I migliori vini aromatici tra Moscato d'Asti, Malvasia, Gewürztraminer e uno Zibibbo calabrese

15 Feb 2024, 18:04 | a cura di
Sono del Piemonte, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Calabria i vini aromatici che hanno ottenuto i Tre Bicchieri 2024 del Gambero Rosso. Scopriteli qui

Alcune uve geneticamente sono ricche di molecole odorose ancor prima che queste si sviluppino con la fermentazione. Sono i cosiddetti vitigni aromatici, uve ricche di terpeni, sostanze presenti sulla buccia, che danno vita ad aromi caratteristici, che ci permettono di individuare subito la materia prima da cui nasce il calice che stiamo assaggiando.

Il più famoso vitigno aromatico è senza dubbio il moscato, anzi "i moscati" visto che ne esistono diverse tipologie: è uno dei vitigni più antichi, come dimostrano la sua grande diffusione praticamente in tutta Europa e le variazioni genetiche che hanno portato anche a una diferenziazione dei colori delle bucce (moscato bianco, giallo, nero, rosa). Altrettanto famosa, altrettanto diffusa, altrettanto antica è la famiglia della malvasia; alcune sue varianti sono aromaticamente neutre, ma non le due del Collio e del Carso chge vi segnaliamo

Il gewürztraminer (traminer aromatico) è coltivato soprattutto in Alto Adige, in minor misura in Trentino e più raramente in Veneto e in Friuli. Fuori dall’Italia è possibile trovarlo soprattutto in Alsazia e nella valle del Reno. Un buon gewürztraminer si ottiene da vecchi vigneti collocati piuttosto in alto, in zone con accentuata escursione termica, una delle sue caratteristiche è quella di saper invecchiare a lungo. In piena maturità sviluppa profumi di frutta (fico), di confettura, di spezie (cannella, chiodi di garofano, zenzero) e ha un aroma intenso di rosa passita.

Tre Bicchieri 2024. I migliori vini aromatici

Ecco i vini aromatici che hanno ottenuto i Tre Bicchieri sulla Guida Vini d'Italia 2024 di Gambero Rosso.

Il Moscato d'Asti Canelli Casa di Bianca 2022 di Gianni Doglia al naso si presenta con note di erbe aromatiche, frutta candita e caramella al miele, mentre il palato è equilibrato, con una bella acidità a sostegno della dolcezza e un finale persistente.  L'azienda di Gianni Doglia da qualche anno è un punto di riferimento imprescindibile del mondo moscatista per l'affidabilità e la qualità sempre molto elevata delle sue etichette, cui affianca una produzione di vini da uve barbera che si pone tra le più interessanti delle denominazioni e tipologie di appartenenza. Questa piccola realtà famigliare conta su una quindicina di ettari vitati, tra vigne di proprietà e in affitto, situati in collina, a circa 300 metri di altitudine, su terreni argilloso-calcarei.

Moscato d'Asti Canelli Casa di Bianca 2022 - Gianni Doglia

Il Moscato d'Asti Canelli di Tenuta del Fant 2022 al naso ha toni di menta, salvia e lime, mentre il palato è classico, teso e di grande finezza, con un finale lungo e di carattere.Lo abbiamo premiato con i Tre Bicchieri.I poderi dell'azienda, ben sei, sono dislocati tra le province di Cuneo e Asti, nei comuni di Santo Stefano Belbo, Castiglione Tinella, Agliano Terme e Calosso. I fratelli Giorgio, Fabrizio e Adriano Forno si impegnano nella valorizzazione di barbera e moscato, che danno vita alle loro etichette più conosciute, ma senza trascurare altri vitigni piemontesi o internazionali, come dolcetto, chardonnay, cabernet sauvignon, merlot e pinot nero. Il risultato è un'ampia gamma di vini di grande espressività e dalla spiccata aderenza al carattere del territorio.

Moscato d'Asti Canelli Tenuta del Fant 2022 - Tenuta Il Falchetto

La Malvasia del Collio 2022 di Doro Princic si aggiudica nuovamente i Tre Bicchieri. Doro Princic era il papà di Sandro e ora è un marchio di assoluto prestigio. Sandro, coadiuvato dal figlio Carlo, riesce a imprimere pari carattere e personalità a tutti i vini, rigorosamente monovitigno, rispettando ed esaltandone le caratteristiche varietali.  Come di consuetudine, tutti i vini sono ottimi; l'imbarazzo della scelta è una costante cui siamo abituati.

