Tradizioni

Gelato al forno, il dolce dimenticato di Bari nato dalla fantasia di un pasticcere

Nato negli anni Trenta, il gelato al forno รจ un dolce scomparso della gastronomia barese, capace perรฒ di incuriosire con la sua storia e ricetta

  • 11 Agosto, 2025

ยซAspiitte ca mรฒ hannโ€™a meni le gelate do furneยป (ยซaspetta che adesso arrivano i gelati al fornoยป), un modo di dire che i baresi piรน anziani ricordano bene. Unโ€™espressione scherzosa, usata per trattenere qualcuno promettendogli, con ironia, che qualcosa di bello stava per accadere. E in effetti, lโ€™idea stessa di un gelato โ€œdal fornoโ€ ha del sorprendente: difficile immaginare un dessert freddo come il gelato che venga addirittura riscaldato prima di essere servito. Eppure, a Bari quel gelato รจ esistito davvero.

La storia

A inventarlo รจ stato Felice Lippolis, un pasticciere molto noto allโ€™epoca, titolare di un laboratorio con negozio in quella che oggi รจ piazza Luigi di Savoia, allโ€™incrocio con via Carulli e via De Giosa. Lippolis era giร  celebre per il suo sanguinaccio e il pan di Spagna, ma รจ stato nel 1930, durante la prima edizione della Fiera del Levante, che presentรฒ questo dolce curioso.

Il ricordo

Non รจ chiaro se lโ€™idea del gelato al forno sia stata interamente frutto della creativitร  di Lippolis o se si trattasse di unโ€™ispirazione raccolta durante i suoi frequenti viaggi allโ€™estero. Le sue bisnipoti, Licia e Maria Teresa Lippolis, oggi proprietarie dellโ€™hotel Adria (fondato proprio da Felice nel 1922), conservano ancora alcune tracce di quella storia.

Foto credit, Barinedita

Nella hall dellโ€™albergo, alcune fotografie dโ€™epoca ritraggono il pasticciere e lo stand espositivo alla Fiera, con lโ€™insegna ben visibile che recita โ€œGelati al forno. Ditta F.ce Lippolisโ€.

Comโ€™รจ fatto il gelato

A raccontare la ricetta originale in una testimonianza a Barinedita, รจ lo chef siciliano GianMaria Le Mura.

Due fette di pan di Spagna tagliate a forma quadrata racchiudevano il cosiddetto โ€œgelato di paneโ€, realizzato con pane di Altamura e farina di grano arso bollite nel latte. Il composto veniva poi congelato, ricoperto di una pastella, fritto, nuovamente congelato e infine ricoperto di meringa.

Un rapido passaggio in forno completava il dolce, rendendo la meringa dorata e la parte interna del gelato morbida e cremosa. A completare il tutto, frutta candita e salse al caramello o al cioccolato come decorazione finale.

Una variante che arriva dai social

Nonostante lโ€™evidente complessitร  del procedimento, che richiedeva due giorni di lavoro, il dolce ha rappresentato per anni unโ€™eccellenza locale, prima di scomparire progressivamente dai menu cittadini.

Tuttavia, รจ possibile reperire versioni semplificate e caserecce, ispirate alla ricetta originale. Una di queste รจ stata realizzata dalle signore dellโ€™Antico Forno Santa Caterina ad Altamura (Due Pani nella Guida Pane e Panettieri dโ€™Italia 2026 del Gambero Rosso), che โ€” pur non avendo fatto le complesse fasi originali โ€” hanno preparato una versione domestica del gelato pubblicata con un video sui profili social del forno. Una versione realizzata con un pan-gocciolo gigante riempito di gelato e poi infornato.

Foto copertina credit, Facebook Pasticceria Pellegrino

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]

Made with love by
Programmatic Advertising Ltd

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd