Lava, asciuga, ci fa risparmiare circa l’80% di acqua e almeno una mezz’ora del nostro tempo quotidiano. Stiamo parlando della lavastoviglie, l’elettrodomestico che ha rivoluzionato la vita di chi si occupa delle faccende domestiche: un prezioso alleato per chi desidera ordine immediato in cucina, senza doverci perdere troppo tempo. A inventarla fu una donna: Josephine Cochrane.
La diffusione capillare della lavastoviglie nel mondo si è avuta negli anni Cinquanta, con il boom economico seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Eppure, i primi prototipi dell’elettrodomestico risalgono all’Ottocento. Fu proprio Cochrane, inventrice statunitense, a idearla nel 1886. A onor del vero, già nel 1850 ci fu un primo tentativo di realizzare una lavastoviglie da parte di Joel Houghton, ma il modello – costruito in legno – si rivelò inefficiente e fu un esperimento fallimentare.
Prototipo lavastoviglie. Foto Krupps.com
L’esigenza di Josephine Cochrane – proveniente da una famiglia molto abbiente – nacque quasi per un “capriccio” da alta società. L’inventrice era solita organizzare lussuose feste nella propria dimora, ma si stancò di vedere i suoi pregiati servizi di porcellana rovinati dal lavaggio a mano effettuato dai domestici.
Così, per proteggere le sue stoviglie, decise di occuparsi lei stessa del lavaggio. Tuttavia, come spesso accade, lavare i piatti a mano stanca. Affaticata dalla procedura, si mise a progettare un dispositivo capace di lavare con delicatezza.
Nacque così il primo vero archetipo di lavastoviglie, alimentato da pompe azionate manualmente: una sorta di calderone in rame (e non più in legno), suddiviso in scomparti dove disporre le stoviglie per categoria (piatti, tazze, ecc.).
Una manovella faceva girare la struttura e, grazie a un meccanismo a due cicli, si avviava il lavaggio: nel primo giro, acqua e sapone venivano spruzzati dal basso; nel secondo, solo acqua per il risciacquo. Il risultato? Piatti puliti e servizi di porcellana trattati con garbo, evitando “disagi emotivi” alla signora Cochrane.
All’inventrice statunitense si deve l’ideazione di un elettrodomestico geniale, che nel tempo è stato oggetto di continue evoluzioni tecnologiche, fino ad arrivare ai moderni sistemi di lavaggio di oggi.
Tuttavia, la sua invenzione non ebbe subito successo. Solo qualche anno dopo, nel 1890, Cochrane fondò la sua azienda, la Garis-Cochran Manufacturing, partecipò a fiere, vinse premi e la sua macchina cominciò a essere adottata da alberghi e ristoranti.
Nelle abitazioni private, però, la lavastoviglie si diffuse solo molti decenni dopo.
In quasi 140 anni, l’evoluzione è stata impressionante. Quella prima azienda fondata da Cochrane, dopo una serie di passaggi societari, è diventata oggi la Whirlpool Corporation.
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