Ricette

Storia e ricetta delle cozze gratinate che hanno conquistato uno sceicco in viaggio

In Salento il ristorante Lโ€™altro Baffo prepara dei molluschi che fanno sentire a casa artisti e giramondo

  • 26 Agosto, 2025

Cozze gratinate, a trovare qualcosa di piรน tradizionale di cosรฌ si fa quasi fatica. Almeno nelle localitร  di mare del sud Italia, dove non cโ€™รจ famiglia che non abbia la propria ricetta, dei segreti con cui crede di gratinare al meglio questi mitili, molto apprezzati anche per il fatto di essere economici. Di casa in casa ciรฒ che cambia รจ soprattutto lโ€™insieme di ingredienti con cui si arricchisce il pangrattato, quellโ€™aromatizzazione che puรฒ determinare il successo del piatto fra i commensali. Cโ€™รจ chi ci mette il prezzemolo, chi il pomodoro, chi il peperoncino fresco e chi ancora i capperi. Qualcun altro invece la pagnotta rinsecchita, avanzata dai giorni precedenti, convinto che la riuscita della preparazione risieda oltre che nella qualitร  della cozza in quella del pane da grattugiare.

La veritร  รจ che la pietanza risulta ormai fra le piรน popolari della nostra cultura marinara: piace a tutti, indipendentemente dalle declinazioni territoriali e dalla formula speciale di ogni famiglia. Oggi poi vanno forte anche le versioni meno โ€œortodosseโ€. Si pensi a quella proposta dal ristorante Lโ€™altro Baffo di Otranto, diventata negli anni vero e proprio signature dish della chef Cristina Conte, che rispolvera i classici della cucina di mare per offrirne unโ€™interpretazione un pochino piรน raffinata, ma altrettanto godereccia.

Cozze al gratรฌn di pane e pecorino leccese, pomodori secchi del ristorante L’altro Baffo

Le cozze al gratรฌn del ristorante Lโ€™altro Baffo

Nel fine fish restaurant a pochi metri dal Castello Aragonese lo si puรฒ considerare uno dei piatti piรน richiesti. In effetti, questo antipasto raccoglie il consenso di molti clienti, vecchi e nuovi. Nonostante la mano della cuoca salentina e la rielaborazione piรน moderna, resta una preparazione dal gusto estremamente semplice, un boccone che non tradisce lโ€™essenza delle cozze gratinate piรน tradizionali.

E forse anche per questo viene definita dalla stessa Conte una ricetta ยซtradizionalissimaยป, a sottolineare il fatto che โ€” al di lร  delle tecniche e dellโ€™estetica โ€” continua a essere una portata confortante, capace di trasmettere quel senso di familiaritร  che appartiene solo alla cucina di casa. Quella che la chef portava in tavola quando era piรน piccola, nel ristorante dei genitori, in mezzo ad altri fumanti capisaldi della cucina di pesce locale.

Non puรฒ sorprendere se nella panatura croccante e nellโ€™umiditร  preservata dal mollusco ci sia il passato di Cristina, e non solo perchรฉ la madre Pina non ha smesso di cucinarle a fianco, a dispetto dei 75 anni di etร : ยซLa cozza รจ uno dei piatti cui sono legata di piรน. Mi piaceva tantissimo per come la preparavamo nel vecchio ristorante di mamma e papร  Michele (Dal Baffo, sempre a Otranto). Volevo quindi renderle omaggio, seppur allโ€™interno di un locale di tuttโ€™altro genere, con una cifra culinaria completamente differente, il mioยป.

Cristina Conte, chef del ristorante @laltrobaffo

Il signature dish di Cristina Conte

Le cozze gratinate de Lโ€™altro Baffo vengono perciรฒ da lontano, prima ancora che a 28 anni la ristoratrice si mettesse in proprio sfidando i clichรฉ della cultura marinara e i gusti ortodossi della gente del posto. Senza eccedere nella misura, รจ un susseguirsi di dettagli contemporanei che affinano la sua offerta. Cosa evidente a partire dai primi assaggi in carta, come il suo signature al gratรฌn: la preparazione sembra alleggerita anche nella presentazione; non cโ€™รจ traccia del guscio della cozza, richiamato appena da qualche spennellata nera sul piatto, un pesto a base di erbe e nero di seppia. Una composizione che peraltro consente di mangiare evitando di sporcarsi le mani.

