Gli anolini in brodo sono un piatto tipico dell’Emilia-Romagna, specialmente del Parmense e del Piacentino, e rappresentano una delle eccellenze della cucina tradizionale italiana. La loro preparazione รจ lunga e richiede pazienza, un vero e proprio rituale che si tramanda di generazione in generazione. Le prime tracce scritte di questo piatto risalgono allโinizio del XVI secolo, grazie ai documenti del cuoco Bartolomeo Scappi.
La base di un ottimo anolino รจ il suo ripieno, principalmente di stracotto di manzo e formaggio. A seconda delle tradizioni familiari e delle aree geografiche, il ripieno puรฒ variare: a Piacenza, gli anvein hanno un ripieno a base di stracotto e Grana Padano, mentre a Parma gli anolรฉn utilizzano il Parmigiano Reggiano. Esistono anche varianti piรน semplici, come quella della “bassa” parmense che usa solo pane grattugiato e Parmigiano.
La rivalitร tra Piacenza e Parma per la paternitร degli anolini si manifesta anche nelle loro diverse forme. Gli anvein piacentini sono piรน piccoli e a mezzaluna, mentre gli anolรฉn di Parma sono tondi, tanto da essere soprannominati “salvagenti” o “galleggianti”. L’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) ha assegnato l’anolino sia a Piacenza che a Parma, sancendo un pareggio in questa “guerra dell’anolino”.
Si inizia con uno stracotto ottenuto facendo rosolare la carne di manzo insieme a sedano, carota, cipolla e aglio, sfumando con vino rosso e lasciando cuocere lentamente per ore, fino a quando non si sfalda quasi da sola. Una volta raffreddato, lo stracotto viene tritato finemente e amalgamato con pangrattato, formaggio Grana Padano, un uovo, noce moscata e, in alcune versioni, anche con un poโ di brodo per regolare la consistenza.
Lโimpasto per la pasta allโuovo si ottiene lavorando farina e uova fino a ottenere una sfoglia liscia ed elastica, tirata sottile. Si sistemano mucchietti di ripieno distanziati sulla sfoglia, quindi la si piega su sรฉ stessa per sigillare il ripieno, e si ritagliano gli anolini con apposito stampo o con un taglio rotondo.
La scelta del brodo รจ cruciale. La ricetta tradizionale piacentina, detta “brodo in terza”, si prepara con manzo, cappone e maiale. A Parma si usa anche il brodo “in quarta”, arricchito con bue grasso. Vengono poi cotti direttamente nel brodo bollente per qualche minuto, finchรฉ diventano morbidi e ben sodi, pronti per essere serviti fumanti, spesso con una spolverata generosa di Grana Padano.
Foto credit, Facebook Locanda del Falco
Oltre al valore gastronomico, gli anolini sono un potente catalizzatore di ricordi. La loro lunga preparazione รจ un rito che lega generazioni e tramanda storie. Al di lร della tavola, la loro importanza culturale รจ stata testimoniata anche da personalitร come lo stilista Giorgio Armani, che amava venire in luoghi come la Locanda del Falco di Rivalta, dove vengono preparati gli anolini in brodo di cappone.
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