Piedi sulla sabbia, mani sul bicchiere: ultimi giorni per un giretto goloso nella Maremma tra Lazio e Toscana. La Dogana รจ il posto che vorremo frequentare tutti i giorni della nostra estate, ma ancora di piรน a settembre, quando il caldo non รจ cosรฌ afoso, quando la brezzolina ci accarezza la pelle ormai abbronzata. Un locale, tanti modi di godersi piatti e bicchieri. Il ristorante รจ una garanzia. A guidare la cucina lo chef Luca Morroto, il mare รจ davanti ai nostri occhi e dentro il nostro piatto.
I profumi e i sapori sono quelli mediterranei, la musica la lasciamo suonare alle onde… Il gran crudo รจ una meraviglia, lโinsalatina di astice goduria pura, la triglia di scoglio con pappa al pomodoro la vorresti a tutte le ore del giorno. Ma, novitร di questโanno, cโรจ anche la proposta dello chef Ricardo Takamitsu, unโidea di cucina in cui lโAmerica si unisce allโAsia, il collante sono le materie prime nostrane, per dei piatti belli, divertenti, non troppo impegnativi, ma senza dubbio ricchi di sfumature e centrati nei sapori.
Poi cโรจ il Doganino, frizzante format perfetto per lโaperitivo: provate il Bao con polpettine di baccalร , il sushi (delizioso), il panino col polpo alla luciana, da urlo vero, o il tataki di tonno che da solo vale il viaggio. Ultimo ma non ultimo, cโรจ anche il pic nic sulla spiaggia. Si, perchรฉ la Dogana รจ anche ombrelloni, sabbia bianca, lettini e tavolini col servizio bar che non si limita a una bibita fresca (stabilimento non a caso premiato dalla guida digitale Cucinamare): scegli il tuo cestino e goditelo in spiaggia. Tutto sarร senza dubbio piรน buono se mangiato in questo luogo di rara bellezza, a pochi passi dallโoasi WWF di Macchiatonda e abbinato a un buon bicchiere.
A proposito di bicchieri. This Must Be The Place soprattutto per il bere, il buon bere, sia esso un vino o un drink. Il maestro di cerimonia รจ Rudy Travagli, bravissimo sommelier e general manager dellโEnoteca La Torre a Villa Letizia. Prima di tutto ci sono i cocktail, studiati perlopiรน per la cucina di Ricardo Takamitsu, alcuni ottenuti da botaniche locali, di Capalbio, altri in cui compaiono ingredienti orientali come lโalga kombu, lo shiso, il sake, lo sciroppo di wasabi o lo yuzu.
La carta dei vini รจ un vero parco giochi per appassionati. ร nata cinque anni fa (da quando il gruppo Enoteca La Torre gestisce La Dogana) e pian piano si รจ ampliata. Si parte dagli Champagne delle grandi Maison che non possono mancare, ma stando attenti anche a quelli artigiani prodotti dai vigneron. I vini bianchi coprono davvero tutta lโItalia, partendo, ovviamente, dal territorio circostante; non mancano i buoni rosati, ce ne sono diversi, freschi ed estivi, ma di grande carattere, cosรฌ come cโรจ spazio per un bel viaggetto oltreconfine. Lo Chablis รจ pronto per esser stappato, stessa cosa per Bourgogne Blanc o i bianchi di Puligny e Chassagne (a proposito, Rudy รจ davvero bravo e vi farร provare gli Chassagne Montrachet Rouge da uve Pinot Nero, da provare col pesce) o i Sauvignon della Loira. Anche qui non solo nomi blasonati. Ci sono anche i vini di piccole produzioni artigiane, prodotti in maniera naturale. Quelli buoni buoni, che non si dimenticano facilmente. Perchรฉ qui di cose da dimenticare non ne abbiamo proprio trovato…
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