Vino

Dal Cancer Plan al Nutriscore: vino sotto accusa

Fa discutere la proposta francese di applicare lโ€™etichetta a semaforo anche per il settore vitivinicolo, con lettera F e bollino nero. Le associazioni: โ€œNo a battaglie ideologiche. Lavoriamo tutti insieme per difendere il Made in Italyโ€. Il futuro? Si deciderร  con il voto sul Piano anticancro del 15 febbraio

  • 11 Febbraio, 2022

F come fail. Un vero epic fail per tutto il sistema vino europeo se il suggerimento dello scienziato francese Serge Hercberg di utilizzare il sistema Nutriscore anche per il vino โ€“ con lโ€™uso della lettera F appunto โ€“ diventasse una proposta concreta adottata dalla Commissione Europea. Ma F anche come fake, visto che al momento di concreto non cโ€™รจ nulla e la polemica รจ giร  montata sui social prima di finire nelle aule di competenza. Ma vediamo nel dettaglio cosa รจ successo e cosa รจ il Nutriscore.

Nutriscore. Ecco come funziona e cosa potrebbe succedere al vino

Il Nutriscore (meglio noto come etichetta a semaforo) per i prodotti agroalimentari รจ una proposta francese di cui si discute dal 2013. Approvata nel 2017 dallโ€™Ue, ma senza obbligo per gli Stati membri, al momento รจ stata adottata da diversi Paesi, tra cui Francia, Belgio e Germania. Lโ€™Italia รจ sempre stata contraria, proponendo in alternativa la cosiddetta NutrInform Battery che valuta non i singoli cibi, quanto piuttosto la loro incidenza allโ€™interno della dieta.ย In estrema sintesi, il sistema a semaforo prevede di adottare un sistema di voti in ordine alfabetico (dalla A alle E) in ordine crescente di โ€œpericolositร  per la saluteโ€ e di colori (dal verde al rosso) da stampare sulle confezioni alimentari per consentire al consumatore un facile confronto tra le qualitร  nutrizionali di diversi prodotti. In poche parole: la A verde intenso, viene assegnata ai prodotti con la migliore qualitร  nutrizionale, la E rossa che raggruppa gli alimenti da assumere con attenzione.

La nuova proposta francese che riguarda il settore vitivinicolo e che, per il momento, รจ apparsa nel tweet dello scienziato Serge Hercberg (non รจ, quindi, in discussione al Parlamento Ue!) prevede di estendere il sistema del Nutriscore anche al vino, aggiungendo la lettera F (massima pericolositร ) contrassegnata dal colore nero.

Nutriscore: il botta e riposta corre su Twitter

Di fatto, la discussione รจ nata e cresciuta su Twitter, diventando un trending topic. รˆ stato lรฌ che lo scorso sabato Hercberg, considerato il padre del Nutriscore (lโ€™etichettatura nutrizionale che con una scala di colori e lettere indica la salubritร  degli alimenti), ha cinguettato la frase che il mondo vitivinicolo non avrebbe mai voluto sentire: โ€œPer informare correttamente i consumatori รจ necessario indicare sui contenitori di tutte le bevande alcoliche: la quantitร  in grammi di alcol e zucchero, il numero di calorie e un Nutriscore F nero riservato alle bevande che contengono alcol anche in piccole quantitร โ€. Praticamente una lettera scarlatta che, indicando la massima dannositร  del vino, marchierebbe in negativo tutto il comparto. Da lรฌ si รจ innescata una reazione a catena tra parti contrapposte. “Vorrei sapere cosa pensa Macron dellโ€™ultima proposta lanciata dagli ideatori del Nutriscore, che adesso suggeriscono di mettere addirittura una F nera a tutte le bevande che contengono una quantitร  anche minima di alcool. Il presidente francese รจ dโ€™accordo?โ€, ha subito tuonato il sottosegretario italiano alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio (Lega).

