Un agnellino in regalo, due fratelli e un sogno che profuma di latte crudo e di prati di montagna. ร cosรฌ che negli anni Cinquanta, nel cuore del Cilento, comincia la storia di Vitantonio e Antonino Cerrone: da quel dono nasce โLa Bersaglieraโ, azienda agricola oggi guidata dalla terza generazione, con 200 capre cilentane, 1.200 pecore e 150 vacche Podoliche. I loro formaggi โ caciocavallo podolico, caprino, pecorino โ raccontano i pascoli, le stagioni e le altitudini. Quella dei Cerrone รจ piรน di unโimpresa: รจ resistenza culturale e ambientale.
Ad altitudini che vanno dai 300 ai 1.600 metri, fra macchia mediterranea, prati stabili e alpeggi, praticano ancora la transumanza, allevano nel rispetto del ciclo biologico, difendono il paesaggio e la biodiversitร aderendo al Presidio Slow Food. I loro prodotti sono presenti anche a Bra, alla XV edizione di Cheese, la gran kermesse dei formaggi che viene organizzata in Piemonte ogni due anni.
La storia di questa azienda comincia in Campania, nel cuore del Cilento, negli anni Cinquanta, ed รจ la storia di due fratelli e di un agnellino ricevuto in regalo. ร allora che Vitantonio e Antonino Cerrone decidono di aprire la loro azienda agricola. Le danno un nome emblematico e battagliero, La Bersagliera, e iniziano a produrre caciocavallo podolico, caprino e pecorino. Formaggi che mostrano caratteristiche diverse dovute alla variabilitร dei pascoli, delle stagioni, delle altitudini. E sono rigorosamente formaggi a latte crudo perchรฉ โ la pastorizzazione porta verso prodotti replicabili, non piรน uniciโ.
Cosรฌ Vitantonio e Antonino e i loro figli e nipoti – oggi sono alla terza generazione – resistono in un progetto che รจ ancheย tutela del paesaggio, dellโidentitร culturale e della biodiversitร . Per questo aderiscono al Presidio Slow Food dei prati stabili e dei pascoli, nato per salvaguardare un territorio e far conoscere i suoi prodotti, soprattutto latte e formaggi, legati allโerba e al fieno delle praterie sulle montagne, dove si pratica lโalpeggio nei mesi estivi. Un presidio che riconosce e valorizza il loro prezioso lavoro di conservazione ambientale. Obiettivo: salvare i prati stabili e i pascoli. I pascoli dei fratelli Cerrone si trovano su un centinaio di ettari ad altitudini diverse, fra i 350 e i 1000-1600 metri di altitudine in un paesaggio verde che spazia dalla macchia mediterranea ai boschi cedui alle piante del sottobosco. La Bersagliera รจ proprio a ridosso del Monte Polveracchio, 1.800 metri, ma le vacche durante la stagione fredda pascolano in collina, piรน sotto, a circa 300 metri sul mare.
I Cerrone praticano la transumanza, come una volta: da Battipaglia ed Eboli fino alla cima del Polveracchio, in estate, quando nasce il caciocavallo di montagna, di solo latte di alpeggio. Le bovine si alimentano al pascolo transumante e spontaneo ed รจ proprio il pascolo a fare la differenza per il latte, merito di essenze e fioriture diverse e con diverse concentrazioni aromatiche. Mentre le pecore e le capre sono allevate nel pascolo semi integrato: il 50% รจ costituita dalle essenze dei prati spontanei con trifoglio, malva, loietto, camomilla, finocchietto, zafferano, e lโaltro 50% dallโintegrazione di foraggi, soprattutto nella stagione estiva, con trifoglio e loietto ma anche sfarinati a base di mais, orzo, soia e crusca. Viene utilizzato solo il latte aziendale per produrre i formaggi, tutti stagionati dai 3 ai 12 mesi. E il โbenessere animaleโ รจ una prioritร , nel rispetto del ciclo biologico (per esempio non si toglie ilย vitello alla madre e al suo latte).
Perchรฉ il loro no alla pastorizzazione? Sarebbe piรน facile ed economicamente conveniente โma si perderebbero tutte le caratteristiche peculiari e lโunicitร dei formaggi, che derivano proprio dalla variabilitร dei pascoli per le stagioni, le altitudini, le essenze di cui gli animali si nutrono e che rendono unico il loro latteโ. Tutto risolto? Magari. Negli ultimi anni, sui pascoli dati in concessione ai Cerrone, sono stati installati 57 ettari di pannelli fotovoltaici, 23 dei quali di agrifotovoltaico, sistema che consente un utilizzo misto, di produzione di energia rinnovabile e di coltivazione di terreni agricoli. Ma nelle aree con il fotovoltaico tradizionale รจ vietato far pascolare, e dunque la superficie dei pascoli si riduce, mentre nellโ agrifotovoltaico รจ possibile e gli animali sembrano essersi adattati.
Certo รจ quasi paradossale questa specie di lotta tra due modi di occuparsi di sostenibilitร e ambiente. A questo si aggiunge la presenza del lupo, sempre piรน frequente, che si fronteggia con i cani, pastori abruzzesi che sorvegliano il gregge. Continuare รจ insomma รจ una sfida alla ricerca di un equilibrio tra identitร culturale e impegno per preservare biodiversitร e lโambiente e la produzione di reddito. Parola dโordine una sola: resistere.
Niente da mostrare
Resetยฉ Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
Made with love by
Programmatic Advertising Ltd
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd