La polemica

"Farinetti? Basta polemiche sui vini naturali. Puzzano se puzza chi li fa". Intervista al vignaiolo Luigi Tecce

Il produttore campano replica a Oscar Farinetti che ha definito "fascista" il termine naturale: "Il vino รจ un alimento, mettiamo gli ingredienti in etichetta. E alziamo il livello della discussione"

  • 12 Luglio, 2024

ยซSenti, possiamo parlare solo se ci sediamo faccia a faccia e dialoghiamo! Mi sono stufato di alimentare polemiche e diatribe senza sensoยป. Sembra finire qui, subito, il tentativo di intervistare Luigi Tecce sul tema dei โ€œnaturaliโ€ โ€“ parliamo di vini, ovviamente โ€“ e se abbia o meno ragione Farinetti a dire che i โ€œproduttori naturaliโ€ sono fascisti e ad additarli come i โ€œfighetti del vino naturaleโ€, che รจ buono solo il loro e tutto il resto fa schifo. Tecce non ci sta. ยซMa io sono un contadino, un viticoltore. Puoi chiamare Sgarbi per fargli commentare Farinetti. Cosa importa a me di commentare la sua uscita? Io voglio parlare di me, dei miei vini, della mia storia. E voglio costruire i miei pensieri, non criticare quelli degli altri. Ecco, forse potremmo partire da qui, dal fatto che per parlare occorre avere un pensiero con un senso e il senso รจ dentro di te, deve essere un pensiero frutto di elaborazione, di riflessione, di tempo!ยป

Luigi Tecce

“I miei vini non puzzano”

Va bene il pensiero. Ma partiamo da una considerazione terra terra: cโ€™รจ chi accusa i vini naturali di puzzare. รˆ cosรฌ? รˆ vero? ยซIo non faccio vini che puzzano. Pensa che lo scorso anno a Tokyo ho fatto fatica a convincere i giapponesi che i miei sono โ€œvini naturaliโ€, secondo i loro schemi, anche se non puzzano. Mi chiedevano: ma perchรฉ non puzzano? Ecco. Io dico che i vini puzzano se puzza chi li fa. I โ€œvini naturaliโ€ sono dei vini e il vino si divide in vino fatto bene e vino fatto male. Questo direi a Farinetti. Il quale, per altro, si contraddice pure perchรฉ dice che i โ€œproduttori naturaliโ€ sono fighetti e fascisti e poi invece dice che gli piace il vino artigianale. Cosa vuol dire oggi โ€œfascistaโ€, ha senso usare questo termine? Forse voleva dire โ€œintegralistiโ€? Magari in parte ha anche ragione…ยป.

Cambiare nome? “Ingredienti in etichetta”

Ma come uscire dunque dalla diatriba? Quale nuovo nome possiamo coniare per i vini che oggi chiamiamo naturali? ยซIo direi che mi interessa poco il nome. Mi interessa la sostanza. Una delle cose su cui discutiamo di piรน con Hisato Ota, uno dei piรน importanti del mondo dei โ€œnaturaliโ€ in Giappone, รจ proprio sul termine โ€œnaturaleโ€. Il vino รจ fatto dallโ€™uomo. Non dalla natura, รจ un prodotto dellโ€™uomo. Quindi non mi piace dire โ€“ “per facilitare la comunicazione”, spiega Isato โ€“ che i vini naturali sono figli della natura. Vogliamo chiamarli โ€œsenza chimicaโ€? Perchรฉ anche chiamarli artigianali non ha senso: ci sono artigiani che nei panettoni usano piรน chimica di quanto faccia unโ€™industria. Lo sapete bene anche voi. Poi, dice Isato, che ai giapponesi che non hanno una tradizione e una esperienza profonda sul vino, interessano le storie che ci sono dietro al vino. Ecco, io in bottiglia ci metto la mia storiaยป.

E quindi? Come chiamare i vini senza chimica? Perchรฉ alla fine anche la chimica รจ attivitร  sia naturale che umanaโ€ฆ ยซCโ€™รจ un solo modo: considerare il vino per prima cosa un alimento, poi il prodotto di un percorso storico-culturale della storia umana e infine anche un prodotto che dร  emozioni e sensazioni gustative in cui puoi trovare il gelsomino, la violetta o la frutta rossa. Ma la prima cosa รจ considerare il vino come un alimento e sancire lโ€™obbligo, come per gli alimenti, di specificare in etichetta quello che cโ€™รจ dentro. Poi uno sceglie: sia in base agli ingredienti, sia in base al proprio gusto. Ma se non si parte da qui, non ha alcun senso inventarsi un nome. A me non interessa. Sai che in etichetta non puoi scrivere la parola โ€œvinoโ€? Lo puoi scrivere solo se รจ un โ€œvino da tavolaโ€. Se sei in una denominazione geografica non puoi farlo. Ripartiamo da quiยป.