Collio Malvasia 2022 - Doro Princic

La Malvasia 2020 di Skerk è splendida e riconquista i Tre Bicchieri. Sandi Skerk è uno dei migliori interpreti della viticoltura del Carso. Per capire cosa si intende per "viticoltura eroica" bisogna aver visitato questi luoghi, dove il conflitto tra uomo e roccia fa parte del quotidiano. Le tradizioni locali prevedono che la macerazione delle bucce nel mosto possa protrarsi anche per alcune settimane, poi semplici travasi e soprattutto nessuna filtrazione. Nella splendida cantina scavata nella dura roccia, vero capolavoro dell'ingegno umano, misteriosi spifferi provenienti da insenature irraggiungibili garantiscono fresca temperatura ed umidità costante per tutto l'anno.

Malvasia 2020 - Skerk

Il Gewürztraminer Auratus 2022 di Tenuta Ritterhof offre un quadro aromatico a dir poco esplosivo, fatto di agrumi, spezie e note floreali. In bocca la pienezza tipica conferita dal vitigno è gestita alla perfezione dalla presenza sapida e dalla delicata acidità. La famiglia Roner, apprezzata per l'attività di distillazione che segue da generazioni, conduce anche l'azienda Ritterhof, una delle realtà più interessanti d'Oltradige. Alla guida oggi c'è Eva Kaneppele che, con la preziosa collaborazione di papà Ludwig, governa una realtà che può contare su una decina di ettari di proprietà e la preziosa collaborazione di numerosi viticoltori del territorio per completare la produzione di casa. Vini che alternano le interpretazioni più immediate dove il protagonista è il vitigno, a quelle più ambiziose dove recita il territorio.

A. A. Gewürztraminer Auratus 2022 - Tenuta Ritterhof

Il Gewürztraminer Brenntal 2021 di Cantina Kurtatsch si presenta con un profilo più elegante e teso del passato, frutto della perfetta vendemmia 2021 ma anche dell'interpretazione che guarda più alla finezza che alla potenza. Il consueto corredo esotico e speziato trova sviluppo in un palato ricco ma che mantiene agilità e spinta sapida, per un risultato tutto da bere. La cantina di Cortaccia, adagiata sul fianco delle colline ai piedi della Mendola, è il baricentro attorno al quale ruota l'attività di quasi 200 famiglie di viticoltori che operano nel territorio della Bassa Atesina. Le vigne, distribuite fra i 200 e i 900 metri di altitudine, permettono il posizionamento migliore per ogni vitigno, dalle varietà bordolesi che occupano i vigneti più bassi al Müller Thurgau su quelli più elevati. In cantina il kellermeister Erwin Carli ha raccolto il timone da Othmar Donà e oggi è alla guida del gruppo tecnico aziendale.

A. A. Gewürztraminer Brenntal Ris. 2021 - Cantina Kurtatsch

Il Gewürztraminer Nussbaumer 2021 regala note di rosa appassita che si fondono alla perfezione con le sensazioni fruttate, speziate e floreali e anticipano un palato solido, avvolgente, ma di grande tensione. L'odierna Cantina Tramin, Cooperativa dell'Anno per Vini d'Itala 2024 del Gambero Rosso, nasce dalla fusione avvenuta cinquant'anni fa fra le storiche cooperative di Termeno e Egna ed oggi può contare sull'opera di 160 famiglie che coltivano vigneti nella Bassa Atesina, dalle zone più basse di Ora dove il lagrein acquisisce ricchezza e tensione acida a quelle più alte di Glen e Mazzon, dove è il pinot nero a maturare profumato e elegante. Sul versante occidentale della valle sono invece i territori più bassi di Söll a esaltare il gewürztraminer e quelli più alti invece riservati agli Chardonnay più ambiziosi. Partiamo proprio dal Troy '20, Chardonnay convincente della ricca batteria proposta: mette in luce l'immediatezza e la profondità che il vitigno può donare nelle migliori interpretazioni.

A. A. Gewürztraminer Nussbaumer 2021 - Cantina Tramin

Meritatissimi Tre Bicchieri per lo Zibibbo Benvenuto Orange 2022, frutto di una lunga macerazione sulle bucce prima della vinificazione. Vino dai raffinati e piacevoli profumi di susina, nespola, erbe aromatiche, fiori e note iodate, fresco e vibrante in bocca, in bell'equilibrio tra frutto e acidità, lungo e agrumato il finale. Giovanni Benvenuto ha lasciato un lavoro di prestigio nel Nord-Italia, per mettersi a produrre vino nella sua Francavilla Angitola, col preciso intento non solo di realizzare ottime etichette, ma anche di recuperare una varietà autoctona come lo zibibbo di Pizzo che stava letteralmente scomparendo. Molto apprezzabili i risultati: i vini di Giovanni sono tecnicamente ben fatti, puliti, ma anche originali e dalla notevole piacevolezza di beva.

Benvenuto Orange Zibibbo 2022 - Cantine Benvenuto

 

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