In piazza Roma, nel borgo della costiera amalfitana roccaforte della colatura di alici, c’è fermento. Questo spiazzo di Cetara in cui si fermano gli autobus diretti altrove a breve potrebbe non essere più lo stesso, perdere la sua destinazione di semplice luogo di sosta e diventare riferimento per chi desidera mangiarsi qualcosa di buono e non solo partire. Sì, perché è in arrivo una ventata d’aria fresca. Al civico 17, la famiglia passata alla storia con il celebre ristorante Al Convento è pronta ad aprire i battenti. Come avrete già intuito, di mezzo c’è lo zampino dei cuochi Pasquale e Gaetano, che lunedì 1° settembre inaugurano qui una loro gastronomia, La Fermata di Casa Torrente. Un indirizzo che in zona si propone quale novità assoluta, ma che per qualcuno degli artefici potrebbe rappresentare altresì un tuffo nel passato.
@al.conventocetara
Davanti al nuovo ristoro, una vecchia salumeria ristrutturata durante l’inverno, c’è un via vai di pullman che si fermano e ripartono per Amalfi, Napoli o Salerno. Scenario che ha suggerito il nome dell’insegna, distante pochi metri dal ristorante. Una vicinanza con Casa Torrente che consentirà ai proprietari e al personale di darsi il turno fra una sede e l’altra abbastanza agevolmente. Non è escluso infatti che passando da queste parti non si possano trovare proprio Gaetano e Pasquale, oppure la nuora Rosanna.
Un locale sulla statale che da subito ha affascinato il più grande, attratto dall’idea di poter costruire qualcosa di diverso, di insolito rispetto alla consueta offerta locale: «Lo spazio mi ispirava. Era un’opportunità per dare al paese e ai passanti ciò che manca. In tutta la costiera non ci sono autogrill, né posti in cui ci si può fermare e prendere qualcosa. E invece sarà una formula proprio di questo genere; una cosa easy per chi sta aspettando di prendere l’autobus e per coloro che, non volendo andare al ristorante tutte le sere, passano per portarsi via da mangiare. Che stiano a casa oppure in un B&B».
La Fermata sarà un esercizio polifunzionale: opererà da gastronomia, enoteca, punto d’asporto. Con quattro botti di legno cui appoggiarsi fuori e un banco con al massimo 3 sgabelli dentro, il pit-stop enogastronomico dei Torrente si appresta a diventare il primo takeaway di Cetara.
Gaetano e Pasquale Torrente @al.conventocetara
A sentire il patron Pasquale la possibilità di scelta sembra infinita. Tra formaggi stagionati, salumi scelti e conserve ittiche come alici, colatura e tonno rosso, si potrà acquistare davvero di tutto, dai grandi ai piccoli produttori del territorio. A orientare la selezione sempre e solo un mantra: non il cosiddetto km zero, bensì quello che definiscono «il km buono». Non mancheranno neanche le fritture di pesce, marchio di fabbrica della casa, con Gaetano che per anni ha girato insieme a Eataly friggendo a destra e sinistra con l’olio alto oleico ideato dal padre. Senza alcun dubbio, la cucina della Tradizione regnerà incontrastata: non solo parmigiana e paste pronte, ma anche polpette, pollo allo spiedo e panini golosi, con salsiccia e peperoni o a base di milza, preparata come si faceva una volta nel Salernitano, con aceto, vino bianco, menta e peperoncino.
A suo modo il repertorio “di sostanza” risveglia i ricordi di famiglia, quando negli anni Settanta Al Convento era nel contempo un circolo sportivo, una gastronomia, una pizzeria e una rosticceria d’asporto, condotta da mamma Gilda e papà Gaetano. Tant’è che qualche amico sembrerebbe aver già chiesto se si potranno trovare le celebri lasagne, i mitici chichilotti fritti e gli altri piatti storici della madre. Resta il fatto che, così raccontata, La Fermata si avvicina a un omaggio neanche troppo velato ai genitori e a quella vecchia gestione, da rispolverare con un pizzico di modernità grazie alla mano di Gaetano. Quanto conferma lo stesso Pasquale: «È normale. Si parte sempre dalle proprie radici».
Pane, burro e alici che si troverà a La Fermata di Casa Torrente @al.conventocetara
Per quanto riguarda invece il vino, si spazia dalle produzioni naturali campane alle cantine francesi di champagne, con alcune etichette condivise dal loro Casa Torrente Ristorante Al Convento. Da sottolineare soprattutto la possibilità di prendersi un calice a soli 5 euro. Motivo per cui preferiscono parlare di formula democratica tutte le volte che insistiamo sul carattere eclettico della proposta. Un concetto a loro caro, ribadito su tutta la linea: «Deve sostenere sia le persone che l’azienda, ma il cibo è di tutti. Come è sempre stato Al Convento. Da noi ora puoi mangiare un primo a 15 euro oppure a 30, un fritto a 18 o un’aragosta. Nessuno poi si deve svenare per bere qualcosa alla mescita. In piazza Roma avremo cose buone a prezzi equi, da enoteca, che in paese non c’è, e non da ristorante».
Il primo settembre l’indirizzo verrà inaugurato alle ore 19 con del caciocavallo, un bicchiere di vino e forse dei pasticcini. Nulla di più. Certamente, non suonerà alcuna banda, né ci sarà il canonico nastro rosso da tagliare. Dalle parole di Pasquale Torrente si prospetta un’inaugurazione low profile, nel rispetto di chi sta invece soffrendo: «In un momento così critico a livello mondiale, di guerre e conflitti, riteniamo che non sia giusto fare baldoria, né chiamare qualcuno per mettere la musica. Mostreremo senz’altro la nuova struttura, ma non sarà la classica inaugurazione».
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