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A Paestum c’è una formaggioteca con agriturismo vista Capri

Viaggio nella Fattoria Gaia Pietra Cavallo, dove la famiglia Cavallo ha trasformato trenta ettari in un progetto di allevamento sostenibile

  • 01 Settembre, 2025

Una formaggioteca sulle alture collinari di Capaccio Paestum, circondata da macchia mediterranea e con l’orizzonte sul mare fino ai faraglioni di Capri, è la vera novità del più ampio progetto di Fattoria Gaia Pietra Cavallo, iniziato nel 2013 dalla famiglia Cavallo, originaria del Cilento.

Un allevamento sostenibile e poco intensivo di capre – cento unità da vari incroci – pecore, vacche, maiali, asini e galline, in una zona dove la presenza delle bufale la fa da padrone. I fratelli Nicola e Pietro, quest’ultimo ingegnere da poco prematuramente scomparso, volevano riprendere l’attività del nonno, che qui allevava bestiame per soddisfare i bisogni dei parenti.

Nicola è cresciuto sin da piccolo a contatto con la natura, seguendo il cursus di studi in agraria con specializzazione sulle patologie vegetali. L’idea di seguire le antiche orme di casa ha poi preso piede nella sua mente, con un’oasi protetta dove gli animali da pascolo potessero vivere nel reale benessere psicofisico offrendo in cambio prodotti di straordinaria qualità.

«Fare azienda preservando il posto in cui vivi è la vera ricchezza umana» – afferma il giovane imprenditore salernitano, dagli occhi fieri di colui che sa ciò che vuole dalla vita – «tutto avviene con un’economia circolare a circuito chiuso, eliminata qualsiasi forma di spreco, nel ricordo di mio fratello e nell’amore per il futuro dei miei figli».

Dal campo alla tavola

Il corpo aziendale è suddiviso in due appezzamenti lungo la strada che collega Capaccio a Trentinara, per un totale di 30 ettari destinati alla pastorizia, alla coltivazione di ortaggi, olivi e, di recente, anche a viti di Malvasia Nera, Sangiovese e Primitivo.

Uno spazio ad anfiteatro per le feste in musica d’estate è posto immediatamente al di sotto dei locali adibiti alla degustazione e vendita formaggi, con possibilità di pranzo e cena su prenotazione. La filiera è cortissima dal campo alla tavola, grazie a sughi e conserve realizzate in collaborazione con ditte a chilometro zero e gelati da latte di capra, per una piacevole sosta di gusto nel concept della vita lenta.

Dal formaggio primo sale al semi stagionato ottenuti soltanto con latte di capra, per passare a quelli misti con aggiunta di latte di mucca e pecora, un classico pasta molle e crosta fiorita ed il richiesto “Angelotto” a pasta pressata, tutti biologici e artigianali. Un’attività di agriturismo realizzata nel pieno rispetto dei valori intrinsechi del termine: le verdure dell’orto accompagnano in ogni stagione il tagliere di salumi e poi la pasta fresca, la carne e persino le pizze con topping originali, prima di chiudere in dolcezza con le torte preparate da mamma Silvana.

Infine, l’accoglienza come fattoria didattica alle scolaresche e a piccoli gruppi per tour all’insegna dell’educazione e del rispetto per ciò che ci circonda. In fin dei conti, come recita il motto dell’originale t-shirt proposta in vendita in goat we trust: impariamo a fidarci delle capre così come degli altri esseri viventi, homo sapiens incluso.

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