È morto Leandro, il fornaio di Roma che regalava le frappe ai bambini: era il simbolo del quartiere San Paolo

15 Feb 2024, 13:47 | a cura di
Un panificatore d'altri tempi, che ha portato nel quartiere di Roma Sud uno dei primi locali polifunzionali. L'affetto dei clienti, però, se l'è guadagnato col suo cuore grande

A San Paolo il pane è solo di Leandro. E lo sarà ancora, anche adesso che lo storico titolare non c'è più: Leandro Schifalacqua è morto, lasciando un vuoto incolmabile nel quartiere di Roma Sud, che lo ricorda per la sua simpatia e generosità.

Il fornaio Leandro, la star del quartiere San Paolo

La sua è una storia di gavetta, sacrifici, tradizioni familiari tramandate. Era un punto fermo, Leandro, panificatore che nel 1980 ha aperto il primo negozietto in via Ostiense, davanti al Parco Schuster, dove al mattino presto alzava la saracinesca per sfamare gli abitanti della zona. Un artigiano appassionato ma soprattutto un grande intrattenitore, in grado di raddrizzare anche la più storta delle mattinate con il suo «e una buona giornata» ripetuto in cassa a ogni cliente, a dispetto dell'orario, della stanchezza. Infaticabile, affabile Leandro.

La gavetta e la trasformazione del locale

Al tempo, San Paolo non era il vivace quartiere a prova di studenti che è oggi (l’Università Roma Tre è nata solo nel ’92). Eppure, Leandro ci aveva visto lungo: per lui quello era il futuro della nuova Roma, e dopo i primi anni di duro lavoro, ecco la svolta con il nuovo spazio in via Chiabrera. Un locale polifunzionale che oltre al pane (e pizzette, focacce, pizza alla pala, rustici…) offre dolci, caffè, tavola calda, taglieri.

Dal 1999 alla guida ci sono i figli Serena e Silio,  che con passione hanno preso le redini del visionario progetto di papà, ancora spesso presente al panificio anche solo per un saluto ai clienti più affezionati, che da Il Fornaio Leandro sanno di poter trovare pane per i loro denti a qualsiasi ora. La mattina si comincia di buon'ora (apertura alle 6, come ogni bar di quartiere che si rispetti) con una sfilza di ottimi cornetti e crostate insieme al reparto caffetteria. Sorrisi e cordialità non mancano mai, in pausa pranzo oltre alla pizza ci sono piatti caldi pronti, e per la spesa c’è l’imbarazzo della scelta tra dolce e salato.

Il fornaio che regalava dolci ai bambini

Sono fornai vecchio stampo, gli eredi di Leandro. Qui non ci si ferma mai, l’attività sta lavorando anche oggi, mentre dà l'annuncio del lutto con un sobrio «Ora anche lassù si godranno il tuo pane». Non che ci fosse bisogno di una comunicazione: il quartiere piange da ieri la perdita del panificatore, riversando sui social un fiume di ricordi. Uno tra tutti: Leandro in piedi di fronte al negozio, con un vassoio stracolmo di frappe in mano, da regalare ai bambini che sfilavano in maschera per la via.

E poi la beneficenza alla parrocchia, le donazioni alla mensa, l’aiuto in tempo di pandemia, con il servizio di consegna per tutta San Paolo, Montagnola e Garbatella, con un piccolo ordine minimo di 10 euro, per andare incontro a tutti.

Venerdì 16 ci saranno i funerali, l'appuntamento è alle 11.30 alla chiesa Regina degli Apostoli per dare un ultimo saluto al brillante artigiano che ha scommesso sul quartiere, su una passione, su un'idea innovativa. E che, fino all'ultimo, non ha smesso di dispensare sorrisi; «e una buona giornata».

Il Fornaio Leandro - via Gabriello Chiabrera, 13/15 - facebook.com/ilfornaioleandro/

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