Se c’è una donna che ha davvero rivoluzionato la vita di tutti noi all’interno dell’ambiente domestico, quella è Lillian Gilbreth, ingegnera gestionale nonché psicologa statunitense a cui va il merito di aver inventato attrezzi ed elettrodomestici che oggi ci rendono la vita più facile. Il frullatore elettrico vi dice qualcosa? E la pattumiera a pedale? Tutti progetti di Lillian Gilbreth che, negli anni, si sono aggiunti alle mensole per il frigorifero, agli interruttori a muro e al redesign dell’ambiente cucina per rendere più efficienti le operazioni in termini di tempo e fatica.
«Cento uomini possono creare un accampamento, ma serve una donna per fare una casa», dice un proverbio cinese. È il caso di dirlo per Lillian Gilbreth che, dapprima figlia di una famiglia numerosa e poi madre di 12 figli, dovette ingegnarsi per rendere la casa e la vita familiare molto più che efficienti. Nata nel 1878 a Oakland, è stata la prima donna ingegnera a essere membro della Society of Industrial Engineers, la seconda donna (dopo Kate Gleason) a diventare parte dell’American Society of Mechanical Engineers, e la prima a essere eletta alla National Academy of Engineering. Fu moglie di Frank Gilbreth, anche lui ingegnere, con il quale condivise anche la vita lavorativa. I due, infatti, sono considerati i pionieri dell’ingegneria gestionale. Morì nel 1972, a 94 anni, dopo aver rivoluzionato il concetto di cucina in tutto il mondo.
1921, autore Richard Arthur Norton, fonte Rutgers University Archive
La fortuna di Lillian Gilbreth, oltre all’intuizione, furono gli studi e la ricerca. Unire i ragionamenti dell’ingegneria alle necessità psicologiche fu il quid che la spinse a brevettare una serie di attrezzature e a riprogettare gli spazi attorno a sé. Inventò il frullatore elettrico, forse per velocizzare le pappe? La pattumiera a pedale, anche questa per facilitare le operazioni quando una mano tiene un cucchiaio di legno e l’altra deve liberarsi per mettere in ordine la cucina? Anche le mensole del frigorifero, compreso lo scomparto per le uova, sono attribuite al suo ingegno: l’arte di organizzare ed efficientare gli spazi.
Ma ciò che ha ancora più rivoluzionato l’ambiente cucina è l’idea presentata nel 1929 da Lillian Gilbreth alla Women’s Exposition. Si tratta della Gilbreth’s Kitchen Practical, progettata in collaborazione con la Brooklyn Borough Gas Company, che rivedeva gli spazi in cucina, disponendo lavello, piano cottura, forno e mobili a forma di L. Per dimostrare questo studio, Lillian Gilbreth effettuò la prova della torta alle fragole, che fu preparata dapprima in una cucina tradizionale e poi in una cucina a L, riprogettata da lei. Il risultato fu la drastica riduzione dei passaggi necessari per realizzare il dolce, che da centinaia passarono a una manciata.
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