Riapre il 21 marzo Il Cerreto 100% Bio Restaurant – con la cucina di Maria Probst. Il suo รจ un po’ un ripartire da zero: nuova localitร , nuovo ristorante, nuovo menu. Stavolta 100% veg. Di Maria Probst si ricordano gli inizi, in macelleria, abbandonata poi per approdare in cucina, in entrambi i casi non prima di aver seguito un percorso di studio ad hoc. Arrivata in Italia รจ stata chef โ blasonatissima – de La Tenda Rossa a Cerbaia, fino alla chiusura nel 2020. Da lรฌ รจ passata a Torre a Cona a Rignano sullโArno, un ristorante tra le vigne in cui รจ rimasta fino al dicembre scorso. Poi รจ arrivato il momento di cambiare, di nuovo, e andare ancora di piรน verso un approccio organico alla natura e all’ambiente.
Lo fa nel Bioagriturismo e azienda agricola Il Cerreto di Carlo Boni Brivio. Una realtร che esiste da circa 25 anni ยซsono dei pionieri del bio in questa zona: la loro รจ una bella storia, altrimenti โ racconta Maria Probst โ non mi sarei spostata cosรฌ lontano da Firenzeยป. L’azienda si trova in Val di Cecina, tra Pomarance e Volterra, 550 ettari bio, 350 destinati all’agricoltura. La scelta green per Maria รจ un ritorno alle origini, agli inizi nella fattoria di famiglia, ma anche un’esigenza ยซvisto quel che sta succedendo intorno a noi credo sia quel che bisogna fareยป. Per lei si tratta di dare un seguito a un percorso giร intrapreso.
Per Carlo Boni Brivio e Paola Ortalda, รจ una scelta di vita a tutto tondo, abbracciata ormai anni fa. Coltivano secondo i dettami del biologico e della biodinamica, soprattutto cerali tradizionali che vengono trasformati in farina e semola nel mulino dell’azienda, e poi legumi (ceci, lenticchie rosse e verdi) per la rotazione delle colture, semi oleosi, pomodori da salsa, orticole e frutta, ci sono anche gli olivi e 40 mucche pezzate rosse, il cui latte viene lavorato nel caseificio interno. Alcuni dei prodotti, anche trasformati, vengono venduti nello shop dell’azienda e in altri negozi bio della zona. L’azienda ha pannelli fotovoltaici che danno circa 130 kilowatt, un biolago, una manciata di stanze e qualche appartamento per i quali hanno sono stati scelti arredi, detergenti, materiali naturali. Fanno parte da 12 anni del circuito dei Bio Hotels, e per statuto la loro offerta gastronomica deve essere 100% bio, e lo sono le materie prime e il ristorante.
Cercavano una persona che esaltasse le loro materie prime ยซcrediamo che una chef che ama sperimentare nuovi sapori e consistenze possa essere la persona giustaยป spiega Paola. Non vuole una cucina elaborata, ma gustosa, leggera, sana, in cui trovare i sapori veri delle cose. Per questo ha voluto che il commis fosse un profondo conoscitore dell’orto e dei suoi frutti, cosรฌ da raccoglierli al momento migliore: ยซa volte รจ difficile mettere in comunicazione chi cucina con chi fornisce il cibo e se una persona lavora in cucina e all’orto abbiamo risolto la questioneยป. Anche l’agronomo dell’azienda รจ a stretto contatto con la chef.
La cucina รจ vegetariana contemporanea – Maria la chiama ruspante – รจ una proposta interamente vegetale ma che puรฒ soddisfare chi, come la chef, non รจ vegetariana. ยซOgni tanto occorre uscire fuori dalla comfort zone, per arieggiare il cervelloยป commenta. E allora ecco che si lavorerร sulle mini-stagioni, con piatti che cambiano anche ogni 3-4 settimane, secondo l’andamento climatico. A dettare il ritmo รจ l’orto. Niente menu degustazione: ยซdopo tanti anni di fine dining, mi piace che ognuno scelga quel che vuoleยป. In carta 5 opzioni per ogni passaggio con una spesa media di 50-65 euro per un pasto completo.
Si sceglie tra cose come Coste di cavolo verza marinate (come se fossero delle acciughe), pane burro e menta o lo Spicchio di finocchio gratinato con crema di sesamo, insalata di crescione e ravanelli, scorrendo nel menu si trovano il Cappellotto di farina di ceci ripieno con cipolle cotte sotto la cenere residuo dalla panificazione (ovviamente il pane รจ realizzato con le farine coltivate in azienda, e solo quelle, farine deboli ma ricche di sapore), con crema di piselli e rucola; e il Cannolo al grano saraceno gratinato ripieno di pecorino e fave con salsa al pomodoro al ginepro, l’Involtino di bietola con zucca e caciotta e salsa di vino bianco o la Scaloppa di cavolfiore con asparagi e pesto di pomodori secchi e olive. Si finisce con dolci come il Semifreddo di mele cotte, grappa e melissa, la Crostata di rabarbaro, ricotta e fragole, o la Mattonella di cioccolato fondente, batata viola, salsa di fragole e limone.
In costruzione anche una lista dei vini, ovviamente anche loro che seguono gli stessi dettami del bio, partendo da produzioni locali ma con l’idea di offrire agli ospiti โ moltissimi gli stranieri โ una panoramica dell’enologia italiana. C’รจ anche la pizza, martedรฌ e venerdรฌ e, una formula pranzo easy durante la settimana, una sorta di rosticceria vegetariana al bioshop, un grazioso negozio con prodotti dell’azienda e non solo: due o tre portate che variano e altre fisse come il club sandwich vegetariano o la caprese tutta prodotta in casa ยซstiamo lavorando sulla mozzarella con un casaro venuto da Caserta – racconta ancora – la stiamo mettendo a puntoยป.
Il Cerreto – Pomarance (PI) – Loc. Cerreto, 45 – 0588 64213 – https://www.ilcerreto.it/it/home.html
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