Via Panciroli è una deliziosa via pedonale che porta verso il centro storico di Reggio Emilia. Ci sono diversi negozi, qualche bar, le vetrine sono curate e alcuni locali hanno dehors dove poter fare accomodare fuori i clienti. Quasi alla fine, un angolo con due vetrate spicca tra tutti. Le vetrofanie comunicano il nome, ma ancor più del nome attira ciò che c’è dietro i vetri. Ceramiche, piccoli oggetti di design, cibo confezionato, tra pasta, sughi, conserve o caffè. Le trasparenze sono così ampie che è facile scorgere un piccolo bancone e una scaffalatura densa di bottiglie. E che bottiglie!
Benvenuti in una vera e propria casa, benvenuti a Casa Frida. “Alimentari, vini e altri rimedi” recita il pay-off per questo locale unico nel suo genere che ha ridato vita ed energia alla città emiliana. Un’energia data prima di tutto da chi Casa Frida l’ha ideata, da chi Casa Frida la vive tutti i giorni. Francesca, Ilaria e Daniela le cui iniziali compongono il nome, sono l’anima, il corpo, la mente, ma soprattutto il cuore del locale. Ma per cosa si viene qui? Per comprare un oggetto, per togliersi uno sfizio, per mangiare un boccone buono buono e non ultimo, per bere un grande bicchiere. Ecco perché questo è sempre il posto giusto. Che siate soli, che siate in compagnia, che vogliate un sorso al volo, che vogliate bere una bottiglia intera. La selezione di vini è divertente, mai scontata, spazia per tipologie e territori, parte dall’Emilia e viaggia per l’Europa. È densa di etichette prodotte da vignaioli, da piccoli artigiani, da appassionati contadini che il vino lo sanno fare e sanno cosa vogliono fare.
Ed è così che in pochi anni Casa Frida è diventata la meta di tanti appassionati, di tanti curiosi, di persone che lavorano nel mondo del vino che qui sanno di poter parlare liberamente, senza pregiudizi, di qualsiasi vino, di qualsiasi metodo, di qualsiasi approccio. Si può venire per comprare bottiglie da asporto (a prezzi onestissimi), ma è certo che un bicchiere in mescita scappa; si può venire per un assaggino e c’è il rischio di rimanere qui ore e ore e disdire la cena già prenotata altrove…
A proposito, cosa si mangia? Tutti gli sfizi che si possono anche comprare inscatolati, i formaggi (che qui non mancano mai) e qualche piatto più elaborato, che arriva dal ristorante vegano adiacente, Interno Tre. Ultima cosa. Gli eventi scandiscono le settimane, tra degustazioni (siano esse di Champagne, formaggi o ostriche), aperitivi in cui conoscere nuovi artisti emergenti e i mitici Piattini Speciali, dove vengono invitati altri locali a proporre le loro bontà. Insomma… c’è sempre un buon motivo per andare da Casa Frida.
Casa Frida – Reggio nell’Emilia (RE) – via Guido Panciroli, 1a – 388 868 9883 – casafrida.it
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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