Quando, partendo da Padova verso sud-ovest, ci si lascia la pianura alle spalle, un paesaggio regolare, coltivato in forme quasi geometriche, dโun tratto appaiono allโorizzonte delle strane alture. Non montagne, ma nemmeno semplici colline: emergenze coniche, isolate, scure e boscose, che si innalzano come sentinelle sulla pianura.
Sono i Colli Euganei che si distinguono da altri sistemi collinari veneti per la loro origine vulcanica, come del resto altri territori che si sono rivelati particolarmente adatti alla coltivazione della vite, per esempioย la zona dellโEtnaย o quella delย Vesuvio e dei Campi Flegrei.
Tornando ai Colli Euganei, tra i 35 e i 30 milioni di anni fa, potenti spinte magmatiche emersero attraverso la crosta terrestre, dando vita a rilievi isolati con suoli di natura basaltica e calcarea. Questi suoli sono oggi tra i principali alleati della viticoltura locale: profondi, ricchi di minerali, capaci di trattenere lโumiditร anche nei mesi piรน siccitosi e, al tempo stesso, ben drenanti. Le differenze litologiche tra le aree di origine effusiva e quelle sedimentarie generano un mosaico pedologico che si riflette direttamente nel profilo sensoriale dei vini. Le altitudini variabili, le forti escursioni termiche e una ventilazione costante creano un microclima ideale per la vite. Non sorprende, dunque, che la viticoltura qui affondi le sue radici in epoche antichissime.
La zona dal 1969 รจ tutelata da una denominazione, Colli Euganei per l’appunto, che nella tipologia Fior d’Arancio, a base di moscato giallo, รจ divenuta addirittura Docg nel 2011. Ma i primi impianti vitati, secondo diverse fonti storiche, risalgono allโepoca preromana; รจ perรฒ con i Romani che la viticoltura assume un ruolo centrale nella gestione agricola del territorio, come testimoniato da numerosi ritrovamenti archeologici e citazioni di autori latini, Plinio Il Vecchio su tutti.
Nel corso dei secoli, le varietร d’uva coltivate sui Colli Euganei si sono evolute, selezionate non solo in base al gusto, ma anche allโadattamento pedoclimatico. Tra i vitigni che meglio raccontano lโidentitร del territorio spicca il moscato giallo, protagonista assoluto della Docg Fior dโArancio. Giunto probabilmente nel Medioevo con i monaci benedettini, questo vitigno ha trovato nei versanti Euganei un habitat ideale per esprimere la sua fragranza in chiave secca, passita o spumantizzata. I vini che ne derivano combinano note agrumate e floreali con una viva mineralitร , rendendolo un unicum nel panorama dei moscati italiani.
Accanto al moscato, convivono vitigni internazionali che hanno saputo radicarsi profondamente nel paesaggio locale, al punto da acquisire tratti distintivi. Merlot e cabernet sauvignon, introdotti tra la fine dellโOttocento e lโinizio del Novecento, hanno trovato qui una seconda patria, grazie alla capacitร del suolo vulcanico di moderare la vigoria e concentrare gli aromi. Ne derivano rossi eleganti, spesso affinati in legno, capaci di lunghi invecchiamenti. Anche il carmenรจre, a lungo confuso con il cabernet franc, ha trovato nei Colli Euganei una delle sue espressioni piรน autentiche in Italia.
Oggi i Colli Euganei stanno vivendo una fase di rilancio e riscoperta. La maggiore consapevolezza del potenziale qualitativo del territorio ha spinto molti produttori a investire in zonazione, viticoltura sostenibile e valorizzazione dei cru.
Lโenoturismo, legato anche al circuito termale e culturale (Arquร Petrarca, Este, Abano Terme), rappresenta una leva strategica per la promozione del vino locale, specie tra le nuove generazioni di consumatori, sempre piรน sensibili a temi di autenticitร , biodiversitร e origine geologica.
Il mercato premia questa identitร ritrovata. I rossi da merlot e cabernet, se ben comunicati, trovano sbocchi crescenti nei mercati internazionali, dove la richiesta di vini da suoli vulcanici รจ in crescita costante. Il Fior dโArancio, soprattutto nella versione passito, ha conquistato una nicchia di appassionati in cerca di vini dolci di pregio, mentre la versione secca sta sorprendendo anche i palati piรน scettici.
