Un'insegna relativamente giovane (è al quarto anno di vita) che dopo acqua altissima e Pandemia, ora viaggia a pieno regime. Al punto da meritarsi il salto da bistrot a ristorante, sia per la crescita della carta dei vini (bravo Massimo), sia per una cucina sempre più centrata e varia (bravissima Silvia). Fra San Polo e il mercato di Rialto, è un luogo molto amato (anche) dai veneziani per molteplici motivi: amabilità, simpatia. La cucina? Da provare le vongole e piovra scottata in salsa agrodolce, asparagi, misticanza ed erbette dell'ortolana, ma anche il risotto di canestrelli e cicale di mare al brandy, la Lasagna scomposta con stracciatella di burrata, carciofi e asparagi e la bavarese ai tre cioccolati. Servizio all'altezza.