Vini Rari. Libero e Burlesque: due etichette campane da conoscere

22 Giu 2022, 12:02 | a cura di
Vi proponiamo due ritratti in bianco pensati per il lungo corso. Da una parte l’ottima Falanghina della cantina Fontanavecchia, dall’altra l’originalissimo Grecomusc’ di Contrade di Taurasi, una varietà riscoperta solo di recente

La Campania del vino è un percorso a sorprese, una regione che non conosce filtri e mezze misure, capace di proporre vini originalissimi per picchi di sapore e imprevedibilità. In questa puntata di Vini Rari vi proponiamo due bianchi dell’insidioso millesimo 2017, proposti a diversi anni dalla vendemmia, a dimostrazione di una tenuta poco ordinaria nel tempo.

Parliamo di un’imprevedibilità da coltivare e promuovere con orgoglio, perché i bianchi campani hanno profili e caratteri davvero peculiari nel panorama italiano. È il caso della falanghina raccolta a piena maturazione da Libero Rillo, uno specialista della varietà, così come è davvero autoriale il profilo tratteggiato dalle starsete centenarie di rovello bianco, detto localmente greco musc', prodotto dalla Contrade di Taurasi.

Vini Rari: due bianchi campani da conoscere

 

93
Cent.

Falanghina del Sannio Taburno V. T. Libero 2017

Fontanavecchia
Campania
bianco
LA VIGNA | Siamo a Torrecuso, uno dei comuni più noti per la viticoltura del Sannio. Le uve per questa selezione di Falanghina sono scelte di anno in anno e raccolte in cassette a piena maturazione, solitamente nella prima decade di ottobre. Le piante si trovano a circa 300 metri di quota, su terreni argillosi con marne calcaree affioranti. In cantina, il il 20 % matura in barrique per 6 mesi, mentre il restante 80% viene lavorato in acciaio. LA PERSONA | Non riusciamo quasi a immaginare la vitienologia sannita senza il fondamentale apporto di Fontanavecchia, cantina fondata nei primi anni '90 da Orazio Rillo nell'omonima contrada di Torrecuso e progressivamente consolidata anche grazie ai figli Libero e Giuseppe. La...
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93
Cent.

Grecomusc' Burlesque 2017

Contrade di Taurasi
Campania
bianco
LA VIGNA | Le uve provengono dai pianori di Taurasi, Mirabella Eclano e Bonito, in Irpinia, provincia di Avellino. Tra le forme di allevamento ritroviamo vecchissime vigne a starseta, la tipica struttura irpina,  qui storicamente le vite erano maritate con altre piante da frutto. I suoli sono complessi, alcune parcelle sono caratterizzate da alte quote calcaree, mentre alcuni terreni alzano la quota di cenere vulcanica. La varietà è stata chiamata storicamente grecomusc' anche se non ha nulla a che vedere con il greco, con il quale veniva solitamente tagliato. Origine nome? Il grappolo è si fa notare per la buccia che cresce a dismisura rispetto alla polpa interna, generando un aspetto di uva moscia. Le rese sono bassissime, questo spiega...
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