Nella lista che segue troverete alcune delle migliori espressioni vinicole dei Colli Euganei che in enoteca e negli shop on line costano meno di 20 euro, tutte etichette recensite nelle guide Berebene 2025ย e Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso.
Il Merlot Foscolo 2022 di Borin Vini & Vigne รจ uno dei rossi proposti dall’azienda di Monselice condotta da Francesco e Gianpaolo con piglio sicuro lโazienda di famiglia con la preziosa collaborazione dei genitori Gianni e Teresa. Monticelli รจ uno degli accessi orientali al complesso euganeo, una sorta di ampia pianura che rapidamente si incunea e risale lโarticolata trama collinare di origine vulcanica. Le vigne solo in parte si sviluppano in questโarea, per i vigneti piรน vocati bisogna risalire fra le pieghe di Arquร , dove trovano dimora soprattutto le varietร a bacca rossa del bordolese.
Caโ Lustra opera da quasi mezzo secolo nei Colli Euganei, oggi guidata dai fratelli Marco e Linda Zanovello, circa 25 ettari disseminati nella zona meridionale dei Colli per una produzione ricca di carattere e sfaccettature. Qui vi segnaliamo il rosso Moro Polo 2021, da merlot e cabernet, per l’ottimo rapporto qualitร -prezzo.
foto di www.facebook.com/lamontecchia/
Il complesso euganeo si estende da nord a sud per appena una ventina di chilometri, ma in questโarea il clima presenta variazioni di grande rilievo. Lโazienda di Giordano Emo Capodilista รจ strutturata su due corpi viticoli differenti: il primo nella zona di Selvazzano, allโestremitร settentrionale della denominazione, dove trovano dimora soprattutto merlot, carmenere e le varietร a bacca bianca, il secondo a Baone, dove invece regna sovrano il cabernet sauvignon. Qui vi segnaliamo il Fior d’Arancio Spumante Dolce per l’ottimo rapporto qualitร -prezzo.
La parte meridionale del complesso euganeo รจ da tempo riconosciuta come una delle culle del cabernet in Italia, vitigno che qui occupa le migliori esposizioni da quasi due secoli. Produzione contenuta in vigneto e maturazione in cemento per un calice che esprime un frutto quasi esplosivo al naso dove la prugna si rivela carnosa e dolce; in bocca la pienezza solare del vino รจ ravvivata dalla levigata presenza tannica.
Nonostante il complesso Euganeo si sviluppi a pochi chilometri da Padova la natura del suo clima รจ a carattere mediterraneo, evidenziato dalla presenza delle ginestre, del fico dโIndia nano o del corbezzolo, sempre piรน evidente mano a mano che ci si spinge a sud. Proprio allโestremitร meridionale si trova Filรฒ delle Vigne, unโazienda che ha saputo interpretare questo clima con una produzione di grande carattere e maturitร . Qui vi segnaliamo il Cabernet Cecilia di Baone Ris. 2021ย per l’ottimo rapporto qualitร -prezzo.
Il Rosso Infinto โ20 di Elisa Dilavanzo dell’azienda Maeli รจ un taglio bordolese, con una leggera prevalenza del cabernet franc, che si fa apprezzare per la ricchezza delle suggestioni fruttate che fanno da preambolo a un palato di grande ricchezza e che trova rigore nella presenza tannica.
I colli Euganei si sviluppano per 19.000 ettari a sud di Padova, una fitta trama di colline formatesi in seguito a movimenti vulcanici sottomarini. Qui Raffaele e Paola Cristofanon gestiscono lโazienda di famiglia Montegrande Cristofanon con la preziosa collaborazione della nuova generazione. Il Borgomoro, blend di cabernet sauvignon e franc che si fa apprezzare per la nitidezza fruttata e il dinamismo del palato che si appoggia alla spinta dellโaciditร .
Colli Euganei Cabernet Borgomoro 2022 – Montegrande Cristofanon
Il poggio del Monte Versa รจ una dolce collina a schiena dโasino che si allunga in direzione occidentale nella parte piรน a sud dei Colli Euganei. ร una zona fittamente vitata, caratterizzata da un clima particolarmente caldo che consente una maturazione ottimale per le varietร bordolesi. Qui ha sede lโazienda Monteversa della famiglia Voltazza, che ha strutturato i vigneti dedicando alle varietร che necessitano di maggior calore il versante esposto a sud, e alle uve bianche quello esposto a nord. Qui vi segnaliamo il Versacinto 2021 per l’ottimo rapporto qualitร -prezzo.
