Recensioni

Il ristorante di pesce che sfida i menu turistici di Jesolo con grandi piatti di mare

La famiglia Mazzarotto scommette sulla continuità anche fuori stagione, con la cucina di mare firmata dallo chef Baruche: tecnica, visione internazionale e rispetto per la tradizione

  • 10 Agosto, 2025
  • 10/08/25

In sei anni, passo dopo passo, è cresciuto fino a diventare una delle insegne più apprezzate del litorale veneto. La cucina è costruita sul prodotto e sulla stagionalità, che privilegia il gusto senza trascurare l’estetica, accompagnata da un servizio impeccabile e da un ambiente raffinato ma accogliente. La carta dei vini, con circa 500 etichette, offre una profondità non comune, soprattutto in una località a fortissima vocazione turistica come Jesolo. Parliamo del ristorante Laguna, che questa volta ci ha davvero sorpreso.

Il proprietario Mattia Mazzarotto, che gestisce anche altri due ristoranti di famiglia, non solo ha spinto per alzare il livello della proposta, ma (con coraggio) ha voluto con determinazione che il ristorante fosse aperto tutto l’anno, nonostante sia in una località frequentata soprattutto d’estate. Una scommessa rischiosa — nel cuore della stagione fredda inevitabilmente si soffre — ma anche l’unica strada per costruire un gruppo forte, motivato, capace di offrire continuità e alta qualità, formando uno staff stabile e appassionato, invece che ricominciare ogni primavera da zero. Quello che si perde durante le stagioni morte si recupera con gli interessi da maggio a settembre, e anche oltre.

Jesolo, situata sulla costa veneta tra Venezia e Caorle, è uno dei litorali più noti d’Italia: spiagge libere o attrezzate si estendono per circa 15 chilometri, frequentate da milioni di turisti ogni estate. La città è rinomata per la sua vivacità estiva, con locali, beach club, sport e intrattenimento. Tuttavia, nel fuori stagione resta un luogo raccolto, tranquillo, ideale per strutture ricettive e ristoranti che sanno offrire esperienze gastronomiche di livello, al di là del turismo di massa.

Occhio a questo chef

Il talento dello chef Baruche, originario del Camerun, è maturato grazie a esperienze in Europa, fra cui un passaggio prestigioso da Mauro Colagreco al Mirazur (tre stelle Michelin). Le sue creazioni culinarie includono piatti come il risotto ai crostacei e tartare di gamberi viola con burrata e lime, e lo spaghetto freddo: due facce della stessa medaglia nate per coniugare golosità, equilibrio ed estetica.

A completare l’offerta, grandi crudi (tra cui il ricco piatto Carosello), un menu degustazione di sei portate a 80?euro, oltre a specialità tutte dedicate al mare: un sontuoso fritto, la tartare del pescato del giorno in salsa Tatziki, la torre di antipasti crudi e cotti, e l’imperdibile casseruola di mare, un omaggio alla tradizione locale reinterpretata con tecnica moderna e visione contemporanea.

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