Un ragazzo di Levante tornato a casa dopo una serie di esperienze notevoli e la voglia di fare bene: Ivan Maniago ha messo a frutto gli insegnamenti di mentori notevoli (Leveillé, Alajmo, Vivalda...) e ha trovato la rotta giusta, partendo dalla ricerca sul posto delle cose buone, fra terra e mare. Al centro della cucina c'è il pesce azzurro, crostacei e molluschi, esaltati dall'extravergine di oliva prodotto localmente e dalle numerose erbe spontanee e aromatiche che lo chef raccoglie personalmente. Qualche suggestione: sgombro croccante, insalata di borlotti e cipolla, finger lime; spaghettone al ristretto di scalogno e calamari grigliati, lattuga di mare e profumo di zenzero; "carota tartare" con gli scampi tostati morbido al bergamotto, mais, capperi, sorbetto al sedano. Tre degustazione- tutti a 120 euro - con tanti spunti: uno sul quinto quarto, uno molto libero e uno sul concetto di crudo a 360 gradi. E un percorso vegetale a 90 euro. Tante le etichette in cantina (500) e un buon servizio a completare l'esperienza.