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"Possiamo salvare il mondo, prima di cena", il libro di Foer sull'impatto degli allevamenti intensivi

La crisi climatica si fa sempre piรน urgente e ricercatori, scienziati, giornalisti e intellettuali di tutto il mondo continuano a darne l'allarme. Fra le cause principali, gli allevamenti intensivi, tema centrale dell'ultimo libro di Jonathan Safran Foer, che spiega perchรฉ c'รจ bisogno di un cambiamento repentino.

  • 23 Settembre, 2019

Possiamo salvare il mondo, prima di cena: il libro

Per vedere la Terra come un globo, bisogna raggiungere una distanza di almeno trentaduemila chilometri. โ€œL’esperienza รจ cosรฌ potente, e cosรฌ ricorrente tra i viaggiatori spaziali, che le รจ stato attribuito un nome: effetto della veduta d’insiemeโ€. La scrittura di Jonathan Safran Foer, autore di โ€œSe niente importa. Perchรฉ mangiamo gli animali?โ€, divenuto poi un documentario, รจ cosรฌ: fluida, diretta, sospesa tra narrazione e saggistica, prosa e una buona dose di retorica. Il suo ultimo libro, Possiamo salvare il mondo, prima di cena (ed. Guanda), parla ancora una volta di allevamenti intensivi, ma lo fa con una nuova consapevolezza, una luciditร  rara, fra ammissioni di colpa e prese di coscienza, attraverso 250 pagine di racconto ora schematico e didattico, ora ispirato, senza paura di cedere alle confessioni piรน intime, i ricordi di famiglia, con il suo stile agile, capace di restituire immagini vivide e riconoscibili, quello stesso linguaggio che lo ha reso famoso con โ€œOgni cosa รจ illuminataโ€.

Allevamento di polli

Allevamenti intensivi e ambiente: le premesse

Niente diatribe etiche, stavolta: โ€œPossiamo salvare il mondo, prima di cenaโ€ si focalizza sull’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, ma bisogna attendere settantacinque pagine prima di addentrarsi nell’argomento. Settantacinque pagine di pure riflessioni in cui si sofferma sul significato del sacrificio, la differenza tra conoscere la veritร  e crederci veramente, il concetto di super forza e quello di ola, un fenomeno in grado di coinvolgere e travolgere grazie all’entusiasmo di piรน individui โ€œuna ola non richiede sentimento; genera sentimentoโ€. Premesse necessarie per affrontare un tema spinoso, tanto intricato da far scaturire nello scrittore โ€œla paura che sia una battaglia persa in partenzaโ€.

Copertina libro

Allevamenti intensivi: le nostre rinunce

โ€œOgni decisione esige una perditaโ€, specialmente in un periodo storico come quello attuale, un momento in cui non c’รจ piรน tempo per sottovalutare la crisi ambientale o per prendere una posizione. Decidere di agire, ma soprattutto scegliere a cosa rinunciare. Perchรฉ Foer prende in esame l’alimentazione, ma la logica puรฒ essere applicata anche ad altri campi: รจ sempre la riduzione โ€“ dei rifiuti, degli sprechi, degli scarti, delle risorse โ€“ l’unica soluzione possibile al cambiamento climatico. โ€œSiamo portati a definirci attraverso quello che abbiamo: proprietร , soldi, opinioni e like. Ma a rivelare chi siamo รจ quello a cui rinunciamoโ€.

Una buona storia

Quella dei cambiamenti climatici รจ โ€œla piรน grande crisi che l’umanitร  si sia mai trovata davantiโ€, una crisi che โ€œsaremo sempre chiamati a risolvere insieme e contemporaneamente ad affrontare da soliโ€. Ma per farlo, per prendere coscienza delle conseguenze delle nostre decisioni, occorre arrivare a quell’effetto della veduta d’insieme che consente di osservare il mondo nella sua interezza: un globo, uno spazio circolare in cui tutte le azioni sono concatenate. C’รจ bisogno di โ€œcredereโ€ e non solo โ€œconoscereโ€: credere a una storia che sia โ€œuna buona storiaโ€, di quelle in grado di โ€œaffascinare e trasformareโ€. E generare cambiamenti, โ€œciascuno discutendo con se stessoโ€, ma con l’obiettivo di โ€œabitare insiemeโ€.

Fetta di carne cruda

I danni degli allevamenti intensivi sull’ambiente

รˆ proprio sull’urgenza di un cambiamento collettivo che Foer continua a insistere pagina dopo pagina, โ€œl’impotenza dell’azione individuale รจ la ragione per cui tutti devono provarciโ€. A supporto, una serie nutrita di dati preziosi, distribuiti sotto forma di elenchi puntati, con numeri e risultati di ricerche di livello internazionale. Il Il 59% di tutta la terra coltivabile รจ sfruttata per crescere foraggio destinato al bestiame, l’allevamento animale รจ responsabile del 37% delle emissioni antropiche di metano e del 65% delle emissioni antropiche di protossido di azoto, due dei gas serra piรน presenti nell’atmosfera. Tanto per citarne alcuni.

La Disputa con l’Anima: le controargomentazioni

E la lista continua. Mentre nel lettore prendono forma sentimenti contrastanti, dubbi e incertezze. Cosรฌ come nell’autore stesso, che nel capitolo intitolato โ€œDisputa con l’Animaโ€ sviscera, una a una, le perplessitร  che sempre si palesano quando si tratta il tema dell’alimentazione. โ€œPromuovere un’alimentazione a base vegetale รจ elitario. Non tutti hanno le risorse per rinunciare ai prodotti di origine animaleโ€, obietta Foer. Ma poi continua: non รจ la dieta vegetariana a costare, ma quella sana. A paritร  di qualitร , rispetto a quella onnivora โ€œuna dieta vegetariana sana costa in media 750 dollari meno. Quindi no, non รจ elitarioโ€, piuttosto โ€œelitario รจ quando qualcuno usa l’esistenza di persone che non hanno accesso a cibo sano come scusa per non cambiareโ€.

Hamburger con carne, pomodoro e salse

Obiettivo: ridurre

Certo, ci sono anche allevamenti validi che propongono un prodotto sano e sostenibile, ma non abbastanza per soddisfare l’attuale richiesta del mercato internazionale. Ed รจ proprio questo il punto focale dell’intera ricerca: ridurre, non eliminare del tutto. Diminuire il consumo di prodotti animali, almeno โ€œprima di cenaโ€, come recita il titolo. Arriva cosรฌ la domanda finale dell’intimo dialogo dell’autore: come monitorare i nostri consumi? โ€œNiente prodotti di origine animale prima di cena. Non porterร  esattamente alla riduzione necessaria, ma grossomodo ci si avvicina, ed รจ facile da ricordareโ€. Sarebbe, inoltre, inverosimile pensare che le attuali risorse agricole โ€“ senza incappare in un’agricoltura totalmente intensiva che danneggerebbe parimenti l’ambiente โ€“ siano sufficienti a sfamare l’intera popolazione mondiale. Almeno, non nell’immediato: โ€œLa gente non cambierร  in massa il suo modo di mangiare, e di sicuro non lo farร  nei tempi richiestiโ€.

L’importanza del sacrificio

Limitare e migliorare, acquistare con maggiore consapevolezza e sรฌ, in parte anche rinunciare. Perchรฉ non c’รจ evoluzione senza sacrificio. Come ricorda Foer nelle prime pagine, riprendendo il discorso di Roosevelt della sera del 18 aprile 1942, cinque mesi dopo il bombardamento di Pearl Harbor, nel pieno dello sforzo bellico americano in Europa. Un appello ai cittadini in cui chiedeva di rinunciare a degli agi della vita quotidiana per mantenere l’assetto economico del Paese quanto piรน stabile possibile. Perchรฉ โ€œquando, alla fine di questa guerra, avremo salvato la libertร  del nostro sistema di vita, non avremo compiuto nessun sacrificioโ€.

Frutta e verdura

La forza della ola

Un cambiamento microscopico che puรฒ portare a conseguenze macroscopiche, se fatto insieme: tante singole azioni distanti che si concretizzano in un miglioramento generale e comune. Lo stesso Foer ammette di aver ceduto alla carne piรน volte negli ultimi anni, anche dopo il suo primo libro-denuncia sugli allevamenti intensivi; non si tratta di aut aut: o la carne o il Pianeta. Ma di una vera rivoluzione, una metamorfosi collettiva.

โ€œNon ho mai resistito a una olaโ€.

Possiamo salvare il mondo, prima di cena – Jonathan Safran Foer โ€“ ed. Guanda โ€“ pp. 310 โ€“ 18 โ‚ฌs

a cura di Michela Becchi

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