Considerando quanto è successo dal marzo 2020, a Venezia in particolare, bisogna fare i complimenti alla famiglia Alajmo - non solo a loro ma a tanti colleghi evidentemente - per essere riuscita a non perdere centimetri (anzi, piedi marini: siamo in laguna) sulla rotta della massima qualità in uno dei veri e pochi locali iconici in Italia. Sono mancati centinaia di coperti stranieri ma l'ammiraglia veneziana del gruppo ha tenuto il mare, puntando innanzitutto sul team storico. La cucina, firmata da Silvio Giavedoni e Sergio Preziosa, interpreta la visione di Max Alajmo su tre o quattro atti (175 o 215 euro), ferma restando la possibilità di scegliere delle proposte e comporsi il proprio menu. Piatti raffinati, spesso ad alto tasso di golosità, dove si valorizza la Laguna, si rappresenta la tradizione del Belpaese e si dà sfogo alla creatività pura. In una sala così immaginifica che ogni volta si scoprono dettagli inediti, si gode ancora di più del servizio di gran classe, orchestrato da Giovanni Alajmo e Stefano Munari, con il sommelier Giacomo Lorato a gestire bene una cantina di assoluto livello. L'icona è salva: per chi arriva da lontano ma soprattutto per noi italiani.
I migliori ristoranti sono contraddistinti da 1,2,3 forchette, a seconda del grado di "eccellenza"
Il punteggio è espresso in centesimi. I voti prendono in esame cucina, cantina e servizio. I punti a disposizione sono così ripartiti:
50 per la cucina
20 per la cantina
30 per il servizio
Soltanto in pochissimi casi (location d’eccezione, progetti di formazione, particolare attenzione all’etica e alla sostenibilità del cibo) si aggiunge un bonus.