Nascosti al confine tra Umbria, Lazio e Toscana, due casolari rustici e perfettamente integrati con l’ombroso paesaggio circostante – sedi dell’Hosteria di Villalba – presidiano un lembo di terra che si estende tra la Val di Chiana e la Val di Paglia, offrendo alloggio e ristoro ai visitatori attratti dalle magnifiche colline e dalle silenziose passeggiate nei boschi.
La struttura attuale nasce come parte di un progetto di recupero di due immobili, originariamente abitati da famiglie di mezzadri e poi abbandonati a seguito della riforma agraria degli anni Cinquanta, ma la storia dell’Hosteria di Villalba ha radici ben più profonde: nel 1620 una carta del territorio di Orvieto menziona già una località con questa denominazione, situata tra gli odierni comuni di Allerona (TR) e Trevinano (VT), e poi nuovamente un testo sulla storia del brigantaggio nel viterbese la cita come ultima dogana dello Stato Pontificio. Più recentemente, grazie alla collaborazione di diversi enti locali, gli immobili sono stati acquisiti, ristrutturati e resi operativi con l’idea di trasformarli in strutture a servizio di uno sviluppo sostenibile dell’area, intrecciando finalità sociali e ambientali e dando vita a una realtà che mira al reinserimento lavorativo de i soggetti svantaggiati, alla riqualifica delle aree marginali e alla massimizzazione del benessere collettivo della comunità in questione.
Acquaviva e Casanova – questi i nomi dei due casolari – ospitano in totale otto appartamenti, corrispondenti a un massimo di 36 posti letto, e sono l’anima di questa realtà: l’osteria vera e propria. Il menu “ufficiale” è essenziale, con una proposta di pochi piatti, tradizionali del territorio, che sono sempre presenti, ai quali si aggiungono spesso dei fuori menu: «Preparazioni suggerite dalla stagione, dalle ricorrenze, dalla disponibilità di materie prime, ma anche dall’estro e dall’ispirazione di cuoche e cucinieri», che Adio – l’oste – comunica direttamente agli ospiti.
La filosofia è questa: «Attingendo alla ricca tradizione del nostro territorio, cerchiamo di riproporre la genuina semplicità della cucina tipica del mondo contadino legata ai prodotti della terra, al clima e ai tempi delle stagioni. Lo facciamo acquistando, per quanto possibile, le materie prime direttamente da produttori locali che praticano un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle persone».
Nella foto Adio Provvedi. Le foto sono fornite dai social di @HosteriaVillalba
Altrettanto degne di nota sono le innumerevoli attività che il paesaggio rigoglioso e il panorama mozzafiato invitano a provare: tra la riserva naturale del Monte Rufeno e l’area protetta “Selva di Meana” si estendono kilometri di sentieri percorribili a piedi o in bicicletta, così come nel parco di Villalba, adiacente ai casolari. I laghi Trasimeno e di Bolsena, entrambi a poche decine di minuti di distanza, offrono soluzioni ideali per gli appassionati degli sport acquatici e per coloro che amano visitare centri storici e borghi, vantandone alcuni fra i più belli d’Italia; imperdibile anche una tappa nel piccolo comune di San Casciano dei Bagni, gioiello nascosto per chi apprezza le località termali, con delle piscine libere a diverse temperature.
Nessun articolo correlato trovato.
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati