Da Nord a Sud, cominciamo un viaggio alla scoperta degli extravergini migliori dโItalia, quelli premiati con le Tre Foglie โ massimo punteggio โ nella guida Oli dโItalia 2020 del Gambero Rosso, giunta questโanno alla decima edizione. Prime tappe: Liguria e Piemonte.
Quella a cui abbiamo assistito in inverno รจ stata una campagna olearia difficile per tutto il nord della Penisola e alcune di queste problematiche sono si sono verificate anche in Liguria. Parliamo di un calo di produzione che si aggira intorno al 60% rispetto alla scorsa campagna olearia, dovuto soprattutto allโalternanza di produzione (quantitativamente lโolivo tende a dare il meglio di sรฉ ogni 2 anni) e a cause climatiche.
Nella gran parte del territorio italiano gli oli certificati Dop e Igp, oltre a dare una precisa indicazione di provenienza territoriale, assicurano una garanzia di qualitร al consumatore in quanto il disciplinare prevede lโassaggio da parte di un panel dei campioni che poi verranno messi in vendita. In Liguria, cosรฌ come nel resto dโItalia, questo assume un valore commerciale strategico e la Dop Riviera Ligure (divisa nelle sottozone โRiviera dei fioriโ, โRiviera del Ponente Savoneseโ e โRiviera di levanteโ) si rivela una certificazione importante soprattutto per quanto riguarda lโapproccio al mercato estero. A questo si aggiunge la notorietร che negli anni ha assunto la Taggiasca, ovvero la varietร di oliva piรน famosa e diffusa nella regione. Solitamente da questa si ottenevano oli dal fruttato leggero che andavano a delineare la tradizionale “dolcezza” degli extravergini liguri, ma con impianti di estrazione moderni e allโavanguardia si รจ capito che da questa cultivar si possono ottenere anche oli dal fruttato intenso.
Grandi conferme di qualitร questโanno ce le hanno date aziende che da sempre si impegnano sia nellโoliveto che sul fronte dellโestrazione. ร il caso di Paolo Cassini, un pasdaran della Taggiasca dai sentori intensi ed erbacei, che con il suo Extremum raggiunge il massimo punteggio. Sul versante degli oli piรน leggeri ci sono quelli dellโazienda Belfiore, sempre molto attenti a intrecciare bene delicatezza e freschezza. Estremamente preciso e delicato anche il Cru Turรจ dellโazienda Benza, una storica realtร di Imperia in attivitร dal 1853. In questo panorama fa una gran bella figura anche il Piemonte con lโazienda di Piero Veglio, punto di riferimento dellโastigiano che conferma il massimo risultato giร ottenuto lo scorso anno.
Un discorso a parte va fatto per โlโolivicoltore dellโannoโ Domenico Ruffino. Questo importante premio viene assegnato a una realtร che da sempre รจ stata avanguardista sia dal punto di vista agronomico, sia in quello estrattivo e di gestione aziendale (il frantoio viene alimentato da un impianto fotovoltaico). Domenico, infatti, ha sempre puntato a produrre un olio di altissimo livello dalla Colombaia, una varietร qui piantata dai monaci benedettini nel XII secolo che regala un fruttato intenso ed erbaceo. Oltre al premio speciale, la sua dedizione e la costanza produttiva gli hanno permesso di ottenere la Stella, ovvero il riconoscimento che ottengono le aziende, come per la guida Vini dโItalia, che hanno mantenuto il punteggio massimo delle Tre Foglie per dieci anni consecutivi.
LIGURIA
PIEMONTE
Lโacquisto di questi oli รจ possibile attraverso i siti web aziendali o, nel caso di Domenico Ruffino, contattando il produttore attraverso la mail.
a cura di Indra Galbo
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