Un trentina di ristoranti distribuiti tra sette Paesi del mondo, in tre continenti. ร questo lโimpero di Alain Ducasse, oggi chef simbolo dellโalta cucina francese con 22 stelle Michelin allโattivo e grandi doti imprenditoriali affinate nel corso di una lunga carriera. Lโultimo anno ha messo alla prova anche il suo gruppo, favorito perรฒ dallโeclettismo di chi lo dirige, con i format incentrati sul modello della bottega capaci di sopportare il peso delle chiusure, che invece ormai da molti mesi, in Francia, hanno interrotto qualsiasi forma di ristorazione in presenza. Per questo anche Ducasse ha elaborato un menu delivery, senza scomodare i suoi ristoranti tristellati, e invece coinvolgendo le cucine parigine di Spoon, Champeaux e Cucina per consegnare il pacchetto Ducasse Chez Moi: una cinquantina di piatti che spaziano dalla tradizione italiana alle suggestioni mediorientali di Spoon, ai classici della tavola francese. In parallelo, per omaggiare una ricerca sempre piรน concentrata sulla cucina vegetale, รจ partito il progetto Naturaliste, delivery incentrato su ricette leggere e salutari, ideato con Romain Meder e realizzato dallo chef peruviano Marvic Medina Matos (giร al Plaza Athenรฉe): prodotti tracciabili e sostenibili, prezzi accessibili, consegne in tutta Parigi.
Ma gli ultimi mesi sono stati anche occasione per concretizzare unโoperazione con pochi precedenti nel mondo della formazione per professionisti della ristorazione: un campus alle porte della capitale francese, in localitร Meudon la Foret, sviluppato su cinquemila metri quadri, che ha preso forma alla fine di novembre scorso nellโambito del piรน ampio progetto Ecole Ducasse, avviato nel 1999. A disposizione degli allievi, cucine tecniche, laboratori di pasticceria, panetteria, innovazione, una sala di analisi sensoriale, un orto, due ristoranti che apriranno al pubblico non appena sarร possibile, per consentire agli studenti di confrontarsi con i clienti (ma cโรจ anche la bottega take away, progettata con lungimiranza). Ammessi 220 ragazzi ogni anno, lโobiettivo รจ quello di formare le nuove generazioni allโinsegna โdellโeccellenza, del rispetto per la materia prima e della stagionalitร . Per affrontare le sfide che ci si prospettano, senza mai smettere di innovare e di re-inventarsiโ, spiega Ducasse.
E poi cโรจ il pallino per le produzioni artigianali, che non smette di riservare sorprese: dopo la manifattura del cioccolato e quella del caffรจ โ sviluppati come botteghe aperte al pubblico, senza disdegnare lโecommerce โ ora รจ la volta del gelato. Cosรฌ, mentre il caffรจ di Alain Ducasse conquista anche il museo del Louvre โ che dโora in avanti venderร nei suoi store e farร degustare ai visitatori una miscela firmata dallo chef – ย la squadra รจ pronta a mettersi allโopera per valorizzare un altro mestiere della tradizione artigianale gastronomica. Lo sviluppo del progetto, in realtร , sembra essere in fase molto avanzata, se รจ vero che lo chef preannuncia lโapertura della sua prima gelateria nel giro di qualche settimana, per sfruttare a pieno lโarrivo della bella stagione. Il locale sorgerร accanto alla Manufacture del cioccolato di rue de la Roquette, nellโundicesimo arrondissement parigino: sarร laboratorio di produzione e punto vendita aperto al pubblico, proporrร un buon gelato artigianale “a l’ancienne”, gusti classici come il caffรจ, il cioccolato, la vaniglia, a partire da ingredienti di qualitร , ma anche creazioni particolari, come il sorbetto al pompelmo rosa e vermouth piemontese. E soprattutto darร seguito a una passione di vecchia data: allโinizio della sua carriera, lavorando come apprendista in pasticceria, Ducasse sognava di diventare gelatiere. Poi il suo talento lโha portato altrove, ma cโรจ sempre tempo per realizzare un sogno. Di sicuro se ti chiami Alain Ducasse, e se sai circondarti delle persone giuste. A guidare il laboratorio, infatti, ci sarร Matteo Casone, italiano di Bologna, che la sua idea di gelateria lโha giร esportata diversi anni fa in Australia, a Brisbane, dopo essersi fatto conoscere allโombra delle Due Torri con lโinsegna La Macelleria (una gelateria dove i gusti prendevano il nome dai tagli della carne). Matteo ha girato il mondo per insegnare lโarte del gelato, ma da febbraio รจ stabilmente a Parigi, al lavoro come โchef de productionโ per la Manufacture Ducasse.
a cura di Livia Montagnoli
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