Gioacchino Rossini era un gran gourmet oltre che un compositore geniale. È dunque un atto dovuto intitolargli un bistrot che lui probabilmente avrebbe amato: la giovane coppia che si divide tra sala e fornelli crea menu gustosi, non esclusivamente territoriali, votati a una immeditata piacevolezza chiamata a incrociare i gusti di una vasta platea di clienti. Va così nell'uovo cotto a 63° e servito con fonduta di pecorino; nei tortellini ripieni di mortadella Favola con crema di Parmigiano e tartufo estivo; nel controfiletto di manzo con funghi cardoncelli e fondo bruno. Non si trascura il mare con i tagliolini all'astice o la tartare di branzino con albicocche e pomodori confit. Ovviamente il filetto alla Rossini non manca mai ed è sempre straconsigliato (presente anche nel menu degustazione offerto a 65 euro). Validi dessert. Carta dei vini perfettamente all'altezza del contesto così come il gentile servizio.