Entrando al Consorzio si ha l'impressione di essere parte di in un circolo privato di appassionati della buona cucina e del bere bene; ambiente caldo, informale, movimentato, di grandi risate e scambio di opinioni. Nella seconda sala c'è il bancone dove Andrea Gherra e Pietro Vergnano, giovani ed appassionati osti e ricercatori di prodotti unici e dimenticati, accolgono i propri clienti. Il menù è un susseguirsi di emozioni gastronomiche legate sia ai piatti tradizionali piemontesi sia all'estro più mediterraneo grazie alla new entry siciliana Valentina Chiaramonte che prende il testimone da Miro Natalia. La chef, dopo il successo al Fud Off di Catania, ha cominciato qui la sua avventura torinese. Gli intoccabili piatti in lista, e presenti anche nel menù degustazione a 38 euro, sono la battuta di carne cruda, gli agnolotti gobbi al sugo di arrosto e il brasato di fassona al Ruché. Ma qui interviene Valentina con le nuove creazioni come il cipollotto con i ricci di mare o l'animella alla brace glassata con burro, nocciola e sugo di arrosto. Le frattaglie sono sempre state un piatto forte del Consorzio, ma qui si tratta di combinazioni creative di alta intuizione sensoriale, come ad esempio il cuore di bue crudo con capperi, acciuga e caramello di peperone affumicato. La selezione dei formaggi è sempre molto attenta, curata direttamente da Andrea, così come l'approvvigionamento delle verdure del proprio orto che, a detta sua, sono importanti quanto i tartufi. Cantina ampia e frutto di una ricerca attenta di produttori ed etichette non comuni, come ad esempio una giusta sezione dedicata ai produttori di Ruché della provincia di Asti. Servizio dinamico, attento e cordiale.
The best trattorias/bistrots are marked with 1,2,3 shrimps according to their quality grades.