Non è una semplice pasta al sugo. La maccaronara è la pasta fresca tipica dell’Irpinia, una regione montuosa della Campania, conosciuta per la sua tradizione gastronomica legata alla vita contadina e alle risorse locali. Questo formato di pasta, simile a degli spaghetti ma più spessi e ruvidi, è fatto rigorosamente a mano con pochi ingredienti: farina e acqua. La sua preparazione è tramandata di generazione in generazione e affonda le radici nell’Irpinia rurale.
La storia della maccaronara è strettamente legata alla vita delle comunità contadine di paesi come Montemarano, Castelfranci e Castelvetere sul Calore. Le massaie, con il loro “tompagno” (la spianatoia), impastavano la farina con l’acqua fino a ottenere una consistenza dura, simbolo di fatica e dedizione. La pasta veniva poi stesa con un matterello tradizionale e tagliata con uno strumento specifico, anch’esso chiamato “maccaronara”, che conferiva alla pasta la sua caratteristica forma.
Foto credit, Facebook Giovanni Pandolfo
La pasta, una volta essiccata all’aria, veniva conservata in vasi di terracotta coperti da uno strato d’olio. La maccaronara è diventata un simbolo gastronomico dell’Irpinia, celebrata in eventi come la Sagra della Maccaronara a Castelvetere sul Calore, che si tiene ogni anno ad agosto e attira visitatori da tutta la regione.
La preparazione della maccaronara è un processo che richiede manualità e attenzione. Dopo aver impastato la farina con l’acqua, si stende la pasta con il matterello fino a ottenere una sfoglia sottile. Successivamente, si utilizza il matterello scanalato per tagliare la pasta, creando strisce di forma rettangolare. Queste strisce vengono poi cotte in acqua bollente e condite con semplice sugo di pomodoro fresco. La ruvidità della pasta permette al condimento di aderire perfettamente, esaltando il sapore del piatto.
Foto credit, Facebook Info Irpinia
Le massaie un tempo usavano ciò che avevano a disposizione, come ceci, baccalà, carne di maiale, funghi porcini e tartufi neri. Oggi, nei ristoranti che offrono piatti tradizionali irpini, si può trovare la Maccaronara servita con un ragù di carne preparato con maiale e vitello, cotto a fuoco lento per diverse ore fino a che non diventa molto denso e una spolverata di ricotta salata grattugiata.
Anticamente, invece, il condimento più diffuso era un sugo di pomodoro a cui si aggiungeva un cucchiaio di conserva, una versione artigianale del moderno concentrato di pomodoro. Quest’ultimo si otteneva essiccando i pomodori freschi al sole e poi facendoli bollire fino a ottenere un sugo denso e scuro.
Foto copertina credit, Facebook Ristorante Zia Carmela
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