โCi siamo detti: chissร se mettendo 300 galline si comportano come queste 4?โ Inizia cosรฌ la storia di Massimo ed Elisabetta Rapella, dalle 4 galline che avevano nella loro casa nel bosco, uno spazio terapeutico a servizio della loro comunitร per minori: โl’abbiamo gestita per 7-8 anniโ spiega. Poi la grande crisi del 2008 e i tagli che ne sono seguiti, primi tra tutti quelli sul sociale, li ha obbligati alla chiusura, come gran parte delle piccole case famiglia. Rimaneva questa casa nel bosco โ 2 o 3 ettari di castagni a 600 metri a Morbegno, in Valtellina – e il mutuo da pagare. Era il 2012 e quelle poche galline che circolavano liberamente nel bosco deponendo le loro uova e tornando alla base la sera, gli hanno suggerito un modo per far fruttare quello spazio. โProviamoโ, si sono detti.
Hanno cominciato con 700 galline, ora sono 2000: Marans dalle uova scure, la classica Livornese dalle uova bianche, l’austriaca Grunleger i cui gusci sono celesti o verdini, la comune Hi-line rossa, โcoltiviamo la dimensione del belloโ fa Massimo raccontando l’impatto di queste uova di colori diversi tra gli alberi, ma โ aggiunge – non c’รจ sostanziale differenza nel gusto. โMettere delle galline nel bosco puรฒ sembrare una follia, con tutti le minacce e gli animali che ci sono: tassi, donnole, poiane, volpi.ย Ci deve sempre essere una persona con loro”ย spiace “da quando escono di prima mattina a quando rientrano, siano le 8 in estate o le 4 e mezzo in inverno: seguiamo i ritmi delle gallineโ. ร un modo di relazionarsi con l’ambiente circostante: โqui non tocchiamo niente, foglie, ricci, castagne, nulla: siamo ospiti nel boscoโ spiega.
โLasciamo le castagne alle galline, maโ spiega โnon รจ tanto per l’alimentazione che il bosco รจ importante, ma per l’habitat, qui possono fare bagni di terra e di sole, fondamentali per il loro benessere. Fanno delle buche in quel ricco sottobosco e ci si rotolano per pulirsi da acari e parassiti cosรฌ si tengono igienizzate, infattiโ spiega โdove ci sono le galline libere non c’รจ erba. Il sole inveceโ continua โรจ importante per la vitamina D, che non dobbiamo integrare nell’alimentazioneโ. Per quella usano granaie biologiche: โil bio รจ una logica conseguenzaย del nostro approccio, ma la vera differenza per noi la fa il boscoโ. Quel bosco in cui le galline girano in ogni stagione e temperatura, anche sotto la neve. Decidono dove deporre le loro uova, โe in genere una volta scelto, il posto rimane sempre lo stessoโ, e bisogna andare a raccoglierle, โlo facciamo tra un lavoro e l’altro, l’80% delle uova vengono deposte entro l’unaโ. Poi gli animali rimangono in giro fino a che c’รจ luce, bisogna controllare che tutto sia a posto. In azienda complessivamente lavorano 4 persone: lui, Elisabetta e due dipendenti; 4 persone per 2000 galline, mentre per una produzione industriale ne basta una per 70mila.
Stando nel bosco qualcosa cambia, dalle analisi di laboratorio (qui un approfondimento sul gusto delle uova) risultano un po’ meno grassi e colesterolo e un po’ piรน proteine โma non รจ una cosa cui badiamo molto, perchรฉ ci sono troppe variabili”: la stagione, l’etร della gallina, “piรน sono giovani piรน le uova sono piccole, con il tuorlo sostanzialmente uguale e l’albume ridotto; quelle da 35-40 grammi le chiamiamo le uova novelle: da noi quando ci sono vanno a ruba”.ย Anche la temperatura della giornata incide, perchรฉ se fa caldo la gallina beve di piรน. Al gusto non c’รจ quella marcatura prepotente di uovo che rimane in bocca – โaddirittura per qualcuno รจ strano, quasi non le riconosceโ ย inoltre cambiaย la consistenza โil tuorlo puoi tenerlo in mano e non si rompe, soprattutto perchรฉ รจ molto frescoโ.