Ma allโ€™inizio non รจ stato cosรฌ facile dare un nuovo volto alla Tradizione. Non tutte le modifiche eran viste di buon occhio dagli autoctoni: ยซHo provato a offrire una rappresentazione diversa, cambiare lโ€™immagine piรน classica e tradizionale della cozza gratinata, servita con tutto il guscio. Difficile farlo con il salentino medio, dalla mentalitร  un poโ€™ chiusa. Alla fine perรฒ in qualche modo ci son riuscitaยป. A quanto pare, lโ€™entrรฉe con il frutto di mare sarebbe insieme alla carbonara di ricci una delle portate dโ€™autore piรน replicate in zona. Plausibile, visto che oltre alla concorrenza le pepite iodate avevano giร  preso per la gola diversi personaggi del mondo dello spettacolo e qualche insolito visitatore: uno sceicco di passaggio che con il proprio yacht aveva attraccato per giorni nel porto di Otranto.

Dehor da cui si intravede il Castello Aragonese @laltrobaffo

Cozze al gratรฌn di pane e pecorino leccese, pomodori secchi

La ricetta non prevede passaggi cosรฌ complicati. Tuttavia, nella sua esecuzione, richiede tempismo e precisione per assicurare che questi siano osservati nel miglior modo possibile. La stessa attenzione deve accompagnare lโ€™acquisto dei molluschi: ยซLe cozze โ€” ci spiega Cristina Conte โ€” devono essere italiane o greche, che per produzione e conservazione presentano una qualitร  piรน elevata. Appaiono un poโ€™ piรน piccole e carnose. Si capisce perchรฉ restano piรน umide allโ€™internoยป. Pertanto, sarebbero da scartare quelle piรน grandi provenienti dalla Spagna.

Ricetta delle cozze gratinate

Ingredienti

Cozze 1 kg

Pangrattato 250 g

Pecorino (stagionato 12 mesi) 50 g

Olio Evo 50 ml

Aglio

Origano

Pomodori secchi per la salsa

Nero di seppia

Menta, basilico, timo e origano (per il pesto)

Olio Evo per cucinare

Acqua fredda e ghiaccio

Sale grosso

Sale fino

Procedimento

Pulire le cozze accuratamente: per farlo, servirsi di una spugnetta con cui grattare via residui estranei come i โ€œdenti di caneโ€, delle incrostazioni biancastre che si attaccano al guscio; eliminare pure il โ€œbissoโ€ del mollusco, vale a dire la barbetta che fuoriesce dalla sua conchiglia. Fatto ciรฒ, spurgare i frutti di mare per diversi minuti in acqua e sale grosso (28 grammi per litro). In ogni caso, una mezzโ€™oretta puรฒ bastare. Dopodichรฉ, aprire i molluschi bivalvi in padella con un filo dโ€™olio e uno spicchio dโ€™aglio. Immergere ogni cozza che si apre in acqua ghiacciata e sale fino per bloccarne la cottura. Questo passaggio reca un doppio effetto: da una parte, consente al mollusco di gonfiarsi attraverso la soluzione salina; dallโ€™altra, lo sottopone a uno shock termico che gli impedisce di ridursi a un corpo secco e gommoso. In seguito, creare un impasto a base di origano, pepe, pecorino e pane grattugiati, cui aggiungere lโ€™olio Evo previsto e lโ€™acqua delle cozze precedentemente filtrata.

Sgusciare e impanare una per una le cozze. Infornare a 230ยฐ per 7-8 minuti, tempo che puรฒ variare in base alla pezzatura della specie ittica (se piรน piccole potrebbero essere sufficienti pure 5 minuti di cottura). Qui, il consiglio della chef รจ di inserire la modalitร  misto vapore nel caso in cui si usi un forno professionale; oppure, sempre con lโ€™idea di preservare lโ€™umiditร  interna, di spruzzare un poโ€™ di acqua prima dellโ€™infornata. Considerato che le cozze son giร  state cotte, lโ€™ultimo step in forno ventilato serve solo a conferire loro una panatura croccante.

Prima di disporre sul piatto le cozze spennellare la portata di servizio con il pesto preparato con nero di seppia, olio Evo e un mix di erbe aromatiche (menta, basilico, timo e origano). Una volta impiattate, puntellare ciascuna con un dispenser o una sac ร  poche contenente la salsa al pomodoro secco, ottenuta frullando il frutto sottโ€™olio con una parte del liquido di conserva e un goccetto dโ€™acqua, la giusta combinazione per raggiungere una consistenza liscia. A questo punto, premiate il vostro sforzo in cucina procedendo allโ€™assaggio.

 

Terrazza Paradiso, secondo indirizzo della chef Conte in cui si fa una cucina marinara piรน classica @laltrobaffo

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