Il vino del Carso è figlio del vento e del mare, della pietra e del sale. Da 13 anni la manifestazione Mare e Vitovska lo celebra scoprendone caratteristiche e potenzialità.
Una denominazione tutelata dall'Ue, ma prodotta anche nel Nuovissimo Mondo. E se è vero che i numeri sono trascurabili, di fatto si apre un precedente: sarà capace l'Europa di difendere le sue denominazioni di origine?
Nonostante le siccità e i trend negativi del mercato, le denominazioni di origine, nella zona compresa tra le valli dell'Astico e del Brenta, sono il motore trainante di una zona in pieno fermento.
L'università australiana di Adelaide ha monitorato tutte le superfici vitate del mondo per creare la banca dati dei vitigni. E se il più diffuso è il Cabernet Sauvignon, l'ultimo è il georgiano Rkatsiteli.
Addio mattone, benvenuto vigneto, ma solo se DOC. L’investimento sicuro si fa sull’uva che, in controtendenza con il settore immobiliare, mantiene, e addirittura aumenta, il proprio valore.
Walter Massa, pioniere della riscoperta del Timorasso, ci racconta di questo vitigno autoctono dei Colli Tortonesi, ostico e poco produttivo. Un vitigno che regala vini unici che raccontano con fedeltà questo lembo di Piemonte.
[caption id="attachment_92738" align="alignnone" width=""]http://med.gamberorosso.it/media/2013/02/334325_web.jpeg[/caption]L'America dice sì allo studio, italianissimo, sul Dna del vino della Serge-genomics (spin-off dell'Università di Siena guidato da Rita Vignani). Il progetto, finanziato per 100mila dollari dal Ttb (The Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, l'agenzia...