Da mesi il mondo del vino รจ bombardato da notizie poco allettanti sul suo futuro (vedi ultime previsioni della Dg Agri sulla viticoltura Ue dei prossimi dieci anni) e sta provando ad interrogarsi sul calo dei consumi e sulle conseguenze che ne deriveranno. La strada piรน semplice รจ probabilmente quella di additare i giovani come dei traditori, rifugiandosi nella comfort zone rappresentata dallo zoccolo duro dei consumatori over 50. E se, invece, proprio la precedente generazione fosse responsabile di aver costruito unโimmagine errata, o comunque artefatta, del vino? Ad aprire a questa prospettiva รจ il Master of wine Andrea Lonardi che, anzichรฉ parlare di crisi dei consumi, parla di crisi della satisfaction edonistica. A ben guardare, una buona notizia, perchรฉ il vino รจ molto di piรน di un lusso usato per raggiungere lโappagamento. Ed รจ il motivo per cui sopravvivrร anche alle mode e allโapparente voltafaccia dei piรน giovani. Ne รจ convinto Lonardi che, in questa intervista al Gambero Rosso, prova a spiegare quando e perchรฉ รจ cambiato il rapporto dei consumatori con il vino. E soprattutto come si puรฒ recuperare.
Intanto ci spieghi meglio, cosa intende per soddisfazione edonistica?
ร una soddisfazione che deriva da un bene consumato in un momento particolare e con costi superiori. Ma proprio per questo รจ un bene a cui si puรฒ rinunciare.
E il vino รจ uno di essi?
Credo che, sin dal passato, esistono due tipologie di vino: il vino commodity, quindi consumato tutti i giorni insieme ai pasti. E il vino edonistico, consumato in occasioni speciali. Ovvero quei vini che fa figo berli e che vengono โusatiโ per apparire: show off, come dicono gli americani.
O forse sarebbe meglio dire faceva figoโฆ
Quando dico che cโรจ una crisi di soddisfazione edonistica, intendo dire che una volta alle cene i miei amici mi chiedevano di Sassicaia, Brunello, Supertuscan, ora parlano di biciclette, benessere, sport. Questo perchรฉ la moda si รจ spostata. Se un tempo ci si fotografava con le grandi bottiglie di vino, oggi si preferisce andare su attivitร legate al benessere, al leisure, al tempo libero. Altre mode stanno sostituendo il vino, ma non sono necessariamente altri vini o bevande.
Questo se parliamo di vino come elemento di modaโฆ
Esattamente. Le mode cambiano e noi non possiamo relegare il vino a questo. Se, invece, il vino diventa un fatto culturale non subisce crisi. Ad essere in difficoltร , in questo momento, sono quelle denominazioni e quei marchi che hanno incentrato il loro successo sul fattore moda.
Potrebbe spiegarsi cosรฌ la crisi dello Champagne?
Non cโรจ dubbio che lo Champagne, avendo costruito la forza del prodotto sulla soddisfazione edonistica, soffra piรน di altri la crisi dei consumi.
Quando in passato abbiamo guardato alla Cina come il nuovo eldorado dei consumatori, abbiamo spesso usato il termine status symbol. Anche in questo caso, il rallentamento dei consumi ha a che fare con la crisi della soddisfazione edonistica?
La Cina รจ lโemblema della soddisfazione edonistica. Il vino si รจ affermato come regalo e fonte di comunicazione edonistica. Quando รจ venuto meno quello i consumi sono andati giรน, proprio perchรฉ non cโera una cultura legata al prodotto.
Quale deve essere, quindi, lโobiettivo?
Non essere una moda, ma un fattore culturale. Bisogna individuare il nostro cliente: chi beveva vino per cultura continuerร , mentre chi beveva vino per moda cercherร altre mode. Un Chianti Classico di Gaiole o un Brunello di Montalcino avranno meno difficoltร , perchรฉ chi lo beve lo fa per gusto, non deve ostentarlo. Lo fa per una soddisfazione sua. Credo che ci sia ancora uno zoccolo duro di consumatori davvero interessati โ e non per moda โ ed รจ a loro che dobbiamo rivolgerci e che dobbiamo coltivare. Il fattore culturale รจ lโunico che puรฒ contrastare il consumo edonistico.
Perรฒ per affermare il vino come fattore culturale bisogna cambiare il modo di comunicarloโฆ
A mio avviso bisogna parlare di piรน del prodotto, della storia, dellโidentitร di quel vino, di come consumarlo. Faccio un esempio: il primo fascino del bere Borgogna era dato dal fatto di bere un vino che usciva da un paesaggio distintivo. Oggi lo stesso fascino lo ha lโEtna, che รจ il vino del vulcano e, lungi dallโessere una moda, porta con sรฉ un chiaro fattore culturale.
A proposito di moda nel senso di haute couture , possiamo dire che la crisi del vino va di pari passo con quelle delle grandi maison del lusso?
Credo che oggi ci sia, soprattutto da parte delle nuove generazioni, unโattenzione maggiore verso le produzioni artigianali โ che siano borse o vini – piuttosto che verso le grandi griffe.
Visto che abbiamo tirato dentro le nuove generazioni, apriamo questo vaso di pandora. Oggi sono loro le vere incognite per i consumi. Di certo non fanno del vino uno status symbol come chi li ha preceduti. Ma la domanda che tutti si fanno รจ se alla GenZ interessa ancora il vino?
Di certo le nuove generazioni, piรน di altre, hanno una carenza di soddisfazione del vino: รจ un prodotto che a loro interessa molto poco, perchรฉ hanno altri beni che, grazie alla comunicazione social, possono amplificare molto piรน di quanto non facessimo noi. Questo perรฒ rende le mode anche molto piรน veloci ed effimere.
Qual รจ, quindi, il giusto approccio per comunicare loro il vino?
Sicuramente non quello di imporre quale vino consumare e in che maniera, ma chiedere cosa preferiscono. Faccio un esempio personale: le mie figlie, che appartengono alla Gen Z, bevono ma lo fanno in modo diverso da me. Se mi vedono roteare il bicchiere, mi dicono che sono cringe. Ed รจ probabilmente quello che facevo io con mio padre, quando magari non sopportavo che usasse un certo tipo di calice, diverso dal mio. ร un passaggio normale: in ogni epoca le nuove generazioni hanno distrutto i marchi visti sulle tavole dei nonni o dei padri. E succederร lo stesso oggi, quindi, dobbiamo essere pronti a pensare che saranno loro a decidere le modalitร , mentre noi dobbiamo essere pronti a ricevere e non ad insegnare. Se ci poniamo in modalitร insegnante, andiamo allo scontro.
Ma รจ una generazione destinata ad abbandonare il consumo di vino?
Io credo che berranno piรน vino di noi, ma berranno il loro vino, quello che rispecchia le caratteristiche di piccolo gruppo. Magari vini piรน ricercati ed esclusivi. Apriamoci e abituiamoci a vedere nuovi stili di vino. Penso per esempio alla recente moda dei pรฉt-nat, i cosiddetti vini col fondo che arrivano da un mondo piรน giovanile. Non significa che saranno il futuro, ma intanto hanno un loro seguito. Noi abbiamo bevuto Champagne per show off, loro non lo faranno, perchรฉ gli ricorderร quanto cringe fosse il loro padre.
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