Non si rischiano delusioni e si esce soddisfatti dopo un'esperienza nel locale ittico della galassia perbelliniana, affidato ad Andrea Manzoli che avviò il locale con il maestro scaligero e altri soci. Seduti in una sala piacevole o nel dehors in piazza, si gode di una proposta intelligente (e sempre più curata) perché a fianco di un'ottima selezione di crudi, sfilano i classici della cucina regionale e italiana sul tema (granseola alla veneziana, caciucco, cappon magro, grigliata e fritto misto) e piatti moderatamente creativi ma azzeccati: tagliolini di seppia alle ostriche, con polvere d'olio, alloro, lime e gazpacho verde; tonnarelli di grano saraceno alle due bottarghe con battuto di fichi e mandorle; dentice al forno con hummus di ceci, zuppetta di burrata affumicata e pesto provenzale. Il gelato della casa è da assaggiare nella valida proposta di dolci. Degustazione a 80 euro con 6 portate, business lunch a 42. Buona cantina, con evidente predilezione per le bollicine d'Oltralpe.