L’idea รจ nata 7 anni fa, e poi messa in campo un paio di anni dopo, passo dopo passo. E ancora non ha finito di evolversi. C’รจ stata la definizione del progetto, l’acquisto dei terreni e quella dei greggi (450 pecore). Tutto per mettere a punto un sistema agricolo-caseario che riportasse in vita stabilmente quel formaggio tipico, il carmasciano, che si rischiava di perdere poichรฉ fino a quel momento limitato a piccole produzioni familiari. Non solo: l’obiettivo era anche di dare il giusto valore al mondo dei formaggi, tessendone il legame con il territorio, la materia prima, le tradizioni; evidenziandone i contatti con la cultura non solo rurale ma turistica, gastronomica, architettonica, paesaggistica. In una visione d’insieme che รจ partecipe della sana imprenditoria.
Al primo fondo โ 6 ettari โ si sono aggiunti una serie di appezzamenti in fitto o comodato d’uso, usati a rotazione. โHo scelto Martasciano, perchรฉ รจ una zona perfetta, con questi terreni vulcanici, in termini di vocazione per il carmascianoโ dice Angelo Nudo, che di questo progetto รจ l’artefice. Nudo, uomo di sala di lungo corso รจ sin dagli esordi l’anima dell’hospitality di Marennร , il ristorante della cantina Feudi di San Gregorio, e lรฌ tornerร alla riapertura di novembre, dopo i lavori. E con Antonio Capaldo, presidente della cantina, ha condiviso il progetto, che Nudo sintetizza cosรฌ: โalleviamo, produciamo, affiniamoโ. Tutto secondo un protocollo molto rigido: โlo chiamiamo metodo Carmasciandoโ spiega โin cui abbiamo definito i fattori da tutelare, i vantaggi di questo prodotto, un protocollo per la produzione e il conferimento per il latte vaccinoโ.
Il primo passaggio per la realizzazione del progetto passa dunque per l’allevamento e per i pascoli: โda nostro protocollo, il 70% dell’alimentazione deve essere spontanea e non da somministrazione, quindi abbiamo cercato i pascoli piรน vocatiโ, un’idea che ricorda quella dei cru. โIl problema reale รจ che oggi gran parte degli erbai sono da semina e non spontaneiโ, quindi addio alla biodiversitร โinvece qui abbiamo il pino serpillo, una ginestra particolarissima, insomma una varietร di piante che assicura ricchezza di polifenoli e quindi di gustoโ. Non solo: โgli animali fuori dalla stalla possono andare alla ricerca di cosa mangiare. La possibilitร di muoversi รจ parte di un concetto reale di benessere animale definito anche dalla Comunitร Europeaโ.
Quindi animali al pascolo, pascolo spontaneo e perenne. Senza semina forzata di specie erbacee, rimane l’assortimento originario โe i terreni conservano la cotica erbacea libera e una maggiore varietร โ. Perรฒ per avere un pascolo perenne c’รจ bisogno di piรน terreni in cui spostare gli animali nel corso del tempo, una rotazione che assicura un’alimentazione varia. ร un metodo piรน complicato, forse, ma necessario: โil pascolo deve essere aiutato, non ripiantatoโ.
Definiti i criteri per l’allevamento, Angelo ha messo mano al vecchio casolare, dando vita a un progetto di edilizia rurale rispettosa del paesaggio. โSono appassionato di design e volevo che la struttura che ospita il caseificio fosse adeguata al territorioโ รจ stato il primo passaggio di un progetto piรน ampio: โa settembre comincia la costruzione della prima stalla di design, creare una struttura che avesse valore per il territorio era il mio sognoโ. A firmare il progetto di questa sala moderna, Marasma Studio. Il progetto complessivo รจ tutto legato a un concetto di accoglienza del territorio, come giร Nudo ha sperimentato da Feudi d San Gregorio. Incoming, visite, sala degustazione, formazione.
La base รจ il latte crudo, senza nessuno stabilizzante. I processi produttivi, quelli tradizionali. Controllati in ogni fase per ottenere il massimo della qualitร . Oggi Carmasciando lavora tra i 400 e i 500 quintali di latte l’anno per tre formaggi base: oltre al carmasciano (a pasta dura di pecora), un pecorino e una toma. Poi ci sono un caciocavallo a siero innesto e d’estate una piccolissima produzione di caprini a fermentazione lattica, per chi cerca un prodotto fresco. Ma il cuore del caseificio sono i tre formaggi base da cui nascono 23 prodotti attraverso l’affinamento.