La “crisi” del Taurasi

Invece, cosa ha da dire Luigi Tecce sul Taurasi? Lui รจ uscito anni fa dal Consorzio. Perchรฉ? E perchรฉ oggi questa denominazione fondata sullโ€™aglianico รจ in crisi? ยซMa questa รจ retorica! โ€“ sorride lui โ€“ Il Taurasi mi sembra in crisi da sempre, di certo non รจ mai esploso. Io sono uscito dalla denominazione perchรฉ non volevo sottostare al carrozzone accademico-politico dellโ€™agroqualitร . Lรฌ i vini devono essere come qualcuno pretende che siano. Ci sono i dottorini che stabiliscono disciplinari e caratteristiche precise. Ma il vino, dicevo, รจ anche storia e cultura di chi lo fa. Io in bottiglia ci metto la mia storia, quarta generazione di contadini. In etichetta cโ€™รจ il mio nome che ha i caratteri piรน grandi, poi il nome del vino e infine, piccola piccola, cโ€™era la denominazione. Ecco, ho deciso di togliere quellaยป.
Qualche consiglio da dare ai colleghi che invece nel Consorzio ci sono rimasti? ยซMa no, non รจ possibile โ€“ risponde Tecce โ€“ Io me ne sono andato. Chi se ne va non puรฒ dare consigli, puรฒ farlo solo chi rimaneยป.

Come addomesticare l’Aglianico?

Ma cโ€™รจ un problema legato allโ€™Aglianico? Troppo tannico e potente rispetto al gusto di oggi? ยซQualche tempo fa il critico di vino americano Tom Hyland, seduto qui davanti a me, mi chiese come fare per addomesticare lโ€™aglianico, la sua potenza, i suoi tannini. Io gli risposi che non avevo mai avuto difficoltร  con lโ€™aglianico. Certo, prima di uscire le mie bottiglie passano anni e anni dalla vendemmia. E cito lโ€™esempio dei cavallari di oggi: pensano che per addomesticare un cavallo basti dargli una zolletta di zucchero. Ma non funziona. Ecco, non funziona neppure per il vino metterci lo zuccherino. Purtroppo ormai i dottorini hanno deciso che per โ€œaddomesticareโ€ lโ€™Aglianico basta usare le bustine, la chimica. Ma non รจ cosรฌ. La mia storia, i miei vini lo testimonianoยป.

“Il vino deve essere considerato un alimento”

Ma come uscire da questa impasse? Cosa fare? ยซIo, per conto mio, mi sarei anche scocciato di fare vino โ€“ sorride โ€“ Ma non vedete che se da una parte il vino รจ cambiato e cresciuto negli ultimi ventโ€™anni, non si รจ invece cresciuta di un millimetro la discussione? Ma puรฒ essere un argomento dirimente lโ€™uso dei solfiti? Io oggi, con una bilancia elettronica, posso dosarli in maniera ottimale, senza nessun danno per nessuno. Ha senso indicare i solfiti come linea di confine tra naturale e convenzionale? Il problema รจ che i fighetti sono sia da una parte (come dottorini accademici) che dall’altra (come barbuti integralisti). Hai presente la metafora della campana? Suona solo se il batocchio batte da una parte o dall’altra, fa un suono assordante. Al centro non suona. Forse รจ il caso invece di cercare un centro, una sostanza e non solo il rumore. Non vogliamo fare qualche passetto avanti? Se si continua cosรฌ, tra un poโ€™ a nessuno interesserร  piรน nulla di queste cose. Ripartiamo dal pensiero, dalle riflessioni sulla sostanza. Hai presente i capponi che Renzo Tramaglino porta allโ€™azzeccagarbugli? Li tiene appesi per le zampe e i due animali di fronte si beccano tra loro. Io non voglio beccare in faccia nessuno. Io voglio poter esprimere il mio pensiero dopo essermelo costruito e confrontarmi, sรฌ, non beccarmi. Perchรฉ, ripeto, a forza di beccarsi si finisce in tegame, come i capponi. Non si va da nessunโ€™altra parteยป.

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