Immaginate un supereroe la cui forza non deriva da un mantello o da poteri alieni, ma da un semplice panino dolce e soffice, nato dalla fusione tra il gusto tradizionale giapponese e la tecnica occidentale del pane. Questa è la duplice realtà dell’anpan, un’icona della pasticceria nota non solo per il suo morbido impasto ripieno di pasta di fagioli rossi, ma anche perché è l’ingrediente base, letteralmente, del volto dell’eroe più amato dai bambini giapponesi: Anpanman.
L’anpan è stato inventato durante il periodo Meiji (seconda metà del XIX secolo), quando il Giappone ha subito molte influenze occidentali. Nell’ambiente di quel fermento culturale e gastronomico, un ex samurai di nome Yasubei Kimura fondò una panetteria chiamata Kimuraya a Tokyo, precisamente nella zona di Ginza, e lì mise a punto l’anpan. Secondo alcune versioni, questo dolce è stato presentato all’imperatore Meiji in una gita per ammirare i ciliegi in fiore, guadagnandosi l’approvazione della corte imperiale, il che ha contribuito alla sua popolarità.
L’impasto dell’anpan tradizionale viene preparato spesso con un lievito naturale chiamato sakadane, un fermento ottenuto miscelando riso, koji (maltazione del riso) e acqua, che conferisce all’impasto un aroma leggermente acido e una consistenza soffice.
Pur essendo comunemente ripieno di anko (fagioli azuki dolci usati anche per i dorayaki e gli ohagi), l’anpan può assumere varianti: ad esempio la pasta di fagioli bianchi (shiro an), pasta di piselli (uguisu an), sesamo (goma an) o castagne (kuri an). La superficie dell’anpan è spesso guarnita con semi di sesamo o talvolta con semi più piccoli.
Una tipica ricetta comporta la preparazione dell’impasto con farina panificabile, lievito, zucchero, latte o acqua, burro, uova; dopo una prima lievitazione si suddivide in palline, si inserisce la pasta anko al centro, si richiude, si lascia lievitare una seconda volta e infine si cuoce fino a doratura leggera.
Il legame con il supereroe non deriva solo dal nome: nella storia del personaggio, la testa di Anpanman è costituita appunto da un anpan, e talvolta lui “offre” parti della sua testa (fette) a chi ha fame, sacrificando temporaneamente la propria forza finché non gli viene ricostruita dal fornaio Uncle Jam.
È stato creato da Takashi Yanase e, la storia è legata anche, in modo simbolico, alle esperienze personali di Yanase, che durante la guerra ha vissuto momenti di scarsità e fame, che lo hanno portato a pensare all’idea del pane ripieno come entità salvifica.
Una peculiarità narrativamente interessante è che Anpanman non ha bisogno di mangiare o bere: la pasta dolce nella sua testa gli dà l’energia necessaria. Tuttavia, ha una grande debolezza: l’acqua o qualunque cosa sporchi o rovini la sua testa possono renderlo debole o inefficace.
Yanase ha iniziato a scrivere libri illustrati con il personaggio Anpanman a partire dal 1973, e ha continuato fino alla sua morte nel 2013. La serie è stata adattata in un anime intitolato Soreike! Anpanman (“Andiamo! Anpanman”), che ha fatto il suo debutto televisivo il 3 ottobre 1988 e da allora è trasmessa continuamente, diventando uno dei programmi per bambini più longevi e popolari in Giappone e in parte anche della Corea del Sud. Nel corso degli anni l’anime ha superato mille episodi, ha avuto versioni a film, speciali cinematografici e una enorme serie di merchandising: giocattoli, abbigliamento, videogiochi, vending machine e soprattutto snack.
Niente da mostrare
Reset© Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
Made with love by
Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd