In pieno centro, a ridosso del Battistero, un'osteria che ha superato il quarto di secolo di vita ancorandosi saldamente a una proposta ispirata dalla tradizione, alimentata da prodotti del territorio, ma che non manca di stile e qualche tocco di originalità. In un menu che asseconda il ritmo delle stagioni, si spazia tra la battuta di Fassona spolverata di granella di nocciole (servita intorno a uno stecco come fosse un gelato), i buoni risotti (con tartufo o con gorgonzola, la base è sempre Acquerello), i tipici maccheroni pistoiesi all'anatra, ma anche la "cipolla fondente" di Montoro (cotta al sale, imbottita di panura e servita su fonduta di pecorino toscano) e il sapido capocollo di maialino. Buoni dolci in chiusura. La cantina permette di bere bene. Servizio preparato e gentile.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".