Tipico della zona montana avellinese, il carmasciano รจ un formaggio a pasta dura di pecora. Ha origini antiche e un forte legame con il territorio vulcanico, che regala caratteristiche organolettiche sulfuree. Prodotto in forme cilindriche del diametro di 15-20 cm alte 10-12 cm e del peso di circa 1,5-2 kg, ha crosta dura, rugosa, e pasta friabile con occhiatura fine-media, regolarmente distribuita.
โNon volevo lasciare formaggi in una fase neonataleโ dice Angelo, per spiegare il terzo passaggio di Carmasciando: l’affinamento. โCon l’affinamento si fa evolvere il prodotto di partenza, lo si progetta e si proietta verso l’obiettivo che ci si รจ postiโ. Ma รจ un processo molto delicato, che costa prove e ricerca – โquanto formaggio abbiamo buttatoโ ricorda – per giungere ai risultati sperati. Per questa fase ha chiamato in causa Renato Brancaleoni, โlui รจ il padre saggio di questa iniziativa, uno dei pochissimi affinatori che abbiamo in Italiaโ. Perchรฉ una cosa รจ stagionare โ โper cui entrano in gioco solo due parametri: temperatura e tempoโ – una cosa รจ affinare. โCi sono 4 tecniche: processi anaerobici, surmaturazioni, infusioni e osmosiโ. Un lavoro complesso che a Carmasciando viene svolto in diversi spazi: le 3 celle di maturazione in cui si possono gestire parametri come umiditร o temperatura, una grotta naturale.
Ogni tecnica รจ un mondo a parte e dร risultati molto diversi. C’รจ l’affinamento anaerobico che avviene nelle barrique, in cui si sviluppano esclusivamente alcuni microrganismi che crescono in assenza di ossigeno, mentre nell’affinamento per osmosi si arricchisce il prodotto base con altri elementi, come foglie di noce o vinacce โattenzione, perchรฉ ci sia un vero affinamento, non basta mettere questi elementi esternamente alla forma, ma serve che il formaggio sia ancora vivo, che possa sviluppare muffe. Altrimenti al massimo si avrร un abbigliaggio, che รจ una cosa ben diversaโ. Cosรฌ ottengono 23 declinazioni a partire da pochi prodotti base: una vera e propria collezione, una gamma di affinati con nomi evocativi: lo Scaramantico, le Bollicine โ โdedicate alle bollicine di Feudi di San Gregorio, formaggi che tendono a burrificareโ – i Piccoli, i Mignon, le Contrade e cosรฌ via. Tanti formaggi diversi che garantiscono una disponibilitร continua di prodotto: โin un periodo c’รจ il nocerino, in un altro quello nelle vinacce, in un altro quello affiato nel fieno, con un assortimento di gamma che riesce ad appagare diverse esigenzeโ. I prezzi? Dai 25 ai 36 euro al chilo.
Alberghi della Costiera per le loro colazioni, grandi ristoranti, importanti gastronomie: รจ questa la clientela cui si rivolge Carmasciando. Non fanno dunque vendita diretta al pubblico ma si rivolgono a quegli operatori di un mercato alto cui si rivolge anche l’Accademia Carmasciando. โPerchรฉ vogliamo spiegare il prodotto oltre che venderlo, far capire al ristorate come conservarlo, tagliarlo, servirlo, come organizzare un assaggio verticale o inserire i prodotti con il giusto posizionamento in un pranzo. E poiโ aggiunge โvogliamo cercare di trasmettere il concetto di attesa. ร una cosa cui tengo moltoโ conclude โfar capire che per alcune cose si deve aspettare che siano pronte. Alcuni formaggi si possono prenotare, ordinare per quando la maturazione sarร completa. Ma non si puรฒ decidere quando sarร โ.
Carmasciando – Guardia Lombardi (AV) – C.da Carmasciano – 0827 45118 – www.carmasciando.it
a cura di Antonella De Santis
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