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Alle spalle delle due spiagge più virali di Sardegna si nascondono tavole con i piatti dei pastori e dei carbonai

A ridosso delle due spiagge più "virali" della Sardegna, le più immortalate su Instagram e TikTok, si nascondono tavole rurali che propongono i piatti dei carbonai e dei pastori

  • 01 Agosto, 2025

La costa orientale della Sardegna è un susseguirsi di calette da sogno, acque turchesi e falesie a picco sul mare. Tra le sue gemme più preziose spiccano Cala Mariolu e Cala Goloritzé, autentici paradisi naturali nel cuore del Golfo di Orosei, che si confermano tra le spiagge più instagrammate d’Italia (rispettivamente al quarto e al settimo posto della classifica nazionale). Due luoghi iconici, meta ideale per chi cerca natura selvaggia, mare cristallino e panorami da cartolina, ma anche una porta d’accesso a un territorio dove la montagna del Supramonte incontra il Mediterraneo in un abbraccio unico.

Cala Mariolu: sassolini bianchi e mare smeraldo

Raggiungibile via mare da Cala Gonone, Santa Maria Navarrese, Arbatax e, più a nord, da Orosei, Cala Mariolu è famosa per il suo litorale di minuscoli ciottoli bianchi che rendono l’acqua incredibilmente trasparente e luminosa. La spiaggia è incastonata tra alte falesie calcaree che la proteggono dai venti e regalano un paesaggio mozzafiato, perfetto per gli amanti dello snorkeling e della fotografia. Per i più avventurosi, Cala Mariolu può essere raggiunta anche a piedi dall’altopiano del Golgo, con un trekking immerso nella macchia mediterranea e nei profumi selvatici della costa di Baunei.

Cala Goloritzé: il monumento naturale della Sardegna

Più a sud, Cala Goloritzé è una delle spiagge simbolo dell’isola, patrimonio UNESCO e dichiarata monumento naturale nel 1995. Il suo panorama è dominato dalla guglia calcarea di Punta Caroddi, una delle icone della costa sarda, che svetta a 143 metri sul mare. L’accesso via mare è limitato alle piccole imbarcazioni a remi, mentre a piedi si raggiunge con un trekking di circa un’ora e mezza dall’altopiano del Golgo. Un luogo incontaminato e senza stabilimenti balneari, dove regnano silenzio, natura e un mare dalle mille sfumature di turchese.

Storie e piatti di carbonai e pescatori

Il Golfo di Orosei non è solo bellezza naturale, ma anche un territorio ricco di storie. Per secoli, la costa è stata frequentata dai carbonai, soprattutto provenienti dalla Toscana, che qui producevano carbone da legna, lasciando tracce ancora visibili lungo i sentieri che conducono al mare. Resti di antiche carbonaie, dispense e un vecchio forno sopra Cala Mariolu raccontano un passato di vita dura e isolata. Più di recente, la vocazione marinara di Arbatax e Orosei ha portato nuove tradizioni legate alla pesca, dando origine a una cultura enogastronomica che fonde sapori di montagna e di mare.

Borghi da visitare nel Golfo di Orosei

Baunei: il borgo dell’Ogliastra, arroccato sulle rocce calcaree, offre panorami mozzafiato e una lunga tradizione pastorale.

Santa Maria Navarrese: pittoresca località di mare, punto di partenza ideale per escursioni in barca.

Cala Gonone: nel comune di Dorgali è fulcro del turismo nel golfo, con porticciolo, ristoranti e atmosfera vivace.

Orosei: ricco di storia, chiese barocche e antiche case in pietra, dà il nome al golfo e regala scorci di autentica Sardegna.

Sapori tra Supramonte e Mediterraneo

La cucina di questo territorio è l’incontro perfetto tra le tradizioni montane e quelle marinare. Dal Supramonte arrivano i sapori robusti del pane carasau, della colorata zuppa di pane (Pane Frattau), del pecorino sardo, dei macarones de busia e del porceddu arrostito lentamente allo spiedo. Dai carbonai e dalla vita nei boschi derivano piatti poveri ma sostanziosi, come zuppe di legumi e carni affumicate. Dal mare di Arbatax e Orosei arrivano invece aragoste, scampi, zuppe di pesce e grigliate di pescato fresco, spesso arricchite da erbe aromatiche di montagna e olio d’oliva locale. Il tutto accompagnato dai vini corposi della Barbagia e concluso con dolci tipici come le seadas e gli amaretti.

Consigli pratici per visitare Cala Mariolu e Cala Goloritzé

Come arrivare: via mare con escursioni organizzate dai porti di Cala Gonone, Arbatax, Santa Maria Navarrese e Orosei. Per Cala Goloritzé, accesso a piedi o con barche a remi.

Quando andare: da maggio a settembre per il mare più caldo; in bassa stagione (maggio, giugno, settembre) la folla è ridotta e la natura più selvaggia.

Cosa portare: scarpe da trekking se si sceglie l’accesso via terra, acqua e cibo (le spiagge non hanno servizi), maschera e pinne per lo snorkeling, e tanta memoria nello smartphone per le foto!

Rispetto dell’ambiente: non lasciare rifiuti, non prelevare sassolini o sabbia, rispettare le regole di accesso per preservare questo patrimonio naturale unico.

Cinque indirizzi dove mangiare

Tra mare e montagna, dai piatti dei carbonai e dei pastori alle più recenti “invenzioni” marinare: ecco 5 indirizzi dove prevale la terra, ma in cui anche il mare ha le sue proposte…

Agriturismo Ovile Bertarelli
Baunei (NU)

loc. Dologaccoro – 388 363 5356 – @Ovile Bertarelli

Golgo Ristorante Tipico
Baunei (NU)

loc. Golgo – 337 811 828 – ristorantetipicogolgo.com

Il Rifugio – ristorante tipico cooperativo
Baunei (NU)

loc. Golgo – 368 702 8980 – ilrifugiocooperativa

Mullò Restaurant
Triei (NU)

loc. Mullò – Parco di Mullò – 351 677 9212 – @MulloRestaurant

Lanthia ristorante
Baunei (NU)

fraz. Santa Maria Navarrese – via Lungomare – 0782 615103 – lanthiaresort.com

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