โ€œQualcuno a Bruxelles sta pensando di mettere lโ€™etichetta nera sui prodotti alimentari che contengono anche una minima quantitร  di alcool: quindi vino fuorilegge?โ€ ha scritto il leader della Lega, Matteo Salvini โ€œNon scherziamo, giรน le mani dai nostri prodotti, dal nostro lavoro, dalla nostra cultura e dalla nostra identitร โ€. Immediata la replica dellโ€™europarlamentare Paolo De Castro (coordinatore del Gruppo S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo): โ€œBersaglio sbagliato caro @matteosalvini. Bruxelles ad oggi non ha proposto alcuna etichettatura nutrizionale. Piuttosto sarebbe utile che Marine Le Pen e tuoi amici de la Rassemblement National si esprimessero contro il nutriscore francese. La difesa del Made in Italy ha bisogno di alleatiโ€. Dal canto suo Dario Stefร no (Pd) ha messo i puntini sulle i: โ€œDa chi boccia l’uso dell’olio evo e del parmigiano non potevamo che aspettarci bollino nero e lettera F per il vino. Solleciterรฒ il ministro Patuanelli a rispondere all’interrogazione che ho presentato circa un anno fa sul nutriscore. Lโ€™Europa del Next Generation Eu รจ altra cosaโ€.

Ma dove sta la veritร ? Lโ€™Europa sta con o contro il vino? E lโ€™Italia รจ pronta a schierarsi tutta in difesa del prodotto di punta del suo paniere agroalimentare?

Decisivo il voto sul Cancer Plan

La veritร  รจ che quella che dovrebbe essere una battaglia comune di tutto il mondo del vino rischia di trasformarsi โ€“ come succede per quasi tutti i temi sociali ed economici del nostro Paese – in uno scontro politico, dove ci si schiera non per convinzione, ma in base alla propria ideologia partitica.

Anche il vino sarร  la vittima sacrificale di questo sistema? Il primo banco di prova sarร  quello del 15 febbraio, quando si voterร  in plenaria per il Cancer Plan (vedi cover della scorsa settimana โ€œCancer Plan. La corsa a tempo del vino contro la scure Ue).

Lโ€™Italia ha presentato quattro emendamenti con gli europarlamentari Herman Dorfmann e Paolo De Castro, che riguardano in particolare la differenza tra consumo moderato e abuso di alcol quale fattore di rischio, la revisione del concetto di โ€œno-safe levelโ€ (nessun livello sicuro di consumo) per il vino e della proposta sugli avvisi salutistici, modello sigarette.

Sarร  interessante capire come si schiererร  il Parlamento (rappresentanti italiani compresi) su questo tema: prevarrร  la difesa del Made in Italy o quella del proprio schieramento politico? Un appello in tal senso viene dalle associazioni del vino che, in un documento congiunto hanno chiesto agli eurodeputati di sostenere gli emendamenti in questione.

Lโ€™appello congiungo della filiera agli eurodeputati

โ€œCrediamo che sia antiscientifico e dannoso continuare a demonizzare le bevande alcoliche, in particolare i vini, considerandole come fattori di rischio per il cancro in sรฉ e per sรฉ, dato che la discriminante รจ legata allโ€™abuso, non al consumo moderato, come dimostrano gli studi scientifici. Pertanto, chiediamo di sostenere gli emendamenti volti ad affermare che sia il consumo dannoso e/o abuso di alcol ad essere un fattore di rischio e non il consumo in generale, nonchรฉ quelle proposte volte allโ€™introduzione in etichetta non di indicazioni allarmanti (health warnings) bensรฌ specifiche sul consumo moderato e responsabile. Infine, sarebbe opportuno accogliere lโ€™emendamento che indirizza gli obblighi sulla sponsorizzazione sportiva specificatamente ai minori, evitando un divieto tout courtโ€. Il documento porta la firma di Alleanza delle Cooperative Italiane – agroalimentare Assoenologi, Confagricoltura, CIA โ€“ Confederazione Italiana Agricoltori, Copagri, Federvini, Federdoc, Unione Italiana Vini.

Per una volta sarร  pronto il vino italiano (se non europeo) a far fronte comune per respingere questo vento di neo-proibizionismo che sembra soffiare sul suo futuro?

a cura di Loredana Sottile

Lโ€™articolo completo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 10 febbraio 2022

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