F come fail. Un vero epic fail per tutto il sistema vino europeo se il suggerimento dello scienziato francese Serge Hercberg di utilizzare il sistema Nutriscore anche per il vino โ con lโuso della lettera F appunto โ diventasse una proposta concreta adottata dalla Commissione Europea. Ma F anche come fake, visto che al momento di concreto non cโรจ nulla e la polemica รจ giร montata sui social prima di finire nelle aule di competenza. Ma vediamo nel dettaglio cosa รจ successo e cosa รจ il Nutriscore.
Il Nutriscore (meglio noto come etichetta a semaforo) per i prodotti agroalimentari รจ una proposta francese di cui si discute dal 2013. Approvata nel 2017 dallโUe, ma senza obbligo per gli Stati membri, al momento รจ stata adottata da diversi Paesi, tra cui Francia, Belgio e Germania. LโItalia รจ sempre stata contraria, proponendo in alternativa la cosiddetta NutrInform Battery che valuta non i singoli cibi, quanto piuttosto la loro incidenza allโinterno della dieta.ย In estrema sintesi, il sistema a semaforo prevede di adottare un sistema di voti in ordine alfabetico (dalla A alle E) in ordine crescente di โpericolositร per la saluteโ e di colori (dal verde al rosso) da stampare sulle confezioni alimentari per consentire al consumatore un facile confronto tra le qualitร nutrizionali di diversi prodotti. In poche parole: la A verde intenso, viene assegnata ai prodotti con la migliore qualitร nutrizionale, la E rossa che raggruppa gli alimenti da assumere con attenzione.
La nuova proposta francese che riguarda il settore vitivinicolo e che, per il momento, รจ apparsa nel tweet dello scienziato Serge Hercberg (non รจ, quindi, in discussione al Parlamento Ue!) prevede di estendere il sistema del Nutriscore anche al vino, aggiungendo la lettera F (massima pericolositร ) contrassegnata dal colore nero.
Di fatto, la discussione รจ nata e cresciuta su Twitter, diventando un trending topic. ร stato lรฌ che lo scorso sabato Hercberg, considerato il padre del Nutriscore (lโetichettatura nutrizionale che con una scala di colori e lettere indica la salubritร degli alimenti), ha cinguettato la frase che il mondo vitivinicolo non avrebbe mai voluto sentire: โPer informare correttamente i consumatori รจ necessario indicare sui contenitori di tutte le bevande alcoliche: la quantitร in grammi di alcol e zucchero, il numero di calorie e un Nutriscore F nero riservato alle bevande che contengono alcol anche in piccole quantitร โ. Praticamente una lettera scarlatta che, indicando la massima dannositร del vino, marchierebbe in negativo tutto il comparto. Da lรฌ si รจ innescata una reazione a catena tra parti contrapposte. “Vorrei sapere cosa pensa Macron dellโultima proposta lanciata dagli ideatori del Nutriscore, che adesso suggeriscono di mettere addirittura una F nera a tutte le bevande che contengono una quantitร anche minima di alcool. Il presidente francese รจ dโaccordo?โ, ha subito tuonato il sottosegretario italiano alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio (Lega).
โQualcuno a Bruxelles sta pensando di mettere lโetichetta nera sui prodotti alimentari che contengono anche una minima quantitร di alcool: quindi vino fuorilegge?โ ha scritto il leader della Lega, Matteo Salvini โNon scherziamo, giรน le mani dai nostri prodotti, dal nostro lavoro, dalla nostra cultura e dalla nostra identitร โ. Immediata la replica dellโeuroparlamentare Paolo De Castro (coordinatore del Gruppo S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo): โBersaglio sbagliato caro @matteosalvini. Bruxelles ad oggi non ha proposto alcuna etichettatura nutrizionale. Piuttosto sarebbe utile che Marine Le Pen e tuoi amici de la Rassemblement National si esprimessero contro il nutriscore francese. La difesa del Made in Italy ha bisogno di alleatiโ. Dal canto suo Dario Stefร no (Pd) ha messo i puntini sulle i: โDa chi boccia l’uso dell’olio evo e del parmigiano non potevamo che aspettarci bollino nero e lettera F per il vino. Solleciterรฒ il ministro Patuanelli a rispondere all’interrogazione che ho presentato circa un anno fa sul nutriscore. LโEuropa del Next Generation Eu รจ altra cosaโ.
Ma dove sta la veritร ? LโEuropa sta con o contro il vino? E lโItalia รจ pronta a schierarsi tutta in difesa del prodotto di punta del suo paniere agroalimentare?
La veritร รจ che quella che dovrebbe essere una battaglia comune di tutto il mondo del vino rischia di trasformarsi โ come succede per quasi tutti i temi sociali ed economici del nostro Paese – in uno scontro politico, dove ci si schiera non per convinzione, ma in base alla propria ideologia partitica.
Anche il vino sarร la vittima sacrificale di questo sistema? Il primo banco di prova sarร quello del 15 febbraio, quando si voterร in plenaria per il Cancer Plan (vedi cover della scorsa settimana โCancer Plan. La corsa a tempo del vino contro la scure Ue).
LโItalia ha presentato quattro emendamenti con gli europarlamentari Herman Dorfmann e Paolo De Castro, che riguardano in particolare la differenza tra consumo moderato e abuso di alcol quale fattore di rischio, la revisione del concetto di โno-safe levelโ (nessun livello sicuro di consumo) per il vino e della proposta sugli avvisi salutistici, modello sigarette.
Sarร interessante capire come si schiererร il Parlamento (rappresentanti italiani compresi) su questo tema: prevarrร la difesa del Made in Italy o quella del proprio schieramento politico? Un appello in tal senso viene dalle associazioni del vino che, in un documento congiunto hanno chiesto agli eurodeputati di sostenere gli emendamenti in questione.
โCrediamo che sia antiscientifico e dannoso continuare a demonizzare le bevande alcoliche, in particolare i vini, considerandole come fattori di rischio per il cancro in sรฉ e per sรฉ, dato che la discriminante รจ legata allโabuso, non al consumo moderato, come dimostrano gli studi scientifici. Pertanto, chiediamo di sostenere gli emendamenti volti ad affermare che sia il consumo dannoso e/o abuso di alcol ad essere un fattore di rischio e non il consumo in generale, nonchรฉ quelle proposte volte allโintroduzione in etichetta non di indicazioni allarmanti (health warnings) bensรฌ specifiche sul consumo moderato e responsabile. Infine, sarebbe opportuno accogliere lโemendamento che indirizza gli obblighi sulla sponsorizzazione sportiva specificatamente ai minori, evitando un divieto tout courtโ. Il documento porta la firma di Alleanza delle Cooperative Italiane – agroalimentare Assoenologi, Confagricoltura, CIA โ Confederazione Italiana Agricoltori, Copagri, Federvini, Federdoc, Unione Italiana Vini.
Per una volta sarร pronto il vino italiano (se non europeo) a far fronte comune per respingere questo vento di neo-proibizionismo che sembra soffiare sul suo futuro?
a cura di Loredana Sottile
Lโarticolo completo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 10 febbraio 2022
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