Le consegne, infatti, sono fatte direttamente, in giornata. โPortiamo noi le uova al consumatore finale, senza darle ai negozi, cosรฌ manteniamo un contatto diretto, volevamo che i clienti diventassero amiciโ sempre per questo motivo non fanno spedizioni; le loro uova arrivano a non piรน di 100 chilometri da Morbegno. E senza confezioni: โgiร nel 2013 abbiamo detto che il packaging รจ superato: dobbiamo fare in mondo che le persone trovino il loro packaging e lo riusino, non importa se di plastica se viene usato piรน volteโ. Arrivano ai clienti, il 70% privati. Le uova, perรฒ, si trovano anche da un’altra parte: โnel cortile davanti casa mia, in cesti di vimini con la data di deposizione, le persone prendono le uova e lasciano i soldi in una cassettinaโ. E funziona? Qualcuno ha mai fatto il furbo? โPoche, pochissime persone, non abbastanza da farci smettere di fare una cosa cosรฌ bellaโ.
Su 2000 galline calcolano circa 1000 uova al giornoโ, in genere si deve avere una produttivitร sopra all’80%, voi siete al 50%, come mai? โQuando sono libere e non stressate rendono di menoโ spiega, senza contare che ogni due anni uno dei due gruppi cambia, allora bisogna osservare 20 giorni di vuoto sanitario, dopo il quale le nuove galline impiegano circa un mese a cominciare a fare le uova. Un fermo produttivo che ha un costo non secondario: โper fare le uova una gallina deve mangiare almeno 200 grammi di mangime al giorno, va alimentata e va alimentata beneโ. La spesa? โ Circa 5mila euro al meseโ. Una spesa che va coperta con la vendita delle uova – 70 centesimi, cui si aggiunge la consegna di circa 10 euro – per questo, spiega, i due capannoni separati: quando uno si ferma l’altro sostiene l’attivitร . Mai pensato di aumentare le galline: โsemmai il contrario: certe cose sono belle proprio perchรฉ unicheโ.
Tra gli altri, i professionisti del cibo, ci sono Negrini e Pisani, Aprea, Boer, Sadler, Battisti, Lopriore, Roberto Di Pinto, Lucia Gaspari, Zen, anche se molte richieste sono arrivate, non solo dall’Italia โma รจ inutile che faccia un discorso di buono, pulito e giusto, per dirla alla Petrini, e poi spedirle con un carico di CO2 enormeโ. Tra i clienti anche qualche pasticcere, per esempio Jean Marc Vezzoli. In pasticceria la differenza salta agli occhi: โchi usa le nostre uova ha dovuto ricalibrare la ricetta perchรฉ in planetaria montano con la metร del prodottoโ. Dipende dalla percentuale di acqua, spesso molto alta: โdando un mangime salato, le galline bevono molto e nell’uovo c’รจ piรน acquaโ.
Le galline, alla fine del ciclo produttivo, vengono macellate, aprendo un secondo mercato: โalcuni privati le comprano per tutto l’invernoโ. Sono carni sode, diverse, rese consistenti dalla vita nei boschi, come diversi sono gli altri prodotti dell’azienda: la pasta in collaborazione con Filotea di Ancona – โvado io direttamente a spaccare le uovaโ – savoiardi, cantucci. โMa l’idea sarebbe di aprire un laboratorio con prodottini nostriโ. Sempre e comunque a partire dalle uova di selva, di galline che razzolano felici nei boschi.
Uova di Selva – Azienda agricola La Gramola – Morbegno (SO) – via Ganda 80h, 23017 –ย 349 4353296 – www.uovodiselva.it
a cura di Antonella De Santis
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