Continua il lavoro di ricerca e di affinamento dello chef Stefano Sforza che punta sul concetto sempre più diffuso di sostenibilità alimentare. La scelta di non utilizzare alcuni prodotti in cucina non sminuisce il risultato, anzi offre un risultato piacevole ed alternativo. Basta consultare il menu Fabaceae per capire come lo chef riesca ad interpretare i legumi come i fagiolini, rapa bianca e nasturzio oppure il maccherone con edamame e jalapeño. Nel menu Opera invece piatti come asparagi, pesca, rucola oppure gnocco, cervo, puntarelle, ricordano che la regola dei tre ingredienti nel piatto garantisce pulizia di sapori ed incisività. È possibile abbinare ai menu sia due percorsi vini, una buona selezione di birre artigianali oppure ancora un percorso di tè. Sempre ottimo l'apporto del sommelier Carlo Salino.