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"Le donne bevono vino per darsi un tono", "Un mezzo per conquistarle". Su Rai 2 va in onda il sessismo enologico

Al Tg 2 Post รจ andata in onda l'ennesima fiera dei luoghi comuni e del patriarcato. Per Antonella Boralevi le donne bevono per darsi un tono e non dovrebbero bere da sole a casa

  • 19 Aprile, 2024

ยซParliamo di vino a Tg2 Post, fenomeno culturale e socialeยป, introduce Luciano Ghelfi la puntata di TG2 Post dei martedรฌ 16 aprile, intitolata: Made in Italy in Bottiglia. Parte bene, affidandosi al valore economico del vino, perchรฉ al netto di voli pindarici e parecchio retorici che spesso affliggono certi settori, bisogna anche essere piรน realisti del re e parlare di numeri, cifre e fatti incontrovertibili. Dunque: โ€œil vino vale + dell’1% del Pilโ€. Punto e a capo. In studio ci sono il nutrizionista Giorgio Calabrese, il sommelier Alessandro Scorsone, la giornalista Antonella Boralevi e, in collegamento da Verona, Maurizio Danese amministratore delegato di Veronafiere, che organizza Vinitaly. Argomentare in pochi minuti di vino volendo tracciare un quadro ampio non รจ facile e si rischia di essere superficiali: si parla di vini dealcolati vero topic di quest’anno, che apre riflessioni su un tema molto attuale che non smette di aprire confronti, come รจ giusto che sia per un prodotto che porta una rivoluzione nel mondo dell’enologia; il nutrizionista Calabrese sottolinea come il vino sia un alimento liquido al pari di latte e olio, ma richiede un consumo consapevole (ma a digiuno, mai prima dei 18 anni eccetera), Alessandro Scorsone, maestro cerimoniere della Presidenza del Consiglio, ne sottolinea la funzione diplomatica. Insomma: pareva fosse andata liscia con qualche piccola incertezza e invece no, non ce l’abbiamo fatta neanche questa volta a mantenere la linea dritta, perchรฉ appena si esce da temi oggettivi – fatturato, internazionalizzazione, percentuali di produzione e di vendita, cambiamenti climatici, informazioni nutrizionali โ€“ e si entra nei commenti, lo scivolone tra luoghi comuni, paternalismo, sessismo arriva puntuale, senza una punta di imbarazzo, tra l’altro.

Il vino era una cosa da uomini

ยซUna volta il vino era cosa da uominiยป dice Ghelfi che sottolinea ยซadesso le donne sono molto piรน interessate e tra l’altro sono anche protagoniste del mondo del vino come produttriciยป. Beh, protagonista รจ una parola grossa: il mondo del vino รจ un sultanato, con poche donne nei Cda. Evidentemente basta una minima quota rosa per far gridare al miracolo. Ma il bello non รจ ancora arrivato: Antonella Boralevi che giร  in precedenza aveva rilevato come il vino negli ultimi 20 anni sia uscito da una posizione subordinata rispetto al cibo ยซdiventando uno strumento di aggregazione socialeยป sottolinea ยซil vino non รจ uno psicanalista, non รจ uno strumento di conforto, deve essere un momento di luciditร : lo bevi per godere quel bouquet, quel profumo, quel momentoยป mentre ormai ยซla maggioranza delle persone bevono con la bottiglia in manoยป. Immagine curiosa, non c’รจ che dire. Ma forse รจ la nostra fantasia a correre veloce.

Le donne e il vino: una storia di senso di inferioritร 

ยซIl vino era considerato un alimento sia per dimostrare il proprio potere, quindi bevevi nei castelli (e qui ci viene un po’ di invidia per i nostri nonni, evidentemente grandi frequentavano castelli), oppure nelle osterie, quando c’erano i fiaschi, vorrei ricordarvi che fino a gli anni ’50 i vini italiani stavano nel fiascoยป. Al netto della ricostruzione storica che pare un po’ ardita, questo vale solo per gli uomini; per quanto riguarda le donne il discorso รจ diverso, perchรฉ qui Boralevi si lancia in una considerazione spericolata: ยซSul tema delle donne forse conviene guardare le cose un po’ in faccia. Abbiamo conquistato tanto, ci mancano ancora tante cose da raggiungere, c’รจ dentro di noi una specie di sentimento che temo sia genetico: noi non ci sentiamo quasi mai all’altezzaยป.

Ora dire che la sindrome dell’impostore o come si voglia chiamare sia addirittura genetica, pare un’affermazione forte, che manda all’aria un secolo di psicoanalisi. Comunque andiamo avanti: ยซquando si dice che una donna soffre di solitudine, sรฌ anche gli uomini, perรฒ una donna deve sempre combattere con quella parte di sรฉ per cui non si sente all’altezza. Quale รจ il tema? – a questo punto ce lo chiediamo anche noi โ€“ Che le donne spesso bevono come prima si fumava una sigaretta: bevono per darsi un tono. Va benissimo. Torno a dire che prima di tutto noi non abbiamo bisogno di un bicchiere di vino per sapere che siamo persone di valore come voi uomini. Direi di limitarci un bicchiere, una piccola dose e soprattutto mai bere da sole, in casa. Maiยป. Dunque se una donna beve, lo fa in casa, per sconfiggere la solitudine, afflitta dal senso di inferioritร  e con il rischio concreto di cadere nell’alcolismo. Sarebbe giร  abbastanza, invece no, perchรฉ tra una frecciatina di qua e una di lร  contro i soloni ยซche gridano delle cose che sul vino c’entrano molto pocoยป, Alessandro Scorsone (a cui evidentemente il caso Barzetti non ha insegnato nulla) chiosa: ยซil vino รจ uno straordinario mezzo per conoscere le persone e soprattutto per conquistarle. Ecco perchรฉ alle donne piace sempre quando gli viene servito un calice di vinoยป. Amen.

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