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Storie

Chi ha detto che gli influencer non possano fare alta cucina? La storia di 2Men1Kitchen

La loro missione è rendere chiare e replicabili le tecniche delle cucine stellate attraverso "trompe-l'oeil" culinari, rivisitazioni e corsi mirati

  • 15 Maggio, 2025

Niente toque, giacche da chef o cucine patinate: solo due ragazzi, un’ottima conoscenza della materia, e una videocamera. Nel 2021 nasce 2Men1Kitchen, progetto che in pochi anni ha conquistato i social a colpi di brunoise, sferificazione e crio-filtrazioni. Un format giovane, fresco, competente che attraverso illusioni creative, insegna a cucinare sul serio, senza prendersi (troppo) sul serio. Dimenticate i celebrity chef, o i content creator che fanno l’uovo in camicia con musica lo-fi. 2Men1Kitchen è andato oltre le mode: due cuochi veri e simpatici, preparatissimi nella cucina molecolare, e video di ricette che “ingannano” l’occhio, tecnicamente complesse ma spiegate in modo semplice. Al seguito, una community affamata di sapere.

Alta cucina sì, ma senza il teatro

Lo stile è diretto e irriverente, accento romano e approccio creativo e innovativo, il duo prende la cucina di alta qualità e la svecchia. Ma non è una provocazione, bensì un efficace metodo d’insegnamento. Il loro claim, «Un paio de tizi che fanno cose in cucina» attraverso il tono informale e immediato, crea le basi per una cosa molto particolare: rendere l’alta cucina accessibile e comprensibile a tutti, con ricette che vanno oltre la tradizione. Il loro stile informale, che deride gli eccessi della terminologia e la formalità della haute cuisine, a volte gioca con creativi trompe-l’œil: ciò che sembra una lasagna perfetta si rivela una torta di mele stratificata; un apparentemente semplice merendina è in realtà una porzione di polenta e salsicce. Il linguaggio visivo è coerente con il contenuto – funzionale, ma anche pop, come il minestrone mascherato da spritz e il cocktail negroni che sembra sashimi di salmone. Non a caso molti utenti dichiarano di seguire i loro video come veri e propri tutorial formativi, ben lontani dalla “cucina da intrattenimento” che domina le piattaforme.

2Men1Kitchen

Fenomeno social

Il format è semplice ma potente: inquadrature pulite, voce narrante, ricette scomposte in passaggi tecnici con spiegazioni puntuali, raccontate sempre col sorriso. «E se il fish ‘n’ chips fosse nato in Norvegia, come sarebbe stato?» Nella spiegazione della ricetta nessuna recitazione forzata, niente slang da intrattenitori. E funziona. Su Instagram il progetto ha superato i 480mila follower, i loro video su TikTok sono seguiti da più di 550 mila utenti, il loro canale YouTube ha quasi 90 mila iscritti, con contenuti che raggiungono centinaia di migliaia di visualizzazioni. La cifra è la competenza: ogni contenuto è un piccolo manuale operativo che mette in mano allo spettatore strumenti concreti per cucinare davvero, e meglio.

Dietro 2Men1Kitchen ci sono…

Alessandro Granatelli e Niccolò Pau sono i volti e le menti dietro 2Men1Kitchen. I poco meno che trentenni di Ostia hanno maturato esperienze che oggi mettono a frutto in una cucina-studio diventata il loro laboratorio permanente. La passione di Granatelli per la cucina nasce sul campo, dopo numerose esperienze nel mondo della ristorazione che lo hanno portano, non senza ostacoli, ad aprire un proprio ristorante nel cuore di Roma, in Piazza Navona. Un progetto interrotto dalla pandemia, che ha costretto alla chiusura dell’attività, ma che non ha spento lo slancio. Al contrario, quel momento di crisi diventa un’opportunità per aprirsi a nuove strade. Oggi si occupa anche di formazione nel campo della sicurezza sul lavoro. Pau, invece, esperto di cucina e pasticceria, ha costruito la sua carriera a partire da una laurea in Scienze e Arti Culinarie. Ha lavorato in brigate di ristoranti stellati e strutture di alto livello, ma le sue prime esperienze ai fornelli risalgono all’adolescenza, quando tra i 15 e i 18 anni lavora in cucine tra Shanghai e Pechino. Una visione internazionale che oggi si riflette nella precisione e nelle contaminazioni di molte loro preparazioni.

Rigore tecnico e intrattenimento: l’alta cucina spiegata bene

A fare da contrappeso ai video divertenti pubblicati in rete c’è un progetto di divulgazione gastronomica nato per raccontare la cucina professionale con chiarezza e linguaggio accessibile. Sul sito ufficiale infatti si trovano corsi strutturati, con moduli tematici (il primo è dedicato al meal prep), accessibili tramite abbonamento. Il materiale è fruibile in video chiari e dettagliati, in aggiunta a dispense e ricette, come fare la spesa, nonché i “segreti” dei 2M1K. È un progetto formativo che si affianca alla presenza gratuita sui social e rafforza la missione del progetto: rendere l’alta cucina una conoscenza diffusa, senza filtri elitari, e togliere sacralità alla tecnica, senza banalizzarla.
2Men1Kitchen non è un gioco social, ma un progetto serio di educazione gastronomica. Granatelli e Pau stanno costruendo un nuovo modo di insegnare la cucina professionale: concreto, onesto e finalmente accessibile, attraverso il divertimento. In un’epoca dove la forma spesso sovrasta la sostanza, loro hanno scelto il contrario. E forse è proprio per questo che stanno diventando un riferimento.

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