide in quattro livelli: Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis Grand Cru. Mentre i Grand Cru e i Premier Cru sono riservati ai terreni piรน pregiati, e danno vita a vini piรน complessi e con potenzialitร di invecchiamento, anche le categorie piรน semplici come il Petit Chablis, di grande beva e da consumare giovani, possono sorprendere per la loro qualitร . I produttori di Chablis, come Domaine Laro che e Domaine Billaud-Simon, hanno saputo capitalizzare su questa diversitร , proponendo vini che si adattano a diverse fasce di prezzo e palati.
Il mercato statunitense ha dimostrato un crescente apprezzamento per lo Chablis. Nel 2023, le spedizioni negli Usa sono aumentate del 6,7%, con una crescita del 23% per Petit Chablis e Chablis. Questo successo รจ dovuto tanto ai meriti del vino quanto al suo valore percepito rispetto ad altre denominazioni di Borgogna. L’appeal di Chablis per gli statunitensi risiede nella sua freschezza, grande beva e nel nome facile da pronunciare, che risponde alle aspettative dei consumatori moderni. Per sostenere questa crescita, i produttori della zona stanno investendo in iniziative di marketing e formazione, sia in loco che negli Stati Uniti. La Citรฉ des Vins et des Climats de Bourgogne, aperta nel 2022 in tre cittร tra cui Chablis (ne avevamo parlato qui), ha giร attirato 80.000 visitatori, offrendo una profonda esplorazione della storia e della cultura vinicola della Borgogna.
Il mercato degli Chablis torna in voga ed รจ in continua evoluzione, e con il crescente apprezzamento dei consumatori statunitensi e le iniziative mirate di marketing e formazione, si augura che continui a produrre vini con un grande equilibrio tra qualitร e accessibilitร , che soddisfino sia gli appassionati piรน giovani sia i collezionisti esperti, dai Gran Cru ai Petit Chablis. Puรฒ essere genuinamente definito un borgognone bianco un po’ per tutte le tasche, capace di offrire vini di alto livello senza i costi proibitivi delle altre denominazioni della regione rossista.
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