Una longeva pasticceria di quartiere a gestione familiare, presente fin dagli anni Settanta in una viuzza di una zona residenziale alle porte di Rovereto. Ha spazi contenuti e adibiti esclusivamente all'acquisto da asporto. L'arredo è semplice, senza fronzoli, quello che conta qui è la sostanza di quanto si trova sul banco e nelle vetrine, ben forniti a ogni ora di paste, mignon, biscotteria. Non mancano le torte, vanno forte in particolare quelle personalizzate da ricorrenza, perlopiù a base di pan di Spagna, finemente decorate. La piccola pasticceria, divisa tra fresca e secca, è disposta in vassoi e segue uno stile solidamente tradizionale. Buone le meringhette e i frollini, friabili e dal buon timbro di burro, mentre bignè dai vari ripieni, millefoglie (alla crema, al cioccolato, al pistacchio), crostatine di frutta e cestini alla crema non lasciano che l'imbarazzo della scelta, anche se quest'anno non tutti gli assaggi si sono rivelati ai livelli cui eravamo abituati. Da ricordare lo strudel, disponibile solo in alcune giornate (o su prenotazione), con una frolla impastata con frangipane e il tocco originale delle noci. D'estate, piccola selezione di semifreddi, in formato monoporzione o torta.