Quando senti il nome Beaver Nuggets, può capitare di pensare per un attimo che siano bocconcini di castoro oppure qualcosa del genere, il nome suona strano se non conosci Buc-ee’s, la catena che li produce. In realtà, non hanno niente a che vedere con i castori. I Beaver Nuggets sono uno snack dolce che prende il nome dalla mascotte del marchio, “Bucky the Beaver”. Questi snack sono diventati oggetti di desiderio, fenomeni social, motivo per cui molti guidano ore solo per acquistarli.
I Beaver Nuggets sono “puffed corn” – ossia chicchi o particelle di mais soffiato – con una copertura che richiama il caramello: zucchero di canna (brown sugar), sciroppo di mais (corn syrup), talvolta burro o margarina, oli vegetali, un pizzico di sale per bilanciare la dolcezza. La consistenza è croccante ma non durissima: l’esterno è ricoperto da una glassa dolce che può essere leggermente appiccicosa, mentre l’interno resta più leggero e arioso.
Ci sono diverse varianti oltre al gusto classico: versioni con caramello al sale, con cannella (“cinnamon sugar”), varianti al cioccolato, varianti al formaggio come la “White Cheddar Nug ees”.
L’origine di questi snack è profondamente radicata nella cultura del “road trip” americana e nel concetto di convenience store su larga scala. Buc-ee’s ha costruito la sua reputazione non solo grazie alla grande scelta di carburante, snack, cibo da strada e prodotti locali, ma anche grazie alle dimensioni gigantesche, l’efficienza e al fatto che visitarlo sia un’esperienza.
La catena è nata in Texas ma negli ultimi anni ha continuato ad aprire negozi in altri stati del Sud e del Sud Est (e più recentemente al di fuori di essi), il che ha allargato il bacino di persone che possono conoscerla e provarla. C’è poi il fatto che Buc-ee’s ha saputo coltivare un marchio forte: il logo del castoro, le dimensioni gigantesche dei negozi, i servizi, il branding, la varietà insolitamente ampia di prodotti.
È proprio grazie a questo espandersi che i Beaver Nuggets stanno vivendo una seconda giovinezza: diventano virali, compaiono in post su Instagram, TikTok, YouTube, dove le persone mostrano l’apertura del sacchetto, l’assaggio, la reazione.
Molte famiglie ospitanti, specialmente nei programmi di scambio culturale o con studenti internazionali, considerano i Beaver Nuggets come “cibo tipico americano” e li offrono agli studenti.
Perché molti americani finiscono per cercare il Buc-ee’s più vicino solo per prendere questi snack? Prima di tutto, l’effetto “speciale”: non sei semplicemente in una stazione di servizio, sei in un luogo che promette di essere più di un posto dove fare benzina. Il negozio è grande, appare spettacolare, ha cibo fresco, prodotti insoliti, un’atmosfera di scoperta.
In secondo luogo, il fenomeno social amplifica moltissimo questo desiderio: chi vede altri fare lo stesso, chi legge “non puoi andare in Buc-ee’s senza provarli”, chi guarda video in cui la reazione è di sorpresa, tutto questo costruisce una sorta di leggenda attorno a uno snack che altrove sarebbe solo un altro dolcetto.
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