La zona meridionale dei colli Euganei รจ caratterizzata da un clima caldo e asciutto che si differenzia sensibilmente dalle zone circostanti. Qui le uve a bacca rossa del bordolese maturano con continuitร e i produttori piรน accorti ne ricavano vini di grande carattere. Fra questi ci sono sicuramente Sergio Fortin e Roberto Dalla Libera, che con Il Mottolo hanno dato vita a una delle aziende piรน interessanti della regione. Il Serro โ21 รจ un taglio bordolese a prevalenza merlot che conquista per lโampiezza dei suoi aromi, dove il frutto รจ protagonista ma lascia anche spazio alle erbe officinali, alla grafite e a unโaffascinante nota di foglie macerate. In bocca รจ pieno, succoso e di beva appagante.
Tanti i vini convincenti presentati questโanno dalla famiglia Gardina di Quota 101, tra i quali eccelli il rosso Ortone โ20, un taglio bordolese a prevalenza merlot che profuma intensamente di prugna e ciliegia, con una sottile vena officinale sullo sfondo. In bocca emerge il calore del territorio in un sorso pieno e succoso, capace di accompagnare senza difficoltร anche le carni a cottura piรน lunga.
Il Tre Frazioni โ21 di Reassi รจ un taglio bordolese a prevalenza cabernet sauvignon di buona ricchezza e armonia.ย La famiglia Bonato coltiva le vigne sui Colli Euganei da generazioni, ma รจ allโinizio degli anni โ90 del secolo scorso che lโazienda prende la fisionomia che oggi conosciamo. Una manciata di ettari dedicati a viticoltura e olivicoltura sul versante occidentale del complesso collinare Euganeo, dove trovano dimora principalmente le varietร bordolesi che hanno colonizzato queste terre piรน di un secolo fa, ma anche varietร autoctone quasi dimenticate come la pinella o la turchetta.
Il Cabernet Rittochino 42 di Turetta Ca’ Bianca non gioca con la potenza del frutto quanto con la tensione del sorso. La vendemmia โ19 ha portato in dote profumi di frutto, rinfrescati da intense inserzioni balsamiche che ritroviamo anche in bocca, dove il vino si allunga con agilitร e chiude con un bel ricordo di anice. La cantina della famiglia Turetta si trova in un piccolo tratto pianeggiante immersa nei Colli Euganei, precisamente fra lโabitato di Cinto e il monte Cucuzzola. Attorno vigneti che risalgono velocemente le dorsali dei colli alternandosi alla presenza di macchie di bosco e restituendo un paesaggio di rara bellezza, dove la presenza dellโuomo e delle sue attivitร non รจ egemone. La produzione รจ incentrata sui classici padovani, con un occhio di riguardo ai tempi necessari ai vini per raggiungere la perfetta armonia.
foto di www.facebook.com/vignaroda/
Lโazienda Vigna Rรฒda di Gianni Strazzacappa si adagia sul versante occidentale dei Colli Euganei, una ventina di ettari dove le varietร a bacca rossa del bordolese sono le protagoniste assolute. Quella che era unโazienda di famiglia dedita a una produzione semplice e poco ambiziosa, con Gianni ha effettuato un importante cambio di passo e oggi Vigna Roda รจ una delle realtร piรน interessanti del complesso Euganeo. Qui vi segnaliamo il Fior d’Arancio Spumante Dolce Praesรจo 2023 per l’ottimo rapporto qualitร -prezzo.
Anche se non รจ proprio un vino facile da reperire, il Cรณvolo di Paolo Brunello dell’azienda Vignale di Ceciliaย รจ ormai un classico della nostra pubblicazione, un vino che ogni anno rappresenta lโanello di congiunzione fra la semplicitร e il carattere. Merito del territorio e della sapienza del produttore che produce questo taglio bordolese caratterizzato da profumi articolati di frutto rosso e spezie e dalla beva armoniosa e lunga.
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd