Per vedere la Terra come un globo, bisogna raggiungere una distanza di almeno trentaduemila chilometri. โL’esperienza รจ cosรฌ potente, e cosรฌ ricorrente tra i viaggiatori spaziali, che le รจ stato attribuito un nome: effetto della veduta d’insiemeโ. La scrittura di Jonathan Safran Foer, autore di โSe niente importa. Perchรฉ mangiamo gli animali?โ, divenuto poi un documentario, รจ cosรฌ: fluida, diretta, sospesa tra narrazione e saggistica, prosa e una buona dose di retorica. Il suo ultimo libro, Possiamo salvare il mondo, prima di cena (ed. Guanda), parla ancora una volta di allevamenti intensivi, ma lo fa con una nuova consapevolezza, una luciditร rara, fra ammissioni di colpa e prese di coscienza, attraverso 250 pagine di racconto ora schematico e didattico, ora ispirato, senza paura di cedere alle confessioni piรน intime, i ricordi di famiglia, con il suo stile agile, capace di restituire immagini vivide e riconoscibili, quello stesso linguaggio che lo ha reso famoso con โOgni cosa รจ illuminataโ.
Niente diatribe etiche, stavolta: โPossiamo salvare il mondo, prima di cenaโ si focalizza sull’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, ma bisogna attendere settantacinque pagine prima di addentrarsi nell’argomento. Settantacinque pagine di pure riflessioni in cui si sofferma sul significato del sacrificio, la differenza tra conoscere la veritร e crederci veramente, il concetto di super forza e quello di ola, un fenomeno in grado di coinvolgere e travolgere grazie all’entusiasmo di piรน individui โuna ola non richiede sentimento; genera sentimentoโ. Premesse necessarie per affrontare un tema spinoso, tanto intricato da far scaturire nello scrittore โla paura che sia una battaglia persa in partenzaโ.
โOgni decisione esige una perditaโ, specialmente in un periodo storico come quello attuale, un momento in cui non c’รจ piรน tempo per sottovalutare la crisi ambientale o per prendere una posizione. Decidere di agire, ma soprattutto scegliere a cosa rinunciare. Perchรฉ Foer prende in esame l’alimentazione, ma la logica puรฒ essere applicata anche ad altri campi: รจ sempre la riduzione โ dei rifiuti, degli sprechi, degli scarti, delle risorse โ l’unica soluzione possibile al cambiamento climatico. โSiamo portati a definirci attraverso quello che abbiamo: proprietร , soldi, opinioni e like. Ma a rivelare chi siamo รจ quello a cui rinunciamoโ.
Quella dei cambiamenti climatici รจ โla piรน grande crisi che l’umanitร si sia mai trovata davantiโ, una crisi che โsaremo sempre chiamati a risolvere insieme e contemporaneamente ad affrontare da soliโ. Ma per farlo, per prendere coscienza delle conseguenze delle nostre decisioni, occorre arrivare a quell’effetto della veduta d’insieme che consente di osservare il mondo nella sua interezza: un globo, uno spazio circolare in cui tutte le azioni sono concatenate. C’รจ bisogno di โcredereโ e non solo โconoscereโ: credere a una storia che sia โuna buona storiaโ, di quelle in grado di โaffascinare e trasformareโ. E generare cambiamenti, โciascuno discutendo con se stessoโ, ma con l’obiettivo di โabitare insiemeโ.
ร proprio sull’urgenza di un cambiamento collettivo che Foer continua a insistere pagina dopo pagina, โl’impotenza dell’azione individuale รจ la ragione per cui tutti devono provarciโ. A supporto, una serie nutrita di dati preziosi, distribuiti sotto forma di elenchi puntati, con numeri e risultati di ricerche di livello internazionale. Il Il 59% di tutta la terra coltivabile รจ sfruttata per crescere foraggio destinato al bestiame, l’allevamento animale รจ responsabile del 37% delle emissioni antropiche di metano e del 65% delle emissioni antropiche di protossido di azoto, due dei gas serra piรน presenti nell’atmosfera. Tanto per citarne alcuni.
E la lista continua. Mentre nel lettore prendono forma sentimenti contrastanti, dubbi e incertezze. Cosรฌ come nell’autore stesso, che nel capitolo intitolato โDisputa con l’Animaโ sviscera, una a una, le perplessitร che sempre si palesano quando si tratta il tema dell’alimentazione. โPromuovere un’alimentazione a base vegetale รจ elitario. Non tutti hanno le risorse per rinunciare ai prodotti di origine animaleโ, obietta Foer. Ma poi continua: non รจ la dieta vegetariana a costare, ma quella sana. A paritร di qualitร , rispetto a quella onnivora โuna dieta vegetariana sana costa in media 750 dollari meno. Quindi no, non รจ elitarioโ, piuttosto โelitario รจ quando qualcuno usa l’esistenza di persone che non hanno accesso a cibo sano come scusa per non cambiareโ.
Certo, ci sono anche allevamenti validi che propongono un prodotto sano e sostenibile, ma non abbastanza per soddisfare l’attuale richiesta del mercato internazionale. Ed รจ proprio questo il punto focale dell’intera ricerca: ridurre, non eliminare del tutto. Diminuire il consumo di prodotti animali, almeno โprima di cenaโ, come recita il titolo. Arriva cosรฌ la domanda finale dell’intimo dialogo dell’autore: come monitorare i nostri consumi? โNiente prodotti di origine animale prima di cena. Non porterร esattamente alla riduzione necessaria, ma grossomodo ci si avvicina, ed รจ facile da ricordareโ. Sarebbe, inoltre, inverosimile pensare che le attuali risorse agricole โ senza incappare in un’agricoltura totalmente intensiva che danneggerebbe parimenti l’ambiente โ siano sufficienti a sfamare l’intera popolazione mondiale. Almeno, non nell’immediato: โLa gente non cambierร in massa il suo modo di mangiare, e di sicuro non lo farร nei tempi richiestiโ.
Limitare e migliorare, acquistare con maggiore consapevolezza e sรฌ, in parte anche rinunciare. Perchรฉ non c’รจ evoluzione senza sacrificio. Come ricorda Foer nelle prime pagine, riprendendo il discorso di Roosevelt della sera del 18 aprile 1942, cinque mesi dopo il bombardamento di Pearl Harbor, nel pieno dello sforzo bellico americano in Europa. Un appello ai cittadini in cui chiedeva di rinunciare a degli agi della vita quotidiana per mantenere l’assetto economico del Paese quanto piรน stabile possibile. Perchรฉ โquando, alla fine di questa guerra, avremo salvato la libertร del nostro sistema di vita, non avremo compiuto nessun sacrificioโ.
Un cambiamento microscopico che puรฒ portare a conseguenze macroscopiche, se fatto insieme: tante singole azioni distanti che si concretizzano in un miglioramento generale e comune. Lo stesso Foer ammette di aver ceduto alla carne piรน volte negli ultimi anni, anche dopo il suo primo libro-denuncia sugli allevamenti intensivi; non si tratta di aut aut: o la carne o il Pianeta. Ma di una vera rivoluzione, una metamorfosi collettiva.
โNon ho mai resistito a una olaโ.
Possiamo salvare il mondo, prima di cena – Jonathan Safran Foer โ ed. Guanda โ pp. 310 โ 18 โฌs
a cura di Michela Becchi
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd