Al limite nord del paese l'inconfondibile palafitta firmata Massimiliano Fuksas, "casa" del figlio d'arte Fulvietto Pierangelini (ricordate il mitico Gambero Rosso?), ha fascino davvero unico, che si tinge poi di romantico davanti al tramonto. La cucina è un incrocio terra-mare, Val di Cornia e Tirreno, pieno e sincero come di rado accade. La crema di patate avvolge la razza e il tartufo, l'insalata di polpo incontra la rapa rossa, la capasanta la mela verde, la passatina di ceci le mazzancolle, fagioli e cozze vanno a nozze nella pasta mista, gli spaghetti alla chitarra con cozze fave e pomodorini. Poi, pescato del giorno con salsa di peperoni e asparagini di mare. Insomma, niente fronzoli, tanta sostanza e una mano decisa e gradevole. Porzioni generose, cantina densa di proposte, dai blasonati a belle scoperte locali e a prezzi davvero onesti fanno il resto. Il servizio è schietto ed efficace.